mercoledì 9 aprile 2025

 Va ora in onda un altro episodio di "martirio e tormento d'amore", la nostra telenovela preferita, dopo mesi di assenza dai palinsesti per una giusta pausa.
Riassunto delle puntate precedenti: le tre Grazie hanno messo di nuovo in vendita casa di Generalenonna, cambiando agenzia, perché non avevano gradito quella scelta la prima volta.
E non a torto, questa nuova è riuscita in pochi giorni in quello in cui ha fallito la prima, ovvero trovare un compratore, peccato però che sia un po' truffaldina e che prema per fare le cose il meno legalmente possibile, prediligendo pagamenti in nero.
Ovviamente mamma Samara, spalleggiata da Peterpan, vuole solo pagamenti tracciati, mentre le altre due grazie se ne sbattono della legalità e sono d'accordo nei pagamenti a nero, pur di risparmiare qualche euro, con le conseguenze catastrofiche di una ennesima guerra dei mondi fra loro quando due settimane fa si è trattato di pagare l'APE.
Dopo giorni e giorni di liti e insulti, le due grazie minori alla fine hanno capitolato e si sono piegate al volere della grazia maggiore, rifiutandosi però di pagare il sovrapprezzo chiesto per l'emissione della fattura, pochi spiccioli in verità, generando malcontento in mamma Samara e Peterpan, che si sono accollati la spesa più grande.
Dal canto suo, mamma Samara ha insistito per essere lei a fare il bonifico, dalla sua casa nella capitale, togliendo lo scettro a zia che si era assunta l'incarico per forza di cose, abitando a Letamaios, avendo tempo libero e soprattutto, essendo interessata a far finire questa storia il prima possibile.
Come d'abitudine, mamma Samara vuole avere il controllo della situazione e fare tutto lei in teoria, e delegando le incombenze a noi figli in pratica, quindi ha insistito con le sorelle per fare il bonifico, dietro la scusa che altrimenti non avrebbe più avuto occasione di farsi dare l'IBAN dall'agenzia, e poi ha smollato la patata bollente a Peterpan, supremo maestro della procrastinazione, che ancora non ha versato i soldi.
E siamo arrivati alla puntata di oggi: dopo giorni passati a litigare fra loro per l'APE, alla fine zia mi ha telefonato per avere aiuto da me, non volendo sembrare troppo insistente con Peterpan, che in una settimana non è riuscito a trovare dieci secondi di tempo per fare il bonifico, nonostante abbia ricevuto i soldi delle zie immediatamente e sia stato sollecitato più volte a concludere la pratica.
E anche stavolta non ho potuto non dare ragione a zia, alla fine ha fatto quello che voleva mamma Samara e ha accettato il pagamento tracciato, se poi questo pagamento non viene fatto, ha tutti i motivi per lamentarsene, soprattutto perché poi l'agenzia rompe il cazzo a lei, mica a Peterpan.
 Dopo un'ora di telefonata, in cui ho raccolto gli sfoghi di zia su qualsiasi altra situazione pendente con sorella e nipote, le ho promesso che avrei parlato con la moglie di Peterpan, con la speranza che almeno lei riesca dove ognuno ha fallito finora, ovvero far smuovere le chiappe a mio fratello.
Dal canto suo, mia cognata ha svelato l'arcano motivo per cui Peterpan traccheggia, ovvero ha provato più volte a chiamare l'agenzia per farsi spiegare perché in fattura compaiono 15 euro di pagamento a buffo, e non ricevendo risposta, non ha voluto ancora fare il bonifico.
Ora, va bene tutto, ma diobestia stiamo parlando di 15 euro, non 15mila, impuntarsi per una sciocchezza simile mi sembra ridicolo, assolutamente ridicolo.
Poi vabbè, mia cognata ha continuato col perorare le cause di marito e suocera, che fanno bene a pretendere che tutto sia legale, e io le ho fatto notare che non è sbagliato, ma impuntarsi e voler comandare come sta facendo mamma Samara, dall'alto della sua carica di figlia maggiore e degna erede del caratteraccio di Generalenonna, senza scendere a compromessi, non è proprio così giusto.
Anche perché, per quei due spicci dell'APE sarebbe bastata una semplice ricevuta, risparmiandoci così guerre dei mondi, incombenze e malcontenti.
Fatto sta però, che la mia intercessione ha dato i suoi frutti e quel pomeriggio Peterpan ha finalmente fatto il bonifico, ponendo fine all'ennesimo scontro fra titani.
E c'è di più, senza essere a conoscenza della mia alleanza con zia, mamma Samara l'ha chiamata tutta tranquilla per farsi una chiacchierata, dopo aver sbollito l'incazzatura dei litigi avvenuti la settimana scorsa.
Approfittando del suo buon umore, zia le ha chiesto se poteva portare al paesello uno dei mobili che mi sarei dovuta accollare io, di cui ne avevamo già discusso nella nostra telefonata dandole il mio consenso, facendo fessa e contenta la sorella che non si è sentita scavalcata o defraudata, mantenendo così il suo buon umore.
Ovviamente, dopo la telefonata a zia, mamma Samara ha chiamato me per aggiornarmi sulla situazione, e io mi sono ben guardata dal raccontarle i retroscena, non tenendoci minimamente a rimanere invischiata in una guerra dei mondi con lei, specialmente adesso che si avvicina il giorno in cui scenderemo per stare insieme, ecco.
La mia alleanza con zia rimarrà un segreto, per il bene di tutti.
La puntata finisce qui, ma non la nostra telenovela preferita, di cui sono sicura avremo presto nuovi episodi, purtroppo.
Ma non pensiamoci, voglio godermi questa pace finché dura, che me la merito.
Comunque, abitare a seicento kilometri di distanza non è poi così male.
Tra l'altro, adesso il clima qui a Grande Inverno è diventato bipolare come il mio cane, domenica si schiattava di caldo, lunedì è tornato il freddo mentre ieri ha fatto sia freddo che caldo.
E io mi sto rompendo il cazzo, da giorni non faccio che togli sciarpa metti sciarpa, togli cappotto metti cappotto, e che palle.
Parlando di cose serie, alla fine ho sentito l'amico Gigante, confermando la sensazione che mi ha lasciato il mio sogno dell'altra notte: non gli è successo nulla di brutto, e infatti quando gli ho raccontato il motivo della mia preoccupazione si è grattato elegantemente i maroni, ma bene non sta, essendosi lasciato da poco con la fidanzata.
Povero amico mio, non gli riesce di trovar pace a questo mondo.
Neanche io veramente, Rey mi sta dando il tormento da tempo per essere portato a spasso e non c'è verso di farlo smettere, cribbio.
Basta scrivere, devo fare la pezzetta da piedi di sua maestà, adesso.
Evviva.

Nessun commento:

Posta un commento

post popolari