venerdì 28 novembre 2025

 Io non lo so se c'entra qualcosa la confidenza che ho spifferato a Controllora, ma ieri Chiacchierone si è preoccupato della sorte lavorativa di Lemmy e mi ha mostrato un'azienda di queste parti che cerca personale, che il proprietario è suo amico, che potrebbe essere una buona opportunità e tanti altri blablabla che sinceramente ora come ora ho rimosso, con l'intento di farci rimanere entrambi in queste lande fredde e desolate del norde.
Ovviamente io ringrazio e vado avanti, che di rimanere qui non ne ho la più pallida intenzione, anche a costo di mangiare pane e acqua per i prossimi mesi, che sono arcistufa di vedere le facce da cazzo di vacca e mulo, e pure di Crudeliademon che falsissima ci saluta sempre con gioia quando se ne va.
Io mi gratto ogni volta che apre bocca, che non si sa mai.
Purtroppo, contro di lei non si può fare nulla: ho "casualmente" chiesto in ditta se fosse davvero possibile che due persone andassero in ferie nello stesso periodo e la tipa del personale dapprima mi ha risposto ASSOLUTAMENTE NO, poi si è corretta asserendo che non era affar mio e che ci avrebbe pensato il responsabile a sistemare la faccenda, senza addurre motivazioni plausibili e chiudendo definitivamente la conversazione.
E così abbiamo assodato che anche la ditta esterna delle pulizie è assoggettata al volere di Crudeliademon, contrariamente a quanto mi aspettavo.
Ma quanto fa male?
Diobestia.
Speravo in un minimo di giustizia almeno da parte loro, e invece colcazzo, i disagi per la collega senior aumenteranno a dismisura con la mia partenza, e non ci si può fare nulla.
E poi dici che uno bestemmia, e che altro potrebbe fare con queste prospettive?
Per fortuna la collega senior si sta convincendo a voler cambiare lavoro, ma giustamente non è facile per una come lei trovare altro, che di limiti ne ha tanti a cominciare dall'età e dalla ritrosia ad uscire dalla sua bolla, e a me non resta che incrociare le dita e sperare in futuro migliore per lei, che più di questo e combattere le sue battaglie per quel poco che posso, non mi è concesso fare.
E comunque, fanculo tutti gli altri, che si fottessero.
Ovviamente alla tipa del personale ho chiesto DI NUOVO che fine avesse fatto la mia divisa invernale, perché ormai è diventato un tormentone, e la sua risposta è stata che il pacco è stato spedito.
Ora, il fantomatico pacco con le divise invernali arriverà sano e salvo in queste fredde e desolate lande, o sparirà come per magia?
Lo sapremo nelle prossime puntate.
Tanto per chiudere in bellezza la settimana lavorativa, proprio stasera gli Australopitechi mi hanno fermato mentre stavo uscendo con Rey per chiedermi aiuto che a loro non arriva acqua.
E che ce posso fa' io?
Non so manco dove sono i contatori, figuriamoci.
Comunque, non potendo essere di auto concretamente, ho offerto loro supporto morale e li ho invitati a rifornirsi di acqua da me finché la situazione non si risolve, fortunatamente però stasera erano a posto quindi è finita tutta a tarallucci e vino, e con la promessa di prendere un caffè insieme come ringraziamento per il conforto prestato.
C'è da dire però che per quanto gli Australopitechi siano maleducati e cafoni, la loro casa è splendida splendente, tutto il contrario della mia che in questo momento versa nel caos più totale con i tanti scatoloni in mezzo e il giusto disordine dopo una settimana in cui avevo altro a cui pensare che pulire, che tanto avrei rimandato tutto nel week-end, con calma e sangue freddo.
Che ho il mio sacrosanto diritto di fare schifo, che non muore nessuno per un po' di disordine, ma intanto mi sono vergognata lo stesso, perché sì.
E dopo la vergogna è salita l'ansia come è giusto che sia, che gli Australopitechi mi hanno detto che il contatore è unico per tutto il condominio, cosa che i proprietari non si erano preoccupati di avvisare, e la prospettiva di rimanere senza acqua nell'immediato non mi sorride affatto.
Io devo pulire e fare le lavatrici domani, diobestia.
Eh vabbè, con questa ennesima rottura di coglioni a minare la mia stabilità emotiva, mi accingo a godermi il meritato relax, poi per domani si vedrà.
Dopotutto, domani è un altro giorno.

