Prima lezione del corso della Regione in presenza fatta, con contorno di soliti e irrinunciabili contrattempi ad insaporire l'esperienza, che vado in seguito ad elencare:
- ieri mamma Samara ha avuto il giorno di riposo, il che ha significato dovermi svegliare all'alba per portarla a fare la spesa prima di partire per andare a lezione;
- non soddisfatte del primo supermercato, siamo andate in cerca delle uova di pasqua per Gnegno e Memina in un altro più grande, impresa questa molto più ardua e stancante della semplice spesa, ma che alla fine abbiamo portato a termine con successo. Poi vabbè, mentre noi vagavamo sconsolate fra le corsie cercando qualcosa che potesse piacere ai pupi, abbiamo visto una signora con il carrello pieno di uova che dopo essersi fatta un giro, ha provato ad uscire senza pagare. Non essendoci riuscita, ha mollato il carrello ed è fuggita, tra lo stupore di noi altri clienti e dei cassieri, spettatori involontari dello spettacolo "so' tutti froci col culo degli altri";
- volevo pranzare con i gemelli approfittando del mio viaggio nella capitale ma ovviamente per scarrozzare mamma Samara ho dovuto rinunciare;
- ho perso l'autobus che passa sotto casa, e non per un mio ritardo, ma per un cambio di orari di cui non ero a conoscenza visto che avevo scaricato tutta la tabella informativa poco tempo fa e non potevo certo immaginare che ci sarebbero state ulteriori modifiche a distanza di qualche settimana (e qui una buona bestemmia);
- mi sono fatta a piedi un kilometro e mezzo di corsa per prendere un altro autobus, il che ha portato un leggero slittamento nella tabella di orario facendomi arrivare a lezione in ritardo;
- ho pranzato verso le quattro del pomeriggio durante la prima pausa, tra tutte la cosa più atroce da sopportare.
Senza contare che mamma Samara si era messa d'accordo con Peterpan per andare a trovarlo ma non ha voluto fare il viaggio con me, che partivo troppo presto per i gusti sua.
Prima sfruttata e poi abbandonata, che brutta fine.
Nonostante le premesse poi la giornata si è svolta per il meglio, la lezione è stata interessante, noi ragazze formiamo una bella classe affiatata, ed è stato bello vederci di persona e dare una dimensione reale a ciò che ci è apparso sullo schermo finora.
Finita la lezione, non sono tornata a casa ma ho raggiunto mamma Samara da Peterpan così da cenare tutti insieme appassionatamente e godermi i miei pezzi di cuore, felicissimi del cioccolato ricevuto e di poter stare insieme a noi.
Felicissimi più per il secondo motivo che per il primo, mi auguro.
Oggi invece ero ben intenzionata a svaccare amabilmente e godermi un po' di meritato riposo, ma al grande demone celeste non è piaciuto questo elemento e ci ha messo lo zampino, com'è giusto che sia: dopo pranzo mi ha chiamato Hartman disperata che le serviva una mano in gelateria perché Harley stava male e anche lei non si sentiva bene.
E non ho potuto dirle di no, con la morte nel cuore ho salutato il mio meritato riposo e ho tirato fuori dalle scatole del cambio stagione la divisa per ricominciare a lavorare, che era arrivato il momento tanto temuto e per niente atteso.
Anche se a dirla tutta non mi è pesato come mi aspettavo, forse perché non c'è stato il boom delle mamme all'uscita da scuola dei figli, categoria di clienti che odio oltre ogni misura, oppure perché non devo più farlo tutti i santi giorni di tutti i santi mesi.
Ovviamente la situazione in gelateria non è al massimo livello come lo era con me, il banco era disordinato e non completamente carico come dovrebbe essere, il magazzino era un macello, gli scarichi odierni erano ammucchiati da una parte in attesa che qualche stronza mettesse tutto a posto (IO), ogni cosa era lasciata al caso senza un minimo di organizzazione... la mia mancanza si nota eccome, porcatrota.
E non è così che si fa.
Tra un cliente e l'altro ho cercato di sopperire alla mia passata assenza, ma in poco tempo non potuto fare di certo miracoli, con mio sommo dispiacere.
