venerdì 8 agosto 2025

 Finalmente questa settimana infernale è finita, giubilo sia in tutto il regno.
Mi aspettavo di peggio eh, già contemplavo di mandare affanculo il responsabile e licenziarmi seduta stante per poi correre al paesello a godermi ferie e famiglia, e invece le cose al lavoro sono andate meglio di quanto mi aspettassi.
Non bene ovviamente, ma neanche quello schifo totale che avrebbe giustificato la mia cessazione di servizio: con la collega senior ci eravamo accordate che nel suo pezzo avrei fatto l'atrio con il primo piano, che lei mi ha lasciato splendido splendente, relegando la collega junior al secondo piano, dove c'è Crudeliademon, la tipa che comanda tutto e tutti e che para il culo sia a lei che al responsabile, e le cose sono andate effettivamente come preorganizzato, senza bisogno di rimostranza alcuna.
Il brutto è stato dopo, in teoria avremmo dovuto smezzarci prima il pezzo da coprire di chi manca per due ore, e poi fare le quattro ore canoniche nel proprio pezzo personale; in pratica però, per non far affaticare troppo la collega junior, abbiamo fatto in due ore il nostro pezzo personale, e poi il pezzo della collega senior nelle restanti quattro ore.
Il problema ovviamente è sorto perché io in due ore non avrei mai potuto fare il lavoro di quattro DA SOLA, e infatti quell'imbecille del responsabile avrebbe dovuto pulirmi i corridoi, ma visto che gli pesa il culo non lo ha fatto, chiudendo la questione con l'invito a passare al volo la scopa, tanto per dare una sistemata veloce.
Peccato che io non abbia avuto il tempo neanche per fare quello, ma alle mie rimostranze il responsabile ha fatto spallucce e si è volatilizzato.
Anzi, si è lamentato che non avevo riempito i portatovaglioli cui non arrivo e che dovrebbe riempire lui che ci arriva, perché evidentemente è troppo preso a correre appresso alle gonnelle della sua protetta per lavorare come si deve, 'stammerda.
Sempre ovviamente, il tipo ha aiutato la collega junior a fare sia il suo pezzo, come fa ogni giorno, e sia il pezzo della collega senior, perché poverina dopo si affaticava troppo, oltre ad andare a prendere a casa la sua cocca perché poverina non sapeva come venire a lavorare.
Non c'è bisogno di dirlo che tutte queste premure con noialtre non le ha mai avute eh, che noi siamo di tutt'altra pasta.
Comunque, alla fine sono sopravvissuta e lunedì si tornerà alla vecchia vita, e chi s'è visto s'è visto.
Ma non finisce qui, le immense gioie del lavoro non mi abbastavano, no, non mi abbastavano, l'altra notte, mentre portavo fuori Rey, ho incrociato gli Australopitechi che tornavano da una serata di folleggiamenti e la tipa mi ha invitato a casa loro per mangiare la torta, che era il suo compleanno.
Invito declinato prima de subito, e non tanto per la mia asocialità, quanto per il non poter mangiare la torta, che se devo stare con loro senza potermi gustare il dolce, tanto vale restarsene a casa, giusto? Giusto.
E per non rischiare di incontrarli di nuovo, la notte dopo ho portato fuori Rey verso l'una, convinta che ci saremmo stati solo noi due per strada, e invece mi si è accollato un tipo che stava tornando a casa insieme al suo gatto, trattenendomi in chiacchiere per un buon quarto d'ora.
E qui una buona bestemmia.
Adesso ho il terrore di uscire di casa e incontrare gente, e non so a che ora portare fuori il cane, diobestia.
Per rimanere in tema, l'altra sera gli Australopitechi sono rimasti chiusi fuori casa, ma invece di bussare e chiedere aiuto a noi condomini hanno chiamato i vigili del fuoco che gli hanno causato dei danni alla porta, il giorno dopo quindi hanno dovuto cambiare la serratura e hanno chiesto gli attrezzi a Lemmy, che glieli ha prestati volentieri, pentendosene però quando ha visto la tipa vestita con un succinto abito leopardato, che lasciava ben poco spazio all'immaginazione.
Povero Lemmy, quella visione lo ha destabilizzato non poco e ancora ne porta le conseguenze, quanto mi dispiace per lui (e per me).
E c'è di più, l'appartamento di sopra è stato subito affittato a una nuova famiglia, quindi addio pace e addio al posto macchina lasciato libero da quelli di sopra, che anche questi nuovi sono automuniti.
A questo punto spero vivamente che non siano come gli Australopitechi, o io me ne vado prima del tempo.
Come se non bastasse, direttamente dal dimenticatoio è risbucato fuori il Principeazzurro con un invito a bere un caffè, e quando gli ho risposto che fosse "leggermente" difficile incontrarci perché adesso abito a Grande Inverno, si è premurato di dirmi che avrebbe preso qualsiasi treno per raggiungermi in caso io fossi qui da sola, ma visto che non sono qui da sola, ha concluso la conversazione con un laconico OK, per poi tornare da dove era venuto (nel dimenticatoio).
E vabbè, ora basta elencare gioie, in tv c'è la puntatona cross-over di Chicago Fire e non c'è niente di meglio che svaccare sul divano davanti una delle mie serie preferite per concludere degnamente la settimana lavorativa, di tutto il resto ora m'importa 'na sega assai, ma fatta bene che non si sa mai.