mercoledì 26 novembre 2025

 La vita in azienda non ci delude mai, il responsabile si è lasciato sfuggire con la collega senior che l'anno prossimo Crudeliademon potrebbe dover andare in pensione, cosa che non vuole perché -parole sue- non ha nulla da fare in casa da sola con il cane e senza parenti o amici intorno, e la collega gli ha risposto che ha fatto giusto in tempo a sistemare la famiglia della sua cocca, con tono che non ammetteva repliche, zittendolo immediatamente.
Che poi la preoccupazione del responsabile a proposito del pensionamento di Crudeliademon è comprensibile, una volta che non c'è più lei a parargli il culo per le sue mancanze e per quelle della sua cocca, poi saranno cazzi amari per entrambi: o cominciano a lavorare seriamente, o finiranno a gambe per l'aria, poco ma sicuro.
La collega junior già ci sta a gambe per l'aria, ma per altri motivi.
Comunque, io spero vivamente che sia vera questa storia della pensione almeno finirà il regno del terrore di Crudeliademon, anche se c'è poco da sperare che un vecchio detto greco recita suppergiù così: non augurare la morte di un tiranno, potrebbe arrivarne uno peggiore; e la saggezza dei vecchi detti greci è decisamente proverbiale, purtroppo.
Eh vabbè, staremo a vedere.
Nel frattempo io continuo con la mia opera di scassamento riguardo la mia divisa come è giusto che sia, e il responsabile ad ogni mia rimostranza risponde che se ne sta occupando: sarà vero?
Lo sapremo nelle prossime puntate.
Che poi, non è che me freghi molto della divisa, la collega senior mi ha dato una sua felpa e a me va più che bene così, la mia è solo un'impuntura per dare fastidio al responsabile tanto per ripagarlo della stessa moneta visto che lui si diverte abbestia a infastidire la collega senior, da brava merda qual è.
Mi diverto con poco, eh.
La collega junior intanto ha cambiato strategia, non riuscendo a fare breccia nel cuore della collega senior nonostante abbia smesso di isolarsi offesa per non essere più la regina de stocazzo (che non lo è mai stata, ma fino al mio arrivo monopolizzava la collega senior, mentre ora che ci sono io, nessuna delle sue se la incula), ha copiato la mia abitudine di portare i volantini dei supermercati alla collega per ottenere da lei la stessa gratitudine e attenzione che volge a me, ma le ha detto male.
E io ripeto, per quale strambo motivo puoi anche solo pensare di voler essere adorata da una persona che maltratti e fai maltrattare dal tuo schiavetto, e pretendere di riuscire nel tuo intento?
Ma che te dice la capoccia?
Questi giochetti funzionano con il responsabile che ragiona con il pisello, mica con una donna che ti vede per quello che sei realmente e ti disprezza alquanto, mica è difficile da capire, eh.
La collega junior capirà che con la collega senior non c'è trippa per gatti?
Forse lo sapremo nelle prossime puntate, anche se non ci farei troppo affidamento sulla sua presa di coscienza.
Tanto per rimanere in tema, ho spifferato a Controllora che sarà la zia della collega junior a prendere il mio posto e lei sbiancando ha ribattuto che "quella non ce la vuole", solo che purtroppo in merito non può fare nulla, che le decisioni di Crudeliademon sono legge e nessuno vuole contrastarla, neanche il grande capo Cazzomefrega, che se ne frega del regno del terrore, e quindi saranno cazzi amari per tutti quando me ne andrò.
E io spero vivamente che finisca presto il regno del terrore di Crudeliademon, e che tutti vivano felici e contenti.
Per il resto, pare che l'avvocato che mi ha consigliato Peterpan possa aiutarmi, in questi giorni ci siamo confrontate a proposito della faccenda e appena le farò avere tutte le documentazioni che necessita (e che posso reperire nell'infinito archivio del mio polmone artificiale), faremo il punto della situazione.
E spero vivamente che lei possa assistermi, che di regalare soldi al mio avvocato non ne ho proprio voglia, diobestia.
Eh vabbè, anche qui staremo a vedere, intanto io sono tranquilla e serena, che quando c'è l'amore c'è tutto, e nient'altro conta (mi si sono appena cariati i denti).

