venerdì 31 ottobre 2025

Minimal

 "Sesso e potere" non finisce mai di sorprenderci, la collega junior ha cambiato strategia e ha smesso di mandare il responsabile avanti per lei, prendendo di petto la situazione e fermando la collega senior con l'intenzione di voler chiarire con lei con la classica frase "dobbiamo parlare", solo che poi questa fantomatica chiacchierata fra loro non è mai avvenuta, che il suo coraggio si è esaurito presto.
Però ha smesso di ignorarci e prova ogni giorno a chiacchierare con noi per quei pochi minuti che ci concede con la sua presenza, che non ha smesso affatto di nascondersi negli uffici fino a tardi quando abbiamo finito di lavorare.
Anche il responsabile ha cambiato strategia, ma solo con me, che con la collega senior continua con la sua opera di fastidio, e l'altro giorno ha smesso di evitarmi e mi si è avvicinato tutto affabile chiedendomi perché non rimanessi qui, domanda che lì per lì non ho capito e a cui ho risposto con un sonoro "EH?", visto che non avevo alcuna intenzione di abbandonare il mio pezzo, e ne avrei difeso la proprietà con le unghie e con i denti, che quello che è mio, è mio e non si tocca, e se voleva un vaffanculo ce lo avevo pronto in tasca e via dicendo.
E mentre io mi facevo pippe mentali su un ipotetico scenario che esisteva solo nella mia mente, la mia espressione non proprio sveglia lo ha portato a spiegarsi meglio, che intendeva chiedermi di non traslocare e rimanere a vivere a Grande Inverno per qualche anno ancora, magari con l'aiuto di Caciarone per far assumere Lemmy dalla sua ditta e continuare così a lavorare tutti insieme appassionatamente all'inferno (la mia azienda), per la gioia di tutti quanti.
Ovvero della sua, che non dovrebbe più subire le sfuriate della collega junior, infastidita dal dover essere costretta a fare gli straordinari e a saltare le ferie per colpa della mia assenza, e della collega junior stessa, che vedrebbe realizzati i suoi desideri di lavorare il meno possibile e assentarsi quanto e quando vuole.
E anche della collega senior, che non si ritroverebbe sola contro vacca e mulo, di nuovo bistrattata ad oltranza e senza un briciolo di supporto morale.
Ma visto che all'inferno non faccio la crocerossina e non mi interessa minimamente sacrificarmi per il benessere di chicchessia, la mia risposta è stata semplice, chiara e concisa:
NO.
Per non dire MACHITESENCULA.
La collega senior però la pensa come il responsabile e sta continuando l'opera di convincimento a rimanere, che non vuole stare senza di me, ed io, che in queste situazioni mi sento stringere la gola e mancare l'aria, mi faccio sempre più convinta ad andarmene, rifiutando ogni volta l'offerta.
Capirai, sto contando i giorni che mi mancano al trasloco e sto già rimediando in giro gli scatoloni, di rimanere non ci penso minimamente (per non dire machitesencula).
Per quanto riguarda invece i miei scaldapizzette, oggi Ammiratore era in vena di chiacchierare ed è uscito dal suo antro, dove se ne sta sempre chiuso in silenzio, per socializzare un poco con me, l'unica persona presente a quell'ora nello stabile, e così son venuta a sapere dettagli della sua vita finora a me sconosciuti, tipo la sua età, che mi hanno lasciato alquanto basita e senza parole.
Anche perché, cosa si risponde a chi dimostra molto più dei suoi anni?
Mica potevo dirgli che ho sempre creduto che fosse molto più anziano della sottoscritta, non sarebbe stato carino, ecco (né per lui e né per me).
E vabbè, finito l'angolo gossip della telenovela, e non avendo altro di cui parlare nella puntata odierna, passiamo alla vita che si svolge al di fuori della sfera lavorativa, in questo caso molto ma molto al di fuori, che il prossimo argomento non riguarda personalmente me, ma la mia famiglia.
Anzi, più che la mia famiglia, la famiglia di mia zia, che i parenti del marito non brillano certo per amore e dedizione, e il detto "il più pulito c'ha la rogna" è stato coniato apposta per loro.