sabato 2 agosto 2025

A war for corporate glory

 Giubilo sia in tutto il regno, sua maestà mi ha concesso l'onore di avere il terzo bacino da lui, evviva.
Ed è tutto merito della strizza dell'altro giorno, da quel momento, di cui ancora ignoriamo cosa sia accaduto tra l'altro, Rey è diventato "leggermente" più appiccicoso e coccolone, e ora ogni sera dopo cena non corre più a dormire sotto il letto, ma rimane vicino a noi e si lascia mettere sul divano e accarezzare, cosa fino ad oggi accaduta molto raramente data la sua reticenza nei nostri confronti.
E non solo, durante il giorno ogni tanto esce dal suo nascondiglio preferito e viene a reclamare carezze, spesso anche rimanendo a dormire vicino ai miei piedi quando sono ferma al pc, ed è stato proprio durante una di queste soste che ieri mattina Rey è venuto a cercare coccole lasciandosi anche prendere in braccio, cosa che non ama affatto, ricambiando le mie carezze con un bacino sul naso.
I pianti si sono sprecati ovviamente, tutte le difficoltà che abbiamo affrontato con questo cane problematico si sono dissolte in un secondo, soppiantate da una beatitudine così grande da non voler desiderare di meglio e dalla speranza che si è risvegliata nel mio cuore.
Certo, tre bacini in cinque mesi sono un po' pochi per gridare festa grande, ma almeno ho le prove che quello che stiamo facendo per lui e con lui è giusto, e i nostri sforzi non sono stati vani.
La strada da percorrere è ancora lunga e tutta in salita, ma dopotutto, Roma non fu costruita in giorno, giusto? Giusto.
Se a casa le cose vanno una meraviglia, non si può dire lo stesso a lavoro, dove l'atmosfera si fa sempre più tesa perché la collega junior non si rassegna al fatto che dovrà pulire il pezzo della collega senior la settimana prossima, e ogni giorno è guerra: le cose si svolgono in questo modo, noi tre sguattere arriviamo nel nostro ufficio, poi io e la collega senior ci avviamo verso i nostri pezzi e la collega junior rimane a discutere animatamente con il responsabile, dopodiché lui va dalla collega senior e cerca in tutti i modi di dissuaderla dal prendersi quei tre giorni di ferie, adducendo motivazioni poco plausibili del tipo che lei non ha ferie maturate, che lei non può assentarsi e tante altre di cui francamente ho perso memoria, la collega senior non cede di un passo dalla sua decisione e così il responsabile torna dalla sua cocca con le pive nel sacco, scatenando le sue furie e il suo malcontento fino al giorno dopo, quando ricomincia la tarantella per vedere esauditi i suoi desideri.
E tutto questo porta la collega senior a cercarmi mentre lavoro per sfogarsi e intrattenermi in chiacchiere per parecchio tempo e costringendomi poi a pulire a cazzo di cane docce e spogliatoi per recuperare, che non possiamo timbrare il cartellino di uscita oltre l'orario di uscita preposto, tra un misto di santi calati e maledizioni che non mi fa molto onore.
Se queste sono le premesse, la settimana prossima mi do malata e mando affanculo tutto e tutti, quanto è vero il vostro Dio in cui non credo.
Comunque, ieri sera ero così provata dalle "gioie" lavorative che Lemmy si è impietosito e ha voluto andare a cena fuori, sollevandomi così dall'onere di dover cucinare e lavare i piatti, concludendo la serata con una bella passeggiata per Grande Inverno, di nuovo in festa.
Che poi, ero uscita con la voglia di patatine fritte, ma alla fine non le ho prese, e ancora ci penso.
E' una vitaccia.