giovedì 20 novembre 2025

D'aria e luce

 Nuovi aggiornamenti per "sesso e potere", la collega junior ha ripreso a fare il cazzo del comodo suo con gli orari attaccando quando le pare, e il suo schiavetto (il responsabile) continua a pararle il culo segnandole sempre le ore canoniche, come se i controlli effettuati finora non fossero bastati ad entrambi per farla preoccupare seriamente della questione e farla rigare dritto.
Tanto c'è il fesso che sistema tutto, no?
Le dà soldi, le fa la spesa, la scarrozza, pulisce al posto suo e le para il culo per qualsiasi problema, perché preoccuparsi?
Tanto per dirne un'altra, la tipa è fermamente decisa ad andare in ferie mentre le farò io che gli ha rotto talmente tanto il cazzo per ottenere quello che vuole finché il tipo non ha smosso mari e monti con Crudeliademon, ottenendo alla fine il suo benestare ufficiale a discapito della collega senior che dovrà accollarsi il lavoro da sola, perché la vacca vale e lei no.
E qui una buona bestemmia.
Che poi, il responsabile è talmente azzerbinato alla collega junior che ora ci si è messa anche la zia che lavora nella mensa a chiedergli soldi, solo che alla tipa è andata male visto che lui non è mica un pozzo senza fondo e la sua cocca lo prosciuga già abbastanza (in tutti i sensi), senza contare che a casa ha sempre una moglie cui rendere conto del suo stipendio, poverino, e quindi la tipa si è attaccata riccamente al cazzo (del marito).
Secondo la collega senior la tipa se la fa con Pentoladefacioli, ma io ci credo poco, e pure Lemmy è d'accordo con me, che è vero che lui scherza sempre con la tipa ed è tanto amico del responsabile, ma non è altrettanto viscido.
Ma ovviamente la verità non la sapremo mai, anche perché Pentoladefacioli ha un briciolo di intelligenza in più rispetto al responsabile e non si sputtanerebbe mai per una svuotata di palle, e soprattutto non rischierebbe di mettere in difficoltà suo figlio Pentolino per vantarsi delle sue gesta, quindi il suo segreto morirà con lui.
 E non finisce qui, ringalluzzito forse dal biscottino che ottiene ogni tanto, il responsabile ora fa pure il simpatico riguardo l'allerta neve che gira in questi giorni, asserendo che dobbiamo venire a lavorare pure se nevica, che siamo esonerati dal farlo solamente se ne cadono tre metri.
Ovviamente la mia risposta è stata tanto semplice quanto concisa: COLCAZZO.
Tanto più che della mia divisa invernale non c'è traccia e io di morirmi di freddo per la gloria non ci penso neanche, lavorasse lui se ci tiene tanto, io me ne sbatto alquanto.
Va da sé che la sua cocca è naturalmente esonerata dal venire, che poverina lei come fa, ha problemi, è sola e mica si può pretendere che lei soffra, giusto?
Ma vaffancuore.
E mi tocca pure sentire ogni sera le sue lamentele che poverina ha freddo, lei che la divisa invernale ce l'ha, e non posso neanche risponderle a tono o prenderla a schiaffi ogni volta che apre quella sua boccaccia infida, che se no poi ne paga le conseguenze la collega senior, punching ball suo e del responsabile.
Come se non bastasse, in questi giorni ci sono riunioni su riunioni con i grandi capi della sede centrale e l'atmosfera nel "villaggio" è alquanto surreale: nessuno che scorrazza perdendo tempo, nessuno che schiamazza, scherza o chiacchiera più di quanto dovrebbe, e soprattutto, nessuno che rimane in ufficio fino a tardi, lasciando lo stabile nel più totale silenzio poco dopo il mio arrivo, cosa che non mi dispiace alquanto.
Quello che invece mi dispiace è che degli operai hanno fatto cadere sul pavimento del corridoio qualcosa che lo ha reso vischioso e che non sono riuscita a togliere nonostante il mio impegno, e quella merda del responsabile ha osato insinuare che io non lo abbia pulito, ma l'ho subito rimesso al suo posto che io non sono la sua cocca che non fa un cazzo, e la questione è finita così come è cominciata, nel nulla cosmico.
E' un mondo difficile.
A casa non è che vada meglio, l'Australopiteco si è lamentato con noi per la luce del pianerottolo perché non è temporizzata e ogni volta che preme l'interruttore poi rimane accesa per ore, allora noi gli abbiamo risposto che basta spegnerla una volta accesa quella delle scale, che non è poi così difficile come manovra, no?
E secondo voi, come è andata a finire?
Che la luce del pianerottolo continua ad essere lasciata accesa per ore, perché al tipo gli pesa il culo poggiare il dito sull'interruttore prima di salire al suo piano.
E qui una buona bestemmia.
Gli pesa il culo di fare anche altro, a lui come alla compagna, che il loro tappeto fuori la porta è ancora poggiato al muro da quando l'hanno lasciato così le tipe delle pulizie, e i loro secchi dell'immondizia sporchi e puzzolenti giacciono abbandonati davanti al portone del condominio, che riportarseli in casa è troppa fatica, poverini.
Tra l'altro, la famiglia di bangladini che abita di sopra sono molto più educati e rispettosi degli Australopitechi, italiani doc, ne vogliamo parlare?
Ecco.
Che poi io me la prendo relativamente, che tanto il mio tempo qui sta per terminare e poi chi s'è visto s'è visto, ma mi chiedo come possa essere possibile avere un tale atteggiamento menefreghista e irrispettoso senza mostrare un briciolo di riprovazione morale, e soprattutto sentirsi nel giusto a comportarsi senza i minimi fondamenti di educazione civica, che non lo comprendo affatto.
Ma davvero siamo arrivati al punto che sono io a dovermi sentire sbagliata se non comprendo e condivido certi atteggiamenti?
Io boh, ma pure voi, mah.