Premessa: la cugina Malmostosa si è finalmente decisa ad abbandonare il tetto genitoriale per andare a convivere con il suo fidanzato Pumbaa durante i week-end, e a volte anche durante la settimana, portandosi dietro suo figlio Pinpin, com'è giusto che sia.
Ora, tutti e tre pare che vadano d'amore e d'accordo, e Pumbaa si è affezionato al piccolo Pinpin tanto da prendersene cura di persona quando alla madre non va (quindi sempre), perpetrando così la solita tradizione cui l'hanno abituata in casa genitori e sorella, ma di cui a noi non ce ne frega una mazza, che non siamo qui per questo.
Il vero padre di Pinpin invece non è mai esistito, la cugina Malmostosa ha sempre dichiarato che lui non ha mai voluto prendersi cura di suo figlio e se n'è sempre disinteressato fin da quando era solo un feto nel grembo, tanto che nessuno in famiglia sa quale sia il suo nome o il suo aspetto, tranne lei stessa.
E comunque il tipo adesso è sposato con figli, quindi è andato avanti benissimo per la sua strada.
Parassita, fratello di zio Bobaggiustatutto, dall'animo nero e marcio e dalla cattiveria inesauribile, ha due figlie, la prima che si è allontanata dalla famiglia scegliendo di tagliare i ponti con il padre e la sorella (con la madre non so), e la seconda che vive a Letamaios con marito e tre figli, con la quale la cugina Malmostosa ci tiene a conservare i rapporti, tanto che è stata la prima ad essere invitata a cena nella casa di Pumbaa per passare una bella serata tutti insieme appassionatamente.
Cena in cui ha sfoggiato un bellissimo set di posate che le ha regalato mamma Samara, l'unica che le fa i regali, perché i parenti del padre che la cugina Malmostosa si tiene tanto cari, non se la inculano di pezza e non hanno mai speso un euro per lei (no comment).
Comunque, l'armonia di questa nuova famigliola non sembra aggradare molto il marito di quella cugina, e qui arriviamo al fatto protagonista di oggi, e come ringraziamento per la cena il tipo ha deciso di seminare veleno tra la cugina Malmostosa e il suo fidanzato, prendendo lui da parte qualche giorno fa per esortarlo a non convivere tutti e tre insieme, perché se lo avesse saputo il vero padre di Pinpin sarebbero stati cazzi amari e sarebbero successe cose brutte, e tanto altro.
Ora, a parte che FATTI I CAZZI TUOI, che questi sono problemi che non ti riguardano, ma chi ti credi di essere per permetterti un'uscita del genere?
Ma chi ti si incula, bello.
Ovviamente non so cosa abbia risposto Pumbaa, ma spero che sia stata una frase del genere o simile a quella proferita da me, che non c'è altro da rispondere al signor stocazzo de noantri.
Sempre ovviamente, sono usciti fuori gli altarini di questa "famigliola felice" che tanto felice non è, visto che il tipo è un padre violento che picchia i primi due figli (la terza non so) e maltratta la moglie, che però rimane con lui perché non lavora e non saprebbe come campare altrimenti.
E qui si spiega anche l'attitudine da bulletti che hanno sempre avuto i due figli, di cui è stato vittima anche Gnegno qualche anno fa durante un pomeriggio al parco di Letamaios, e di cui la madre ha negato qualsiasi implicazione dei suoi gemelli d'oro, che loro sono bellibuoniebravi e non avrebbero mai maltrattato i bambini più piccoli.
Tipica reazione di madre di merda di figli bulli, ma vabbè.
Detto questo, non ne esce proprio un quadro idilliaco di questa famiglia, ed è proprio vero che l'apparenza inganna e non è tutto oro quello che luccica, a vederli in giro per Letamaios sembrano la famiglia perfetta e invece COLCAZZO.
E la mela non cade lontano dall'albero: come Parassita è un uomo deplorevole, la figlia non poteva essere altrimenti, e non poteva che accoppiarsi con un essere simile al padre e crescere figli nello stesso modo, perpetrando così lo stesso schema familiare a lei noto.
Anche mio padre è deplorevole, ma io ho preso tutto da mia madre e sono meravigliosa, pappappero.