mercoledì 30 luglio 2025

 La settimana è iniziata alla grande, a parte le solite gioie del lavoro di cui parleremo più avanti, ho ricominciato a fare i miei soliti sogni strambi: in uno scoprivo che nel mio piano c'erano due appartamenti oltre al mio e non uno come nella realtà, e in quello nuovo la porta si apriva sul bagno. Quando sono entrata per un giro esplorativo ho scoperto che le stanze erano spaziose e luminose, e mi sono chiesta come potesse essere possibile, dato che l'aspetto del palazzo mostrava tutt'altro.
Dopodiché sono entrata nell'appartamento degli Australopitechi e anche lì le stanze erano spaziose e luminose, mentre nella realtà sono piccole, infine mi sono affacciata alla finestra della mia camera e ho visto che il nostro portone era stato addobbato durante la notte perché la figlia (adolescente) di quelli di sopra si doveva sposare, motivo per cui il mese scorso il padre disse che stavano traslocando.
In tutto questo mese quelli di sopra hanno veramente sgomberato un po' di robaccia, ma sono ancora qui e dubito che la loro figlia pensi a sposarsi, quindi non so se il loro trasloco sia una decisione effettiva o una battuta detta dal marito tanto per sdrammatizzare sul fatto che stessero facendo un po' pulizie.
Come sempre, ai posteri l'ardua sentenza.
Ma non è finita qui, ho anche sognato che stavo facendo sesso con Tonnaso, e mentre stavo per raggiungere l'apice lui si è distratto con tutto quello che avevamo intorno, di cui ricordo solo dei tipi con delle parrucche colorate, e alle mie rimostranze per l'interruzione del nostro amplesso mi ha risposto con un laconico "e vabbè".
Il che non si discosta per nulla da quello che eravamo all'epoca, lui preso da qualsiasi cosa gli fosse intorno e io a fare da contorno, al contrario del sesso che invece  è sempre stato molto soddisfacente e di cui non posso proprio lamentarmi.
Qui la domanda sorge spontanea però: perché ho sognato il sesso con lui come rappresentazione delle nostre dinamiche di coppia?
E perché il mio cervello ha voluto tirato fuori proprio Tonnaso, dopo quasi vent'anni che non lo vedo e non lo sento?
Vero è che non lo odio per la fine del nostro rapporto, ma non ho neanche nostalgie canaglie né tantomeno penso a lui, sono sempre stata convinta che troncare la nostra relazione sia stata una scelta più che giusta, giustissima, e non gli serbo il minimo rancore perché è vero che insieme stavamo bene, ma è stato un bene lasciarsi, che l'amore che provavamo non bastava a eliminare l'insoddisfazione di fondo che avevamo entrambi (per motivi diversi).
Certo, io poi sono finita con mister Hyde e lui con una moglie che lo ha allontanato da tutti i suoi amici facendogli terra bruciata intorno, ma vabbè, è inutile piangere sul latte versato, quello che è stato è stato, scurdamoce o passato.
Tornando al presente, ieri sua maestà si è rifiutato categoricamente di uscire a passeggio con Lemmy, spaventato da lui e da non si sa cosa all'improvviso e senza preavviso, il che mi ha costretto a portarlo a spasso appena tornata dal lavoro e a delegare l'incombenza della cena al mio omone, che non è proprio il suo forte nonostante abbia le mani d'oro.
Però è stato bravissimo lo stesso, e poi già che non brucia tutto come faccio io, è un punto a suo favore e una preoccupazione di meno.
Per quanto riguarda Rey, ciò che lo ha spaventato può essere successo solo durante quelle due ore in cui è rimasto da solo in casa dopo che sono uscita per andare a lavorare, ma la certezza non l'avremo mai perché Lemmy ha disattivato le notifiche della videocamera e di controllare il video per ore se ne sbatte alquanto, quindi a posto così, ci porteremo nella tomba questo dubbio amletico, sperando che nel frattempo gli passi la strizza (a Rey, non a Lemmy).
Comunque, 'sto cane è tutto strano.
Parliamo ora delle piccole grandi gioie del lavoro, che non mancano mai: gli scaldapizzette che erano in ferie sono tornati e con loro la fine della mia pacchia, e ora mi tocca pulire tutti gli uffici come anche il laboratorio, che non cagavo da tempo perché inutilizzato.
Ma il peggio deve ancora arrivare, la collega senior deve fare una visita invasiva la settimana prossima e dovrà assentarsi per qualche giorno dietro suggerimento del medico, il che significa che dovrò smezzarmi il suo pezzo con la collega junior e fare gli straordinari.
A me la cosa non arride affatto, ma la collega junior la pensa ancora peggio di me, e qualcosa mi dice che scoppierà un bel casino a tal proposito.
Restate connessi, ne vedremo delle belle.