Povero il mio magazzino, vederlo ridotto in quello stato mi ha veramente fatto male al cuore, sarà difficile riprendermi da questo trauma.
Stanca e con il cuore a pezzi, giunge per me il tanto meritato riposo finalmente.
Dopotutto, domani è un altro giorno.
venerdì 29 marzo 2024
martedì 26 marzo 2024
Fragile tension
Non sono minimamente portata per fare le furbate, ben conoscendo i miei limiti (e la mia sfiga) quindi mi comporto sempre in maniera corretta e irreprensibile in ogni occasione, anche perché IN TEORIA dovrebbe essere la norma osservare le regole, ma diciamo che la mia totale incapacità a farla franca è un'ottimo deterrente per motivarmi ulteriormente nel perpetrare la mia rettitudine.
E poi sono bellabuonaebrava.
Ovviamente ogni tanto mi faccio prendere dal MA CHE CAZZO e cedo omologandomi al comportamento collettivo, cosa che il grande demone celeste non gradisce provvedendo immediatamente a punirmi per aver osato contrariarlo.
Come ieri, stavo andando a prendere mamma Samara e non avevo voglia di fare il giro lungo per immettermi nella strada principale, ho visto che in quel momento non passava nessuno e allora ho voluto fare la mandrakata di girare dove non potevo per risparmiare tempo e strada.
E mi si è spenta la macchina in mezzo all'incrocio, tra mille bestemmie di chi avevo dietro e a sinistra, perché poi giustamente le strade si sono riempite proprio nel momento in cui mi avrebbe fatto più comodo passare velocemente e soprattutto INOSSERVATA.
Ma c'è di più, un rumeno mi ha pure preso a male parole rimproverandomi per la mia scorrettezza.
Cioè, capite la situazione?
Un rumeno mi ha rimproverato.
E mi ha pure gridato HANDICAPPATA mentre andava via, che per carità, meritavo appieno di essere rimproverata, ma non l'insulto, casomai l'handicappata era la mia macchina che si era fermata dove non doveva, mica io.
Io al massimo sono IMPEDITA nel fare le mandrakate che riescono a tutti, semmai.
Passando ad altro, ho fatto un sogno stranissimo dove c'era una sequenza anomala di numeri, ovviamente non ricordo tutto il sogno ma alcuni numeri mi sono rimasti impressi, forse dovrei giocarmeli insieme a quelli di Generalenonna, male non dovrebbe farmi, giusto?
O almeno, non più di quello che mi faccio da sola, seguire due corsi al giorno è decisamente da masochisti e comincio a pagarne le conseguenze.
Fortunatamente quello dei chakra è terminato ieri, se no oggi avrei dovuto seguirne tre di corsi, e non so come avrei potuto conservare quel po' di sanità mentale che mi è rimasta se fosse stato altrimenti.
Finito questo, basta corsi fino a maggio.
Non posso andare avanti così, aprile sarà un mese impegnativo e mi occorre tutta la sanità mentale di cui posso disporre, anche se non è molta.
E però a giorni scade un nuovo corso che mi incuriosiva, e poi la settimana prossima ce n'è un altro di aromaterapia.
La questione è ardua, e mo' che faccio?
giovedì 21 marzo 2024
Ieri ho fatto una cosa che procrastinavo da giorni e che non avevo la minima intenzione di portare a compimento: andare a parlare con l'avvocato.
Non volevo assolutamente farlo e ho aspettato l'ultimo giorno possibile per prendere appuntamento con lui, confidando nel fatto che, MANNAGGIA, fosse troppo tardi per trovare un buco utile e poter così evitare la faccenda da brava codarda quale sono.
Ovviamente m'ha detto male, ho beccato proprio l'unica settimana in cui era più libero del solito costringendomi a smuovere le chiappe e farmi un bel viaggetto fino al suo studio, più nolente che volente.
Che secondo me è stata solo una perdita di tempo, ma vabbè, la settimana prossima c'è un'ennesima udienza in tribunale ed è stato giusto parlarne.
Udienza cui non è richiesta la mia presenza, per fortuna, e che SOPRATTUTTO non mi costa denaro.
