La vita continua, volente o nolente.
Non si possono mettere in pausa cose e persone, anche se la voglia di pensare a cose e persone non c'è.
In questi giorni mi sono sforzata di andare avanti, per inerzia più che altro, che non si può stare sempre abbracciata al mostro nero.
La settimana scorsa, quando ancora ero felice, spensierata ed ignara della tragedia che mi avrebbe travolto, mi sono comprata un braccialetto uguale a quello che aveva indosso l'amica Candy, ma non amando le chiusure a moschettone, ieri ne ho comprato un altro per poterli modificare e farne uno come dico io.
Non è tanto, ma tornare ad avere un briciolo di creatività mi ha fatto stare meglio.
Nel frattempo continuo a cercare una casa per mamma Samara insieme a Peterpan, oggi pomeriggio intanto le ho preso appuntamento per quella che ho visto sabato scorso, e nel caso andasse male, Peterpan gliene ha vista una su airbnb.
Poi vabbè, l'ho detto anche a lui, se non si trova nulla, me la porto qui a Grande Inverno finché non si libera l'appartamento di mia cognata, e tanti saluti a tutti.
Di tutta risposta, Peterpan mi ha mandato il link di una tragedia avvenuta proprio qui a Grande Inverno, commentando di avere un deja vu.
Mi ha fatto morire dal ridere, in un periodo in cui di motivi per ridere non ce ne sono, ma non ha mica tutti i torti, considerando le guerre dei mondi che scateniamo io e mamma Samara.
Averla qui sarebbe una lotta continua, sì, ma non sarei più sola a piangere per la mia perdita.
E poi avrei Lilli a darmi coccole e conforto, e adesso come adesso, ne ho un estremo bisogno.
A tal proposito, mamma Samara insiste per farmi prendere subito un altro cane, ma NO, non esiste, adesso non è proprio contemplabile la questione.
Non sono riuscita a tenere in vita il mio amato Ren, come potrei prendermi cura di un altro esserino?
E soprattutto, l'ho amato così tanto, come potrei amare altrettanto un altro cane?
Tutte le sue cose le ho messe via, pronte per essere donate al canile quando avrò il coraggio di andarci, e le sue cucce le ho lavate per portarle a Dreamland e farle usare ai gatti di Lemmy.
Niente nuovo cane, non esiste proprio.
E poi non ce la faccio, fa ancora troppo male.
Tornando a cose più allegre e superficiali, che se no ricomincio a piangere, con il mio abituale ritardo sono anche riuscita a fare la dichiarazione dei redditi, aiutata sempre da Peterpan, che il sito dell'agenzia delle entrate dà sempre filo da torcere.
Il disordine in casa sta lentamente sparendo, e il sole è tornato a splendere oggi, dopo giorni di nuvole e pioggia.
La vita continua, nonostante tutto.
venerdì 27 settembre 2024
lunedì 23 settembre 2024
Is my love enough?
Il mio Ciccio non c'è più.
Sabato sera, poco prima di cena, ha avuto una forte crisi epilettica, ed è stato l'inizio della fine.
Ovviamente io non c'ero, grazie a Murphy.
Anzi, non c'ero stata tutto il giorno, troppo presa dagli ultimi casini prima del nostro ritorno a Grande Inverno programmato per il giorno dopo, ovvero ieri.
Quella mattina avevo fatto la pallina da tennis tra pulizia, carico della macchina, scatoloni da portare giù, roba da gettare all'isola ecologica (cui hanno pensato poi i miei zii, alleggerendomi il carico), qualche calla da mettere in vaso approfittando della bella giornata e la visita in tre case per mamma Samara, il tutto prima di pranzo.
L'unico momento di svago è stato proprio il pranzo al sushi insieme a Lemmy, con la scusa di festeggiare il nostro passato anniversario mi sono concessa una pausa per rifiatare un attimo e per godermi la compagnia del mio sole e stelle, prima di ricominciare a sgobbare.
Finito di pranzare, sono tornata a casa per far mangiare Ciccio, solo che aveva appena vomitato ed ho preferito dargli una cosetta leggera invece del solito pasto, rimandando tutto alla cena.
Lì per lì non mi sono preoccupata ben sapendo che è soggetto ad episodi del genere, ma forse il suo declino potrebbe essere cominciato proprio da quel digiuno che lo ha debilitato, sballandogli poi tutti i valori che hanno innescato la spirale discendente in cui è caduto.