sabato 15 novembre 2025

 La giustizia divina non esiste, a volte.
La collega senior ha scoperto chi prenderà il mio posto, la tipa della mensa che ha già lavorato anni fa al mio pezzo prima di passare a fare qualcosa di molto meno stancante, e che, guarda caso, è la zia della collega junior, con cui divide la stessa dedizione al lavoro e lo stesso ideale di pulizia, se non peggiore.
E qui una buona bestemmia.
Il suo posto invece verrà preso dalla nipote, che non brilla per acume stando a quanto si dice in giro, e con una botta sola salviamo capra e cavoli, così la collega junior avrà sempre man forte in caso di bisogno e il passaggio pronto grazie alla zia automunita, oltre ad aver assicurato un posto fisso a una parte della sua numerosa famiglia, che non guasta mai.
Anche sua cugina, figlia della zia e madre della tipa poco sveglia, ha lavorato in ditta, ma è stata cacciata proprio per la sua scarsa attitudine all'igiene e alla pulizia, evidentemente il loro marchio di famiglia.
E adesso mi spiego il perché della tranquillità della collega junior in questi ultimi tempi in cui ha ritrovato il sorriso e la sua solita baldanza, con la sua famiglia vicino chi la fermerà più?
Le sue angherie si moltiplicheranno all'ennesima potenza, porcodemonio.
Sì, lo so che tanto io non ci sarò più e sticazzi, ma sono dispiaciuta per la collega senior che non ha nessunissima intenzione di mollare il lavoro anche a costo di rimetterci in salute, troppo spaventata all'idea di non trovarne un altro alla sua età.
E non esagero, quando ha saputo la novità se l'è presa talmente tanto da sentirsi male, al che le ho fatto un bel discorsetto spronandola ad alzare la testa e smettere di farsi vessare da vacca e mulo (più mulo che vacca), che tutte le minacce che le fa quella merda del responsabile sono prive di fondamento, illogiche, inaccettabili e, soprattutto non possono essere attuate, oltre a spingerla a cercarsi un altro lavoro seriamente.
Che tanto lo so che le mie parole sono aria fritta, i suoi timori sono talmente radicati che non ha il coraggio neanche di parlare con il marito e la figlia di quello che succede all'inferno, senza contare che non ha nessuno strumento per muoversi al di fuori della sua bolla e non vuole chiedere aiuti esterni, quindi rimarrà ferma dove si trova a sputare sangue fino all'età della pensione, sperando di arrivarci viva.
Ma intanto quello che dovevo dirle, gliel'ho detto, poi starà a lei.
Ovviamente abbiamo avuto il tempo di farci questa bella chiacchierata perché ieri la collega junior si è presa un giorno di ferie dopo tanto che non mancava, e sempre ovviamente non ha intenzione di rinunciare alle ferie di capodanno e ha smosso mari e monti affinché Crudeliademon le autorizzasse ufficialmente, che la regina de 'sto cazzo comanda e tutti devono eseguire, perché lei vale.
E poi dici perché uno bestemmia.
E non è finita qui, nell'ufficio della sicurezza hanno cominciato a smantellare un mobile dei monitor rinnovando anche l'impianto elettrico proprio durante i turni in cui è presente Chiacchierone, che già mi segue e mi controlla quando ha del lavoro da fare, figuriamoci in questi giorni in cui non poteva entrare nella stanza e si è trovato costretto a starmi sempre tra i piedi, con mia somma gioia.
Tra l'altro, quel mobile lo avevo pulito proprio la settimana scorsa abbarbicandomi pericolosamente sulla scala per non sentire le lamentele del responsabile, che se avessi saputo prima che sarebbe stato smantellato mi sarei risparmiata la fatica e il tempo perso ad occuparmene, diobestia.
Non so come e perché, ho sognato che mi trovavo nel vecchio salotto di Generalenonna, seduta sul suo vecchio divano e conversavo con una nonna che non era lei, ma di cui non erano ben chiari i lineamenti del volto. Sarà stata l'altra mia nonna morta quando ero troppo piccola per ricordarla?
E cosa avrà voluto dirmi?
Misteri della fede. 
Tanto per non farmi mancare nulla, nel frattempo è giunta l'ora di occuparsi dell'imminente trasloco, anche se il mio stato d'animo al riguardo non è propriamente sereno visto che gli scatoloni non si fanno da soli e non sarà una passeggiata di salute tornare nella nostra amata terronia, ma sempre meglio andarcene con tutti i disagi del caso che rimanere qui ad assistere ai teatrini di vacca e mulo, giusto?
Giusto.
Meno male che è iniziato il week-end, meno male.