Almeno una gioia, cazzo.
Anche se un lato positivo c'è sempre, uscire dalla metro e trovarmi di fronte il Colosseo in tutta la sua magnificenza, così possente e maestoso, ogni volta mi inebria l'animo quasi a sfiorare una sindrome di Stendhal.
E' meraviglioso, porcazzozza.
Ma come si fa a star lontano dalla capitale?
Sebbene ci si viva male, non potrei mai affrontare un trasferimento drastico e perenne, il mio povero cuore malato ne soffrirebbe parecchio.
Chiusa la parentesi sentimentale e ritornata con i piedi per terra, appena rientrata a casa ho avuto giusto il tempo di mangiare qualcosa al volo e di dare una sistemata prima di accogliere i visitors e seguire il nuovo corso sui chakra fra un buco e l'altro degli appuntamenti.
Stamattina poi è tornato il geometra, mi ha presentato il suo schiavetto che avrebbe preso le misure al suo posto e dopo aver riscosso i danari è fuggito via, libero come il vento.
Quando lo schiavetto ha finito di lavorare e se n'è andato anch'egli, ho portato di corsa il giubbotto di mamma Samara in tintoria, che la gentile genitrice ieri mi ha cazziato aspramente per non averlo fatto prima, che me lo aveva chiesto lunedì scorso e porcazozza sono già passati due giorni dalla sua richiesta e non si fa così.
Ma ringrazia che sono riuscita per culo a portarcelo oggi in lavanderia a un pelo dalla chiusura per la pausa pranzo, eccheccazzo, se no se ne sarebbe riparlato domani e tanti saluti.
Ovviamente la giornata non è finita qui, dopo la lavanderia ho dovuto fare spesa e poi una nuova lezione del corso della Regione, rimandando quello sui chakra a dopo cena.
Me sa che non je la faccio.
martedì 19 marzo 2024
Hell and back
Dire che il sito INPS fa schifo significa fargli un complimento, diobestia.
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Ricarica.
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E così via per ore, fino a che, nel primo pomeriggio di ieri, sono riuscita dopo innumerevoli tentativi e mille bestemmie con calate di santi, a concludere la pratica.
Neanche dopo una giornata di lavoro in piena invasione di sbabbari mi sono mai sentita così esausta, ho passato la maggior parte di ieri attaccata al pc a imprecare contro ignoti, ma si può?
E dire che mi ero svegliata allegra, quella notte avevo sognato di inciuciare con Zerocalcare, che stavamo insieme e che mi dichiarava tutto il suo amore con un ti amo appassionato, anche se, purtroppo per lui, non ricambiato, nel mio sogno lo guardavo perplessa e non proferivo parola dopo la dichiarazione.
E vabbè, così è la vita.
Tanto per complicare ulteriormente la mia che altrimenti sarebbe troppo monotona e tranquilla, durante i vari smadonnamenti sul sito dell'INPS è passata a trovarmi zia per fare due chiacchiere e sfogarsi sul compleanno di merda che le hanno fatto passare la figlia Malmostosa e Ziobobaggiustatutto, stranamente coalizzati stavolta, ma per i motivi sbagliati.
Che, per carità, zia ha tutti i difetti di questo mondo, ma un trattamento del genere da figlia e marito non se lo merita proprio.
E se devo essere sincera, la cugina Malmostosa andrebbe presa a schiaffi un giorno sì e l'altro pure fino al raggiungimento dell'età pensionabile, come minimo.
Poi si continua a piacimento.
E non solo per come si comporta con i genitori, ma anche SOPRATTUTTO per come si comporta con il figlio, ma questa è tutta un'altra storia.
Comunque, dopo zia, dopo le calate di santi e dopo aver chiuso la pratica con INPS, nel pomeriggio è passato il geometra per un sopralluogo, prima di tornare in maniera ufficiale.
Che non sarebbe un male se non fosse che il tizio in questione IN TEORIA avrebbe dovuto recuperare i documenti di casa al catasto in quattro giorni per 200 euro, ma che IN PRATICA lo ha fatto in un mese sempre per la medesima cifra.