Come ho detto, non ho dato peso al suo vomito e ho fatto come al solito, integratore nutritivo e un pezzo di fetta biscottata, in attesa del pasto completo della sera, dedicando le mie attenzioni alla vaschetta del water che in quel momento perdeva acqua, smontarla e fermare il guasto mi è sembrato più importante di tutto il resto, anche del mio cane.
E dopo aver risolto in bagno, sono salita a Dreamland per scaricare le ultime cianfrusaglie, preparare quelle da portare a Grande Inverno e godermi un altro po' il mio omone, tranquilla e serena per come si stavano svolgendo le cose, fino ad allora senza intoppi o fastidi.
Anzi, al mio ritorno a casa, mi sono fermata anche in pasticceria a prendere due dolcetti per il dopocena e chiudere in bellezza l'ultima serata insieme a mamma Samara, non immaginando minimamente la tragedia che si sarebbe svolta di lì a poco.
Al mio rientro le bestie di Satana scorrazzavano felici in giardino, sembrava veramente il quadro perfetto di un perfetto sabato di fine estate: commissioni tutte concluse, un po' di svacco sul divano con i miei cuccioli per farmi perdonare della mia assenza, cena e dolcetto, e poi tutti a nanna, ma cosa volevo di più dalla vita?
E invece mi ha chiamato Hartman, ricordandomi del giacchetto che avevo lasciato in gelateria, e così sono corsa alla volta del recupero, fermandomi poi a salutare lei e gli amici Consigliere e Dentista, che erano lì a fare comunella.
Mi si è pure accollato un altro amico di Hartman, che non la finiva più di chiacchierare, ed alla fine da cinque minuti che volevo restare, me ne sono andata via mezzora dopo, non immaginando quanto quella pausa mi sarebbe stata fatale.
Proprio mentre ero lontana da casa per l'ennesima volta, Ciccio ha avuto la sua primi crisi epilettica, mamma Samara mi ha chiamato più volte per avvertirmi, ma non ho sentito il telefono, e si è ritrovata da sola ad affrontare un'emergenza cui non era minimamente preparata, spaventata abbestia.
Quando poi sulla strada del ritorno l'ho richiamata, mi ha investito di rabbia ed insulti per la mia negligenza, mentre mi spiegava quello che era appena successo, ma come biasimarla?
Mi sono insultata anche io, per non essere tornata subito a casa.
Certo, non avrei mai potuto evitare la crisi del mio Ciccio, ma forse tranquillizzare mia madre, sì.
Purtroppo per Ren, non ha avuto una sola crisi epilettica, ma sette, stando male per circa un'ora e mezza e saltando così anche la cena, che non gli ha fatto certo bene.
Nel frattempo che lo assistevo cercando tenerlo calmo ed insultandomi per la mia assenza, ho chiamato Lemmy e l'ho pregato di raggiungermi per portare il cane in clinica, mangiando a forza quello che mamma Samara aveva messo in tavola, obbligata perché secondo lei ero digiuna e sciupata (le avevo detto che mi ero sfondata di sushi a pranzo, ma le mie parole sono cadute al vento).
Arrivati in clinica sembrava tutto rientrato nella norma, il veterinario avrebbe voluto trattenere Ciccio per la notte e monitorarlo, ma non ho voluto, ben sapendo che lontano da me non gli avrebbe retto il cuore, e così ce ne siamo tornati a casa con il valium per calmare una prossima ipotetica crisi, se mai ce ne sarebbero state, che eravamo tutti positivi al riguardo.
Una volta a casa tutti felici e contenti, ho fatto mangiare Ciccio e ci siamo messi a letto, due coccole vicini vicini, e poi ninne insieme, come nostro solito.
Verso le due mezza di notte sono stata svegliata da due calci di Ren e un tonfo, il mio cucciolo stava avendo un'altra crisi ed era caduto dal letto nel mentre, mi sono alzata al volo e l'ho assistito, sperando che durasse meno di quella scorsa, rincuorata dal fatto che in apparenza sembrasse più lieve dell'altra.
Dopo mezz'ora di crisi però, non ho retto più e gli ho somministrato il valium, avevo paura a farlo da sola ma alla fine ho preso coraggio ed ho agito, senza disturbare mamma Samara.
Una volta che Ciccio si è calmato, l'ho lavato, asciugato e me lo sono tenuto un po' vicino, poi siamo scesi ed è cominciata la nostra giornata, colazione, un saluto a mamma Samara, pulizie, bagagli, e poi in macchina verso Dreamland, dove ci attendeva Lemmy per partire.