giovedì 6 novembre 2025

 La settimana in azienda finora non ha tirato fuori nessun aggiornamento degno di nota per la nostra telenovela preferita, vacca e mulo fanno sempre le stesse cose, la collega senior si lamenta come al solito e gli scaldapizzette non offrono nessuno spunto per gossip, risultando alquanto noiosi ed inutili.
Ma che ci vado a fare al lavoro?
Pessimismo e fastidio.
Se la vita aziendale rasenta una pallida monotonia, lo stesso non si può dire della vita in casa, scossa in questi giorni dal malessere di sua maestà che è tornato a bussare alla nostra porta, e non parlo del suo precedente padrone, ma dell'infiammazione alle ghiandole perianali di cui soffre periodicamente e che finora  ero riuscita a tenere a bada con successo ed enorme gradimento sia nostro che del cane.
Sembrava un tranquillo martedì mattina come tanti altri, troppo tranquillo per i miei gusti, e la cosa mi ha messo in allarme: niente abbai al camion della nettezza urbana, niente ringhi alla porta quando quelli di sopra sono scesi per portare la figlia a scuola e, soprattutto, niente attacchi rabbiosi contro la porta quando le tipe delle pulizie sono venute a far le scale, com'è possibile?
Tutte queste persone che osano passare davanti casa e per strada e neanche un fiato, inconcepibile.
La situazione mi è parsa subito alquanto preoccupante, tanto più che Rey girava per casa con l'aria afflitta e le orecchie basse, e al mio inginocchiarmi per coccolarlo, di sua spontanea volontà si è appoggiato con una zampa al mio ginocchio e si è allungato verso di me per darmi un bacino.
Terribile questa cosa.
Che poi i bacini di Rey non sono proprio bacini, lui tira fuori la punta della lingua e fa il gesto di arrivare a toccarmi il naso, non sempre riuscendoci, ma io me lo faccio bastare, che è pure troppo per i gusti sua.
Comunque, silenzio e bacini erano un segnale d'allarme, ma era troppo tardi per portarlo dal veterinario (qui chiudono presto) e poi dovevo fare un sacco di cose per casa e non avevo voglia di uscire di nuovo, così ho deciso di limitarmi a monitorarlo da brava mamma di merda quale sono, rimandando il da farsi al giorno dopo.
Quando poi Lemmy è tornato a casa e sua maestà non si è fatto avvicinare ringhiandogli contro, ho capito subito quale fosse il suo problema, a parte il caratteraccio e i suoi conflitti da maschio di casa con il suo papone che sono evidenti, e l'ho curato subito, non occorrendo più di aspettare il parere del medico.
E ci ho azzeccato, che te lo dico a fare, dal giorno dopo sua maestà ha ripreso ad avere la sua solita verve incontenibile e a scassare il cazzo a tutto e tutti, perché sono la sua mammina e so quello che c'è da fare per farlo stare bene.
Sono meravigliosa.
Ovviamente niente più bacini per me, che quell'accenno di affettuosità ricevuto da sua maestà era pure troppo per i gusti sua, ma vabbè, è stato bello finché è durato e me lo faccio bastare.
Quello che non mi basta e che non accetto è la fine della seconda stagione di "nobody wants this", adoro Kristen Bell e mi scoccia dover aspettare mesi e mesi per la terza, cribbio.
Ma soprattutto, ora cosa mi vedo?
Che mondo difficile.