Tra l'altro, Parassita è divorziato dalla moglie da più di trent'anni perché lei lo ha lasciato dopo aver scoperto il palco di corna che portava, e lui, da "brava" persona qual è, ha sempre parlato male di lei addossandole tutte le colpe, e non contento, ora che ha una nuova compagna che lo sopporta nonostante il caratteraccio di merda (per i motivi ce ne sarebbero di gossip al riguardo, ma taccio), continua con la sua opera di depositare la sua appendice dove capita, ed è fermamente contrario al fatto che le figlie, infelici nei loro matrimoni, divorzino a loro volta.
E poi mi si chiede il motivo per cui lo disprezzo tanto, mah, chissà.
Che poi, liberissimo di far male alla sua famiglia eh, che sono affari loro, quello che non tollero è che la sua cattiveria si riversi anche sui miei zii e le mie cugine, toccando a volte anche mamma Samara, in virtù di una supremazia di ruolo data esclusivamente dall'essere nato prima di mio zio, che altri motivi di rispetto non ce li ha minimamente.
Se fosse per me, non avrebbe neanche quello di fratello maggiore, ma zio è troppo buono e non riesce in ciò che dovrebbe essere automatico, ovvero mandarlo a fanculo per direttissima e senza alcuna possibilità di ritorno.
Io nel miracolo ci spero sempre, ma quando accadrà, sarà sempre troppo tardi.
Rimanendo in tema di bullismo, purtroppo anche Memina ne è stata vittima alla tenera età di cinque anni, che due sorelle l'avevano presa di mira e la maltrattavano al corso di ginnastica artistica, sotto gli occhi noncuranti dell'insegnante che era molto più amica della loro madre che di mia cognata e non ha mai fatto nulla per dare un taglio alla questione.
E Memina ha mollato il corso, stanca di essere infastidita e insultata, ed ora sta facendo nuoto con enorme soddisfazione, guadagnandone in serenità ma con l'autostima distrutta, perché le piccole vipere le dicevano sempre che era brutta, tra le tante cose, e lei daje e daje, ha finito con il credere ai loro insulti.
Ora, non perché sia mia nipote, ma brutta non lo è per niente, anzi: bei lineamenti, bionda e con occhi azzurro-verdi, è veramente deliziosa, altro che brutta.
Ed ha anche un bel carattere (ma qui sono di parte, che è tutta la zia).
E non trovo giusto che alla sua tenera età abbia già dovuto affrontare una situazione del genere, e trovo inconcepibile che delle bambine di cinque anni abbiano già la cattiveria di insultare e maltrattare chi non reputano degno dei loro standard, segno evidente che il loro esempio in casa non sia proprio dei più edificanti, cosa che concorrerà sicuramente ad un peggioramento delle loro azioni con il passare del tempo.
Perché, come dicevo prima, la mela non cade lontano dall'albero, e se a cinque anni hai l'attitudine ad insultare qualcuno per l'aspetto e a maltrattarlo, i tuoi genitori non devono essere poi tanto diversi.
E di gente che ha l'insulto facile e denigra chiunque veda in televisione o sui social, come anche nella vita vera (di meno, che sono principalmente leoni da tastiera), ormai ne è pieno il mondo purtroppo, e sempre purtroppo, questi individui sono quelli che figliano di più.
Concludo con una mia personalissima opinione: se ti senti in dovere di insultare e maltrattare chiunque, allora non hai una vita felice e appagante, anche se fai di tutto per mostrare il contrario.
Chi è felice e sereno non sente il bisogno di cercare appagamento infliggendo sofferenza agli altri, ma vive la sua vita e lascia gli altri vivere la propria, nel rispetto reciproco, perché le azioni degli altri o il loro aspetto non vanno ad intaccare minimamente la loro luce interiore, che è splendida splendente.
Anche la mia è splendida splendente, e assolutamente intaccabile dall'oscurità circostante.
Che non ho bisogno di rimarcarlo o di sbandierarlo in giro, ma visto che il post è mio, lo faccio perché sì, che ogni tanto è bene ricordarlo a chi mi vuole male, pappappero.

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