Purtroppo le crisi di Ciccio non si sono fermate, appena partiti ne ha avuta un'altra, subito sedata con un'altra dose di valium, poi dopo circa due orette ha avuto l'ultima che non si è mai placata, finché non lo abbiamo portato in una clinica vicino casa a Grande Inverno, quando ormai era in stato comatoso, provato dalle ore di crisi interrotte.
Il tempo di lasciarlo per il ricovero e il suo cuore non ha retto, abbandonandomi definitivamente.
Il veterinario che lo ha assistito mi ha spiegato che le crisi epilettiche erano dovute alla mole di tossine in circolo, accumulate dalla disidratazione e dai bassi livelli di glucosio, biasimandomi per come avevo affrontato tutta la malattia di Ciccio, affidandomi a due veterinari e due cliniche diverse, invece che seguirne solo uno e basta.
E' stata tutta colpa mia.
Avrei potuto fare meglio, e non l'ho fatto.
E' stata tutta colpa mia amore mio, sono stata una mamma di merda.
SE ti avessi dedicato maggiori attenzioni, non ti avrei fatto soffrire.
SE non mi fossi dimenticata della felpa, non ti avrei mai lasciato solo durante la prima crisi.
SE ti avessi fatto mangiare di più, non avresti avuto i valori così sballati.
SE quel giorno non fossi uscita di casa per le mie tante commissioni, ti avrei fatto mangiare più volte, avremmo fatto merenda insieme come al solito, avresti anche bevuto di più, e non saresti stato male così presto.
SE le cose fossero andate diversamente, se fossi stata una persona migliore, adesso saresti ancora qui con me.
Perdonami se non sono stata una mamma perfetta, il mio immenso amore per te non è bastato a salvarti la vita.
Amore di mamma, senza di te come farò?
Manchi come l'aria.
Ti ho amato immensamente amore mio, sarai sempre nel mio cuore.
Finalmente hai smesso di soffrire, adesso comincio io.
sabato 21 settembre 2024
Le ultime analisi di Ciccio fanno ben sperare, la trasfusione è andata a buon fine e la sua anemia è migliorata al punto che non ne servono altre, per buona grazia mia e del mio portafoglio, dissanguato dall'operazione.
Giovedì mattina sono passata di nuovo dalla veterinaria, che ormai sono di casa da lei, per discutere del mantenimento da fare con altri farmaci, uno dei quali OVVIAMENTE che costa l'iradidio e non è disponibile in farmacia, come da prassi, che alla sfiga non se scappa.
Dopo una mattinata passata al telefono cercando di ordinarlo in qualsiasi luogo possibile, la veterinaria mi ha mandato a casa con la promessa che avrebbe pensato lei a tutto.
E si è dimenticata.
Dopo averla sollecitata telefonicamente nel pomeriggio, alla fine abbiamo ottenuto il nostro scopo, ho preso il farmaco e l'ho portato da lei per prepararlo a dovere, poi di corsa a casa che mi aspettava un turno in gelateria.
Che non c'è stato, Hartman all'ultimo m'ha detto che non le serviva più la mia presenza, e di questo ne ho gioito, essendo abbastanza stanca da tutti i giri fatti fino ad allora.
Ma tanto l'ho scontata ieri, dopo una giornata appresso a mamma Samara che aveva il giorno libero, passata a fare scatoloni, spostare mobili e svuotare stanze, son dovuta correre in gelateria per il mio ultimo turno.
Ovviamente l'ho passato da sola sul banco, mentre Hartman chiacchierava tranquilla al bar, che te lo dico a fare.
L'amico Dentista mi aveva pure invitato a bere con loro ma ho rifiutato fermamente, con la promessa che mi sarei aggiunta appena abbassata la serranda.
Cosa che non ho fatto, mi sono sbrigata a tornare a casa evitandoli tutti, da ragazzina offesa, che la maturità me la sono messa in tasca e dimenticata.
Eccheccazzo, il nostro ultimo turno insieme visto che la stagione è quasi finita e la gelateria in vendita, e Hartman lo passa al bar invece che con me?
Senza contare che la ragazza nuova, che abita a circa due chilometri dalla gelateria, non sta venendo più perché ha la macchina dal meccanico, poverina.