venerdì 31 ottobre 2025

Minimal

 "Sesso e potere" non finisce mai di sorprenderci, la collega junior ha cambiato strategia e ha smesso di mandare il responsabile avanti per lei, prendendo di petto la situazione e fermando la collega senior con l'intenzione di voler chiarire con lei con la classica frase "dobbiamo parlare", solo che poi questa fantomatica chiacchierata fra loro non è mai avvenuta, che il suo coraggio si è esaurito presto.
Però ha smesso di ignorarci e prova ogni giorno a chiacchierare con noi per quei pochi minuti che ci concede con la sua presenza, che non ha smesso affatto di nascondersi negli uffici fino a tardi quando abbiamo finito di lavorare.
Anche il responsabile ha cambiato strategia, ma solo con me, che con la collega senior continua con la sua opera di fastidio, e l'altro giorno ha smesso di evitarmi e mi si è avvicinato tutto affabile chiedendomi perché non rimanessi qui, domanda che lì per lì non ho capito e a cui ho risposto con un sonoro "EH?", visto che non avevo alcuna intenzione di abbandonare il mio pezzo, e ne avrei difeso la proprietà con le unghie e con i denti, che quello che è mio, è mio e non si tocca, e se voleva un vaffanculo ce lo avevo pronto in tasca e via dicendo.
E mentre io mi facevo pippe mentali su un ipotetico scenario che esisteva solo nella mia mente, la mia espressione non proprio sveglia lo ha portato a spiegarsi meglio, che intendeva chiedermi di non traslocare e rimanere a vivere a Grande Inverno per qualche anno ancora, magari con l'aiuto di Caciarone per far assumere Lemmy dalla sua ditta e continuare così a lavorare tutti insieme appassionatamente all'inferno (la mia azienda), per la gioia di tutti quanti.
Ovvero della sua, che non dovrebbe più subire le sfuriate della collega junior, infastidita dal dover essere costretta a fare gli straordinari e a saltare le ferie per colpa della mia assenza, e della collega junior stessa, che vedrebbe realizzati i suoi desideri di lavorare il meno possibile e assentarsi quanto e quando vuole.
E anche della collega senior, che non si ritroverebbe sola contro vacca e mulo, di nuovo bistrattata ad oltranza e senza un briciolo di supporto morale.
Ma visto che all'inferno non faccio la crocerossina e non mi interessa minimamente sacrificarmi per il benessere di chicchessia, la mia risposta è stata semplice, chiara e concisa:
NO.
Per non dire MACHITESENCULA.
La collega senior però la pensa come il responsabile e sta continuando l'opera di convincimento a rimanere, che non vuole stare senza di me, ed io, che in queste situazioni mi sento stringere la gola e mancare l'aria, mi faccio sempre più convinta ad andarmene, rifiutando ogni volta l'offerta.
Capirai, sto contando i giorni che mi mancano al trasloco e sto già rimediando in giro gli scatoloni, di rimanere non ci penso minimamente (per non dire machitesencula).
Per quanto riguarda invece i miei scaldapizzette, oggi Ammiratore era in vena di chiacchierare ed è uscito dal suo antro, dove se ne sta sempre chiuso in silenzio, per socializzare un poco con me, l'unica persona presente a quell'ora nello stabile, e così son venuta a sapere dettagli della sua vita finora a me sconosciuti, tipo la sua età, che mi hanno lasciato alquanto basita e senza parole.
Anche perché, cosa si risponde a chi dimostra molto più dei suoi anni?
Mica potevo dirgli che ho sempre creduto che fosse molto più anziano della sottoscritta, non sarebbe stato carino, ecco (né per lui e né per me).
E vabbè, finito l'angolo gossip della telenovela, e non avendo altro di cui parlare nella puntata odierna, passiamo alla vita che si svolge al di fuori della sfera lavorativa, in questo caso molto ma molto al di fuori, che il prossimo argomento non riguarda personalmente me, ma la mia famiglia.
Anzi, più che la mia famiglia, la famiglia di mia zia, che i parenti del marito non brillano certo per amore e dedizione, e il detto "il più pulito c'ha la rogna" è stato coniato apposta per loro.
Premessa: la cugina Malmostosa si è finalmente decisa ad abbandonare il tetto genitoriale per andare a convivere con il suo fidanzato Pumbaa durante i week-end, e a volte anche durante la settimana, portandosi dietro suo figlio Pinpin, com'è giusto che sia.
Ora, tutti e tre pare che vadano d'amore e d'accordo, e Pumbaa si è affezionato al piccolo Pinpin tanto da prendersene cura di persona quando alla madre non va (quindi sempre), perpetrando così la solita tradizione cui l'hanno abituata in casa genitori e sorella, ma di cui a noi non ce ne frega una mazza, che non siamo qui per questo.
Il vero padre di Pinpin invece non è mai esistito, la cugina Malmostosa ha sempre dichiarato che lui non ha mai voluto prendersi cura di suo figlio e se n'è sempre disinteressato fin da quando era solo un feto nel grembo, tanto che nessuno in famiglia sa quale sia il suo nome o il suo aspetto, tranne lei stessa.
E comunque il tipo adesso è sposato con figli, quindi è andato avanti benissimo per la sua strada.
Parassita, fratello di zio Bobaggiustatutto, dall'animo nero e marcio e dalla cattiveria inesauribile, ha due figlie, la prima che si è allontanata dalla famiglia scegliendo di tagliare i ponti con il padre e la sorella (con la madre non so), e la seconda che vive a Letamaios con marito e tre figli, con la quale la cugina Malmostosa ci tiene a conservare i rapporti, tanto che è stata la prima ad essere invitata a cena nella casa di Pumbaa per passare una bella serata tutti insieme appassionatamente.
Cena in cui ha sfoggiato un bellissimo set di posate che le ha regalato mamma Samara, l'unica che le fa i regali, perché i parenti del padre che la cugina Malmostosa si tiene tanto cari, non se la inculano di pezza e non hanno mai speso un euro per lei (no comment).
