Nuovi aggiornamenti per "sesso e potere", la collega junior ha ripreso a fare il cazzo del comodo suo con gli orari attaccando quando le pare, e il suo schiavetto (il responsabile) continua a pararle il culo segnandole sempre le ore canoniche, come se i controlli effettuati finora non fossero bastati ad entrambi per farla preoccupare seriamente della questione e farla rigare dritto.
Tanto c'è il fesso che sistema tutto, no?
Le dà soldi, le fa la spesa, la scarrozza, pulisce al posto suo e le para il culo per qualsiasi problema, perché preoccuparsi?
Tanto per dirne un'altra, la tipa è fermamente decisa ad andare in ferie mentre le farò io che gli ha rotto talmente tanto il cazzo per ottenere quello che vuole finché il tipo non ha smosso mari e monti con Crudeliademon, ottenendo alla fine il suo benestare ufficiale a discapito della collega senior che dovrà accollarsi il lavoro da sola, perché la vacca vale e lei no.
E qui una buona bestemmia.
Che poi, il responsabile è talmente azzerbinato alla collega junior che ora ci si è messa anche la zia che lavora nella mensa a chiedergli soldi, solo che alla tipa è andata male visto che lui non è mica un pozzo senza fondo e la sua cocca lo prosciuga già abbastanza (in tutti i sensi), senza contare che a casa ha sempre una moglie cui rendere conto del suo stipendio, poverino, e quindi la tipa si è attaccata riccamente al cazzo (del marito).
Secondo la collega senior la tipa se la fa con Pentoladefacioli, ma io ci credo poco, e pure Lemmy è d'accordo con me, che è vero che lui scherza sempre con la tipa ed è tanto amico del responsabile, ma non è altrettanto viscido.
Ma ovviamente la verità non la sapremo mai, anche perché Pentoladefacioli ha un briciolo di intelligenza in più rispetto al responsabile e non si sputtanerebbe mai per una svuotata di palle, e soprattutto non rischierebbe di mettere in difficoltà suo figlio Pentolino per vantarsi delle sue gesta, quindi il suo segreto morirà con lui.
E non finisce qui, ringalluzzito forse dal biscottino che ottiene ogni tanto, il responsabile ora fa pure il simpatico riguardo l'allerta neve che gira in questi giorni, asserendo che dobbiamo venire a lavorare pure se nevica, che siamo esonerati dal farlo solamente se ne cadono tre metri.
Ovviamente la mia risposta è stata tanto semplice quanto concisa: COLCAZZO.
Tanto più che della mia divisa invernale non c'è traccia e io di morirmi di freddo per la gloria non ci penso neanche, lavorasse lui se ci tiene tanto, io me ne sbatto alquanto.
Va da sé che la sua cocca è naturalmente esonerata dal venire, che poverina lei come fa, ha problemi, è sola e mica si può pretendere che lei soffra, giusto?
Ma vaffancuore.
E mi tocca pure sentire ogni sera le sue lamentele che poverina ha freddo, lei che la divisa invernale ce l'ha, e non posso neanche risponderle a tono o prenderla a schiaffi ogni volta che apre quella sua boccaccia infida, che se no poi ne paga le conseguenze la collega senior, punching ball suo e del responsabile.
Come se non bastasse, in questi giorni ci sono riunioni su riunioni con i grandi capi della sede centrale e l'atmosfera nel "villaggio" è alquanto surreale: nessuno che scorrazza perdendo tempo, nessuno che schiamazza, scherza o chiacchiera più di quanto dovrebbe, e soprattutto, nessuno che rimane in ufficio fino a tardi, lasciando lo stabile nel più totale silenzio poco dopo il mio arrivo, cosa che non mi dispiace alquanto.
Quello che invece mi dispiace è che degli operai hanno fatto cadere sul pavimento del corridoio qualcosa che lo ha reso vischioso e che non sono riuscita a togliere nonostante il mio impegno, e quella merda del responsabile ha osato insinuare che io non lo abbia pulito, ma l'ho subito rimesso al suo posto che io non sono la sua cocca che non fa un cazzo, e la questione è finita così come è cominciata, nel nulla cosmico.
E' un mondo difficile.
A casa non è che vada meglio, l'Australopiteco si è lamentato con noi per la luce del pianerottolo perché non è temporizzata e ogni volta che preme l'interruttore poi rimane accesa per ore, allora noi gli abbiamo risposto che basta spegnerla una volta accesa quella delle scale, che non è poi così difficile come manovra, no?
E secondo voi, come è andata a finire?
Che la luce del pianerottolo continua ad essere lasciata accesa per ore, perché al tipo gli pesa il culo poggiare il dito sull'interruttore prima di salire al suo piano.
E qui una buona bestemmia.
Gli pesa il culo di fare anche altro, a lui come alla compagna, che il loro tappeto fuori la porta è ancora poggiato al muro da quando l'hanno lasciato così le tipe delle pulizie, e i loro secchi dell'immondizia sporchi e puzzolenti giacciono abbandonati davanti al portone del condominio, che riportarseli in casa è troppa fatica, poverini.
Tra l'altro, la famiglia di bangladini che abita di sopra sono molto più educati e rispettosi degli Australopitechi, italiani doc, ne vogliamo parlare?
Ecco.
Che poi io me la prendo relativamente, che tanto il mio tempo qui sta per terminare e poi chi s'è visto s'è visto, ma mi chiedo come possa essere possibile avere un tale atteggiamento menefreghista e irrispettoso senza mostrare un briciolo di riprovazione morale, e soprattutto sentirsi nel giusto a comportarsi senza i minimi fondamenti di educazione civica, che non lo comprendo affatto.
Ma davvero siamo arrivati al punto che sono io a dovermi sentire sbagliata se non comprendo e condivido certi atteggiamenti?
Io boh, ma pure voi, mah.
giovedì 20 novembre 2025
D'aria e luce
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