Farsela a piedi o prendere l'autobus non esiste eh, a lei è concesso tutto, che tanto c'è sempre la stronza disponibile a mettere toppe (me stessa medesima).
Però poi la stronza in questione, quando si è trattato di doversi operare, non l'ha potuto fare perché Hartman si è fatta rodere il culo non ammettendo la mia assenza.
Poi vabbè, stronza io che non ho insistito per operarmi, che ne ero terrorizzata, ma questa è tutta un'altra storia.
Fatto sta, che mi sono sbrigata a mettere distanze con la tossicità di quel luogo, sollevata nel non doverci più sputare sangue, dimenticando nella fretta il giacchetto della tuta.
Tutta fatica sprecata insomma, oggi mi toccherà tornare in gelateria per recuperarlo, diobestia.
Ma ci siamo quasi, un ultimo sforzo e poi domani si torna a Grande Inverno.
Non vedo l'ora.
venerdì 13 settembre 2024
Dovevo dar retta a Lemmy il saggio e rimanercene a Grande Inverno, mi sono pentita di aver insistito per tornare all'ovile, amaramente pentita.
Qui va sempre peggio, ieri ho passato l'intera mattina a litigare con mamma Samara mentre la scarrozzavo in ogni dove e l'aiutavo a fare scatoloni, sempre per il semplice fatto che ha due figli e ne mette in croce solo una dei due, me stessa medesima.
Il problema è che me stessa medesima ora abita al freddo norde e non può stare alle sue dipendenze come vorrebbe, quindi le cose sono due: o mette in croce anche Peterpan, o le cose se le fa da sola, aiutata da me stessa medesima SOLO quando è possibile, ovvero in quei pochi giorni che scendo.
Ovviamente colcazzo, le cose le devo fare solo io PERCHE' SI', io sono la femmina e io devo fare come ha fatto lei con Generalenonna, dopotutto sono io che "vivo" con lei e poi non ho una famiglia come Peterpan, che risulta ancora più intoccabile di quanto lo sia mai stato, con questa scusa.
Ma io non sono mia madre, e mia madre non è Generalenonna, quindi le guerre dei mondi si sprecano quando siamo vicine.
E però, che faccio?
Protesto protesto, ma tanto le cose da fare vanno fatte, e se non le fa nessuno, devo farle io per forza.
Ma dove arrivo, metto il punto, eccheccazzo.
Io una sono, due braccia sole ho, e soprattutto miracoli non ne faccio.
Che poi sarebbe questo il nocciolo del problema, mamma Samara non accetta i miei limiti, ma c'è poco da fare al riguardo, o se ne fa una ragione, o se ne fa una ragione.
Nel pomeriggio non è che sia andata meglio, ho attaccato in gelateria ancora prima del solito perché Hartman stava male e dovevo sostituirla per darle modo di riposare e farle abbassare la febbre.
Eh vabbè, come dire di no?
Almeno mi sono presa una pausa dalle guerre dei mondi con mamma Samara, che non è poco.
Però mi sono girate le palle, diobestia, là dentro fanno tutte come cazzo pare a loro mentre io sono l'unica che non può dettare condizioni, io sempre pronta e disponibile a qualsiasi ora mentre, una a caso, la ragazza nuova, non può attaccare prima delle sette e mezzo?
E qui mi fermo, che non mi va di rivangare il passato e farmi venire la gastrite, che ho avuto colleghe una peggio dell'altra.
Detto questo, ero sola in gelateria a pulire e sistemare lo schifo creato non so come in un solo giorno in cui sono stata assente, ed è arrivata la mamma di Hartman, che non sapeva minimamente dell'assenza della figlia, avendo litigato anche loro da poco.
Al che mi ha chiesto se anche io e mia madre litigassimo, che per loro è così inusuale la pratica.
No, macché, noi non litighiamo mica, noi ci scanniamo proprio.
Ma dopo cinque minuti, a volte anche dieci, passa tutto e siamo pronte a ricominciare.
Comunque, porcazzozza, io mi chiedo come sia possibile che il banco sia vuoto e la gelateria trascurata se in questi giorni c'è poco lavoro causa maltempo. Come?
Da martedì non è stato fatto nulla, è rimasto tutto come l'ho lasciato io, evidentemente fumare e chiacchierare è più importante di qualsiasi altra cosa, tanto poi c'è la stronza che pulisce, no?
Diobestia.
Tra l'altro, nonostante Hartman avesse la febbre, appena arrivata in gelateria è andata a farsi l'aperitivo con i suoi amici, lasciandomi a pulire come d'abitudine.