Comunque, l'armonia di questa nuova famigliola non sembra aggradare molto il marito di quella cugina, e qui arriviamo al fatto protagonista di oggi, e come ringraziamento per la cena il tipo ha deciso di seminare veleno tra la cugina Malmostosa e il suo fidanzato, prendendo lui da parte qualche giorno fa per esortarlo a non convivere tutti e tre insieme, perché se lo avesse saputo il vero padre di Pinpin sarebbero stati cazzi amari e sarebbero successe cose brutte, e tanto altro.
Ora, a parte che FATTI I CAZZI TUOI, che questi sono problemi che non ti riguardano, ma chi ti credi di essere per permetterti un'uscita del genere?
Ma chi ti si incula, bello.
Ovviamente non so cosa abbia risposto Pumbaa, ma spero che sia stata una frase del genere o simile a quella proferita da me, che non c'è altro da rispondere al signor stocazzo de noantri.
Sempre ovviamente, sono usciti fuori gli altarini di questa "famigliola felice" che tanto felice non è, visto che il tipo è un padre violento che picchia i primi due figli (la terza non so) e maltratta la moglie, che però rimane con lui perché non lavora e non saprebbe come campare altrimenti.
E qui si spiega anche l'attitudine da bulletti che hanno sempre avuto i due figli, di cui è stato vittima anche Gnegno qualche anno fa durante un pomeriggio al parco di Letamaios, e di cui la madre ha negato qualsiasi implicazione dei suoi gemelli d'oro, che loro sono bellibuoniebravi e non avrebbero mai maltrattato i bambini più piccoli.
Tipica reazione di madre di merda di figli bulli, ma vabbè.
Detto questo, non ne esce proprio un quadro idilliaco di questa famiglia, ed è proprio vero che l'apparenza inganna e non è tutto oro quello che luccica, a vederli in giro per Letamaios sembrano la famiglia perfetta e invece COLCAZZO.
E la mela non cade lontano dall'albero: come Parassita è un uomo deplorevole, la figlia non poteva essere altrimenti, e non poteva che accoppiarsi con un essere simile al padre e crescere figli nello stesso modo, perpetrando così lo stesso schema familiare a lei noto.
Anche mio padre è deplorevole, ma io ho preso tutto da mia madre e sono meravigliosa, pappappero.
Tra l'altro, Parassita è divorziato dalla moglie da più di trent'anni perché lei lo ha lasciato dopo aver scoperto il palco di corna che portava, e lui, da "brava" persona qual è, ha sempre parlato male di lei addossandole tutte le colpe, e non contento, ora che ha una nuova compagna che lo sopporta nonostante il caratteraccio di merda (per i motivi ce ne sarebbero di gossip al riguardo, ma taccio), continua con la sua opera di depositare la sua appendice dove capita, ed è fermamente contrario al fatto che le figlie, infelici nei loro matrimoni, divorzino a loro volta.
E poi mi si chiede il motivo per cui lo disprezzo tanto, mah, chissà.
Che poi, liberissimo di far male alla sua famiglia eh, che sono affari loro, quello che non tollero è che la sua cattiveria si riversi anche sui miei zii e le mie cugine, toccando a volte anche mamma Samara, in virtù di una supremazia di ruolo data esclusivamente dall'essere nato prima di mio zio, che altri motivi di rispetto non ce li ha minimamente.
Se fosse per me, non avrebbe neanche quello di fratello maggiore, ma zio è troppo buono e non riesce in ciò che dovrebbe essere automatico, ovvero mandarlo a fanculo per direttissima e senza alcuna possibilità di ritorno.
Io nel miracolo ci spero sempre, ma quando accadrà, sarà sempre troppo tardi.
Rimanendo in tema di bullismo, purtroppo anche Memina ne è stata vittima alla tenera età di cinque anni, che due sorelle l'avevano presa di mira e la maltrattavano al corso di ginnastica artistica, sotto gli occhi noncuranti dell'insegnante che era molto più amica della loro madre che di mia cognata e non ha mai fatto nulla per dare un taglio alla questione.
E Memina ha mollato il corso, stanca di essere infastidita e insultata, ed ora sta facendo nuoto con enorme soddisfazione, guadagnandone in serenità ma con l'autostima distrutta, perché le piccole vipere le dicevano sempre che era brutta, tra le tante cose, e lei daje e daje, ha finito con il credere ai loro insulti.
Ora, non perché sia mia nipote, ma brutta non lo è per niente, anzi: bei lineamenti, bionda e con occhi azzurro-verdi, è veramente deliziosa, altro che brutta.
Ed ha anche un bel carattere (ma qui sono di parte, che è tutta la zia).
E non trovo giusto che alla sua tenera età abbia già dovuto affrontare una situazione del genere, e trovo inconcepibile che delle bambine di cinque anni abbiano già la cattiveria di insultare e maltrattare chi non reputano degno dei loro standard, segno evidente che il loro esempio in casa non sia proprio dei più edificanti, cosa che concorrerà sicuramente ad un peggioramento delle loro azioni con il passare del tempo.
Perché, come dicevo prima, la mela non cade lontano dall'albero, e se a cinque anni hai l'attitudine ad insultare qualcuno per l'aspetto e a maltrattarlo, i tuoi genitori non devono essere poi tanto diversi.
E di gente che ha l'insulto facile e denigra chiunque veda in televisione o sui social, come anche nella vita vera (di meno, che sono principalmente leoni da tastiera), ormai ne è pieno il mondo purtroppo, e sempre purtroppo, questi individui sono quelli che figliano di più.
Concludo con una mia personalissima opinione: se ti senti in dovere di insultare e maltrattare chiunque, allora non hai una vita felice e appagante, anche se fai di tutto per mostrare il contrario.
Chi è felice e sereno non sente il bisogno di cercare appagamento infliggendo sofferenza agli altri, ma vive la sua vita e lascia gli altri vivere la propria, nel rispetto reciproco, perché le azioni degli altri o il loro aspetto non vanno ad intaccare minimamente la loro luce interiore, che è splendida splendente.
Anche la mia è splendida splendente, e assolutamente intaccabile dall'oscurità circostante.
Che non ho bisogno di rimarcarlo o di sbandierarlo in giro, ma visto che il post è mio, lo faccio perché sì, che ogni tanto è bene ricordarlo a chi mi vuole male, pappappero.