E mi sono fatta rodere il culo, palesando giustamente il mio disappunto alla tipa dell'agenzia, che non ha proferito risposta (giustamente).
Al che, la prima reazione è stata quella di mandare tutti a fanculo, ma poi che fai? Corri il rischio (del tutto certo) che ogni altra operazione futura di cui si dovrà occupare il geometra venga bloccata?
No, allora ti fai andare bene tutto e stai zitta, che il coltello dalla parte del manico ce l'ha sempre lui.
Lui che sarebbe dovuto tornare stamattina per prendere le misure e che mi ha lasciato in sua attesa per ore prima di darmi buca, perché lui può.
Tra l'altro, non appena ieri sera il tipo è uscito di casa mi hanno subito chiamato dall'agenzia per ricordarmi di cacciare i soldi, che sui suoi pagamenti non esistono ritardi.
E qui una buona bestemmia, che evidentemente non sono mai abbastanza di questi tempi.
Per non farmi mancare nulla mi sono iscritta ad un altro corso iniziato proprio ieri, ma non so se ho fatto bene, stavolta.
Comincio ad accusare la stanchezza, cribbio.
mercoledì 13 marzo 2024
Such trouble to please
Oggi avrei dovuto riprendere a lavorare, invece sono a casa a godermi la mia solitudine dopo i visitors odierni, senza provare dispiacere alcuno.
Se devo essere sincera, non mi arrideva tanto l'idea del rientro in gelateria, nei giorni scorsi al solo pensiero venivo colta da un nodo alla gola, leggermente pentita di aver accettato la proposta di Hartman. Manco a farlo apposta, ieri sera la mia amica mi ha avvertito che non serviva più la mia presenza per dare il cambio alla ragazza nuova, tanta sofferenza per nulla.
Ma comunque ne ho esultato, almeno una gioia, cazzo, visto che stamattina ho portato la macchina dal meccanico che continua a spegnersi anche dopo aver cambiato la batteria e il mio umore non era proprio dei migliori per affrontare il rientro a lavoro.
Anche se una piccola entrata non mi avrebbe fatto schifo eh, ma se devo scegliere fra soldi e salute mentale, preferisco la seconda, che già sono mezza esaurita di mio in questo periodo, avere a che fare con i clienti non mi attira proprio per nulla.
Ecco, il problema è decisamente questo: I CLIENTI.
Non li sopporto più, e non voglio più averci a che fare, diobestia.
Tanto per dirne un'altra, attendevo con ansia la lezione di ieri del corso della Regione, e la lezione è saltata.
Che poi mi sono anche scapicollata per studiare la dispensa che una delle professoresse ci ha mandato il giorno prima, nell'unico momento in cui ho avuto tempo, ovvero dopo pranzo e prima di iniziare la lezione, e tutta la mia fatica è stata vana.
E qui una buona bestemmia.
Essendomi liberata per il pomeriggio, non ho avuto scuse per esimermi dai miei doveri quali la ricerca on line di tutto quello che ci occorre per la casa al fine di placare le mie ansie, sempre onnipresenti, tipo modi per organizzare i miei innumerevoli vestiti, i complementi dei bagni, quelli per la cucina che ancora non c'è e qualsiasi altra cosa possa venirvi in mente.
E altre cucine, che magari troviamo qualcosa che non ci dissangui come quella che ancora non c'è, vista sabato scorso, anche se qui le speranze sono molto flebili, non avendo il tempo materiale per andare a fare preventivi.
Ma allora che guardo a fa'?
EH.
Perché masochisticamente mi diverto a friggermi gli occhi navigando per ore sui siti al fine di placare le mie ansie. Forse.
Ma non ne sono così sicura, il livello del mio esaurimento cozza con l'idea di sollazzo.
Comunque, com'è giusto che sia, non ho concluso ancora una fava, e le mie ansie sono tutte qui a farmi compagnia.
Di contro, in questi giorni l'idraulico sta continuando a sistemare i bagni di casa, con l'augurio che finisca presto e che almeno una cosa sia a posto, di tutte quelle a cui dobbiamo metter mano.
Che vitaccia.
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