Però stavolta dopo il primo giro è rientrata e mi ha chiesto se volessi anche io qualcosa, ma ho rifiutato con orgoglio.
E continuerò a rifiutare, da bambina offesa mi terrò il mio malcontento dentro e prenderò le distanze.
Almeno in queste questioni di poco conto voglio essere immatura, cribbio.
Per quanto riguarda Ciccio, le notizie non sono buone: anche la veterinaria di Letamaios si è stupita di come possa stare in piedi dopo aver visto i valori sballati delle sue analisi, e ha convenuto di fare una bella trasfusione di sangue per risollevare la sua anemia e dargli un po' di energia.
Inoltre dobbiamo controllare anche il cuore, che sicuramente sarà compromesso dal malfunzionamento dei reni, o forse ne è stata la causa, chissà, è tutto da vedere.
La settimana prossima sarà un delirio.
Ma perché sono scesa?
mercoledì 11 settembre 2024
Un'altra giornata così, e scappo.
Ieri ero di turno in gelateria e le mie palle hanno girato come al solito, da principio perché sono dovuta andare alle 15,15 che, parole di Hartman, la sorella aveva da fare e assolutamente non potevo arrivare oltre quell'orario.
Eh vabbè, che problema c'è?
Lascio tutto quello che stavo facendo e vado, dopotutto è un'emergenza, no?
No.
Mi sono scapicollata per andare presto e una volta arrivata, tutta questa fretta di andar via da parte della sorella di Hartman non c'è stata, visto che si è fermata a chiacchierare con me, tranquillamente, come niente fosse.
E qui una buona bestemmia.
Ma solo una, che di lavoro ce n'era tanto tra il banco vuoto da riempire, le pulizie e varie ed eventuali che nessuno da sabato scorso si era preso la briga di fare.
Poi il giramento di palle è continuato, mentre ero impegnata a rimediare alle mancanze di colleghe e padrona, sempre bestemmiando, è arrivata Hartman al posto della ragazza nuova, rinunciando al suo giorno di riposo, perché lei non sarebbe potuta venire prima delle otto e mezzo.
Al che mi sono fatta sentire, eccheccazzo, con calma, dignità e classe ho fatto presente ad Hartman che se la chiusura era programmata per le nove, che senso aveva far venire la ragazza nuova per mezzora di lavoro, quando tutto il lavoro a quell'ora era già stato fatto da me stessa medesima, tra l'altro?
Potevo benissimo sbrigarmela da sola, tanto più che sono l'unica a fare tutto lì dentro, accollarmi anche la chiusura non mi avrebbe cambiato di certo qualcosa.
Ma questo non l'ho detto, sperando fosse chiaro e lampante.
E ho fatto bene a non sprecare ulteriore fiato, le mie giuste argomentazioni non hanno avuto credito e Hartman è rimasta (seduta al bar a chiacchierare) finché non è arrivata la ragazza nuova a darle il cambio verso le otto, orgogliosa di aver compiuto l'impresa disperata di arrivare un po' prima.
Alla grande, direi.
Fortunatamente dopo cena c'è stato movimento e abbiamo chiuso ben oltre le nove, dando un minimo di senso a tutta la giornata, anche se, ripeto, la presenza della ragazza nuova è rimasta comunque superflua, avendo fatto da me la maggior parte del lavoro.
Inutile dire che ho rimpianto assai Harley, che pur essendo spostata di testa, almeno il lavoro suo lo faceva.
Oltre al fastidio di aver attaccato presto, di aver dovuto fare tutto io e la presenza della nuova ragazza che, se non si è capito, non mi va molto a genio, anche il comportamento di Hartman mi ha dato leggermente al cazzo.
A parte che ancora mi brucia che la settimana scorsa abbia fatto contare la cassa alla ragazza nuova, quando a me l'ha fatto fare dopo quattro anni passati a dimostrarle in tutti in modi quanto fossi seria, responsabile e degna di fiducia.
Ma cazzo, ti porto in regalo una bottiglia di vino, corro appena hai bisogno, qualsiasi favore mi chiedi cerco di accontentarti, e non pensi minimante a fare anche solo il gesto di offrirmi da bere mentre passi tutto il pomeriggio al bar, con me che lavoro al tuo posto?
Non perché ce l'avanzo eh, è più per il principio che sono l'unica che si comporta bene con lei e un minimo di apprezzamento sarebbe gradito.