mercoledì 22 ottobre 2025

 In ritardo sulla scaletta stagionale, il maltempo tipico di queste lande desolate è finalmente arrivato ad allietarci con la sua nebbia e le sue piogge delicate ma incessanti, decretando finalmente l'inizio dell'autunno e del mio disagio esistenziale, non amando affatto le basse temperature e tutto ciò che le riguarda.
Se il clima non da alcuna soddisfazione, di contro abbiamo del materiale succulento per "sesso e potere", la nostra telenovela preferita, che di sicuro aprirà scenari futuri ancora più succulenti, per la gioia di noi tutti spettatori pettegoli.
La settimana è cominciata col botto, ed è proprio il caso di dirlo: all'inferno (la mia azienda) è scoppiata la bomba, ed è tutto merito mio, modestamente.
Sembrava un tranquillo lunedì come tutti gli altri, anche se ultimamente ogni inizio settimana c'è sempre stata qualche sorpresa a rovinarmi l'umore, le mie ore lavorative quel giorno sono scorse come al solito fra le mie tante incombenze, le chiacchiere con gli scaldapizzette e le maledizioni al responsabile per la sua inefficienza (e perché no, anche al freddo), e niente lasciava presagire la tempesta che si sarebbe scatenata.
A fine turno, quando ci siamo ritrovate tutte e tre in ufficio, la collega junior ci ha gentilmente avvertito che lei sarebbe andata in ferie l'ultima settimana di dicembre, interrompendo la sua tradizione di notificare le sue volontà all'ultimo momento chissà come e perché, e qui ho scatenato l'inferno.
Sempre gentilmente le ho risposto che NO, non poteva andare in ferie quella settimana perché ci sarei andata io senza alcuna possibilità di rinuncia, e il fumo ha cominciato ad uscirle dalle orecchie nel constatare che le sue volontà non sarebbero state rispettate.
Ripreso lucidità dopo qualche secondo di smarrimento, allora ha decretato che tanto la collega senior avrebbe potuto lavorare da sola (sempre successo visto che miss stocazzo non si è mai fatta scrupolo di assentarsi mesi interi per ferie e malattie finte), quindi che problema c'è?
Lei le ferie se le prende punto e basta.
E mentre discuteva con la collega senior di questo, ignorandomi, io l'ho interrotta di nuovo e le ho detto molto gentilmente che SI', problemi non ce n'erano perché la collega senior ha sempre lavorato da sola, ed era il contrario che non è mai avvenuto, con un tono di voce leggermente velenoso che lasciava intendere rimprovero e disprezzo per il fatto che LEI non ha mai permesso che la collega senior andasse in ferie.
Game, set, match.
La collega junior si è ammutolita, è diventata nera e ha troncato il discorso, probabilmente non abituata ad essere fronteggiata da qualcuno che le tiene testa e che non ha paura di lei e del responsabile che l'asseconda in tutto, e si è arresa momentaneamente.
Ieri, come per magia, il responsabile non si è fatto vedere per nulla e non è neanche passato a controllare il mio pezzo come fa sempre, probabilmente per evitare ulteriori conflitti con la sottoscritta, che non dev'essere facile per lui passare le giornate a farsi urlare contro dalla sua capricciosa cocca e poi farsi rimproverare dalla collega senior che ultimamente non gliene fa passare una liscia e infine discutere con me, che non mi lascio maltrattare aggratis.
Ma d'altronde, cazzi suoi, ha voluto la bicicletta e mo pedala.
Dal canto mio, meno lo vedo e mejo me sento, sticazzi se non passa a salutarmi, anche perché, a cosa servirebbe?
Il mio pezzo è splendido splendente e sono capacissima di coordinarmi il lavoro da sola e di fronteggiare eventuali disagi (non che ci voglia un genio), quindi la sua presenza è inutile e pure sgradita, e di certo non sono dispiaciuta di essere ignorata da lui.
Anzi.
Tanto per rendere l'idea del livello di dispettucci raggiunto da quei due imbecilli (merda e cocca), ieri non avevo proprio voglia di andare al lavoro e ho tirato talmente tanto per le lunghe che non ho fatto in tempo a truccarmi, e così sono arrivata in ufficio con la faccia un po' sbattuta e l'espressione da condannata a morte (e non a torto).
Al che, la collega senior si è preoccupata e io, per non dover raccontare la verità, ovvero che non avevo voglia di vedere quelle due facce di merda che mi causavano mal di stomaco, ho detto di avere fame, che non avevo fatto in tempo a mangiare come si deve (non succederà mai).
Quando poi sono rimasta sola con la collega senior, le ho detto la verità, ma lei non ha voluto sentire ragioni e ha chiesto al responsabile di portarmi qualcosa da mangiare per tirarmi su, allora il merda è passato a trovarmi nel mio pezzo e mi ha promesso che avrebbe lasciato qualche confezione di grissini in ufficio.
Offerta rifiutata, che ci faccio cazzi con i grissini alle otto di sera dopo aver lavorato, ma vabbè, tutto tronfio per la sua buon azione il merda è passato di nuovo dalla collega senior che però lo ha rimproverato e gli ha detto di portarmeli subito, che a fine serata ci facevo cazzi.
E non ci vuole mica un genio per capirlo, eh.
Ovviamente il merda non si è fatto più né vedere e né sentire, ma poco male, avevo le tasche piene di caramelle e la collega senior poi mi ha portato un pacchetto di cracker, e il mal di stomaco si è calmato, per buona grazia mia.
Lo show non è mica finito però, una volta arrivata in ufficio a fine turno, la collega junior con un finto sorriso e la vocina dolce mi ha avvertito che il responsabile mi aveva lasciato i grissini, al che le ho risposto che non mi occorrevano più, perché i MIEI scaldapizzette mi avevano offerto un sacco di cose al distributore e stavo meglio.
Di nuovo, game, set, match.
La collega junior si è ammutolita, ha cominciato a fare fumo dalle orecchie e non ha osato più proferire parola, lasciando campo libero alla collega senior e me, che abbiamo cominciato a discorrere di stronzate tanto per far passare il tempo e dissimulare il nostro gongolamento per la vittoria appena conseguita.
Te pensavi di farmi dispetto facendomi lavorare con il mal di stomaco, eh, e invece ti è andata male, cara miss stocazzo, becca e porta a casa.
Non vincerò la guerra contro di te perché sei solo una lurida puttana con la fortuna di essere protetta da Crudeliademon, ma le mie piccole battaglie sì, quelle non le vincerai mai.
E siamo solo all'inizio, baby, preparati perché non avrò pietà di te. 

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