Senza contare che stamattina sono andata io a fare apertura per permetterle di dormire un po' di più, cosa che non ha mai fatto nessun'altra ragazza là dentro, ma vabbè.
E comunque ieri sera la cassa l'ho contata io, eccheccazzo.
Sempre dietro disposizioni di Hartman, sia chiaro, ma quanta soddisfazione nel rispondere: LO FACCIO IO, alla domanda della ragazza nuova su chi dovesse contare la cassa.
Eccheccazzo un'altra volta.
Che poi, in teoria, stamattina avrei dovuto pisciare allegramente Hartman visto che dovevo portare Ciccio dalla veterinaria per fare le analisi, e invece le sono venuta incontro e sono passata in gelateria con il cane appresso per fare contenti tutti, direi che un aperitivo me lo meritavo, eccome.
O anche solo la mossa di propormelo, porcazzozza.
Domani sarò di nuovo in turno, ne ho timore.
lunedì 9 settembre 2024
Io vorrei tanto sapere chi cazzo me lo ha fatto fare di scendere.
Voglio tornare a Grande Inverno, diobestia.
Sabato ero in turno con la zia di Hartman e le bestemmie si sono sprecate.
Ma non contro di lei, anzi, abbiamo smadonnato insieme per lo stato di trascuratezza in cui versava la gelateria e per tutto quello che abbiamo dovuto fare per guadagnare un briciolo di decenza tra quelle quattro mura.
E ovviamente non ho resistito a sistemare COME SI DEVE il magazzino, di nuovo lasciato allo stato brado, con gli scarichi poggiati ovunque in mezzo al cazzo.
Mi ci è voluto tutto il pomeriggio e svariate calate di santi, ma alla fine la gelateria è rinata: banco pieno, magazzino a posto, ogni cosa pulita e in ordine, e una bella lista di tutto c'ò che mancava e che andava ordinato.
Sono invincibile.
Poi vabbè, Hartman se n'è sbattuta il cazzo della mia bella lista e ci ha detto di comprare solo i detersivi, ma questa è tutta un'altra storia.
Io capisco che sia arrivata alla frutta e abbia smesso di preoccuparsi della gelateria dopo averla messa in vendita, ma cribbio, arrivare a settembre come se fossimo già ad ottobre ed in procinto di chiudere, anche no, dai.
E capisco pure quanto peso abbia avuto il comportamento di Harley in tutto questo, il mese scorso di punto in bianco è sparita per farsi le vacanze al mare, lasciando Hartman completamente da sola, per poi tornare e iniziare a lavorare insieme al suo amico Sauron che, mi ci gioco le palle, c'entra qualcosa in tutto questo.
Posso anche capire quanto sia difficile lavorare a tempo pieno in gelateria, e con Hartman soprattutto, ma questo non giustifica affatto il suo comportamento.
Ti sei rotta il cazzo?
Lo dici e te ne vai, invece di sparire all'improvviso.
Senza contare che ormai la stagione era quasi finita, dopo ferragosto il lavoro cala e da settembre si chiude presto, che ci voleva a fare un piccolo sforzo ed arrivare fino alla fine?
E' pur vero che da una chiamata Harley non ci si può di certo aspettare comportamenti sensati, che te lo dico a fare.
Comunque, gira che ti rigira, il cetriolo sempre a me va, diobestia.
Come se non bastassero le gioie del lavoro, ieri mi sono incazzata con Peterpan (ma lui non lo sa), gli avevamo chiesto di passare la giornata tutti insieme appassionatamente approfittando del mio ritorno ma non ci ha cagato, ieri sono stati tutti insieme appassionatamente (loro) a zoomarine, dandoci buca.
La notizia non l'ho presa granché bene ma ho affrontato la questione con calma, dignità e classe, sfogando la mia rabbia solo con mamma Samara, delusa anche lei quanto me per non poter stare insieme al figlio e ai nipoti.
Inutile dire che passare una giornata io e lei a stretto contatto ha scatenato parecchie scintille, sia per la rabbia che già provavamo nei confronti di Peterpan, e sia per i nostri caratterini decisamente facili allo scontro.
Ma siamo riuscite lo stesso, tra una litigata e l'altra, a fare scatoloni e sistemare cose, arrivando a fine giornata senza colpo ferire, se non a parole.
La mole di lavoro in casa è tanto, me sa che non jela faccio.
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