giovedì 24 luglio 2025

 Ormai è guerra (fredda) tra quello di sotto e gli Australopitechi, stanco di vedere il loro secchio dell'indifferenziata stazionare da giorni nel pianerottolo, perché evidentemente i loro pollici opponibili non sono adatti a riportarlo in casa dopo averlo messo fuori per la raccolta, il tipo lo ha rimesso per strada, forse coltivando la pia speranza che così facendo magari torni magicamente da dove è venuto.
Ovviamente colcazzo, il secchio sta lì da giorni senza che nessuno se ne curi, e visto che non c'è mai limite al peggio, gli Australopitechi hanno ben pensato di lasciare in strada anche il loro secchio dell'umido, tra l'altro pieno di vermi, aumentando così il numero di secchi in mezzo alle palle e il fastidio in noi condomini.
Ora non resta che la raccolta della carta per fare enplein, diobestia.
Nel frattempo io calo santi e mi chiedo: ma come cribbio si fa a lasciare in strada i secchi per giorni e giorni senza farsi venire la minima remora? Come?
Neanche a dire che si trovano su un marciapiede o in giardino, sono proprio in strada, ma vi sembra una cosa normale?
Ma io boh.
Che poi, io non so come facciano, ma producono una mole di spazzatura che è il quadruplo della nostra, e sono solo in due come noi, senza neanche animali domestici.
Mah, misteri della fede.
Di sicuro non andrò a chiederglielo, che m'importa 'na sega, ma insomma, il dubbio sorge spontaneo ogni volta che vedo la montagna di monnezza nel loro balcone e fuori in strada, capitemi.
In tutto questo, io spero sempre che gli operatori ecologici portino via i secchi insieme alla spazzatura, così da chiudere questa faccenda nel migliore nei modi e poter pensare poi a faccende ben più gravi e interessanti.
Tanto per dirne una, la comparsa misteriosa di un carrello del Lidl nel pianerottolo, perché i secchi non ci abbastavano, no, non ci abbastavano, e ora sono aperte le scommesse su chi possa essere stato a portarlo: gli Australopitechi sono quotati a 1,01, quelli di sopra a 2,70, e quelli di sotto a 10.
Noi siamo fuori gara, che non siamo stati di sicuro.
Si dia inizio ai giochi.
Per la serie "piccole grandi gioie del lavoro", il responsabile mi accolla sempre qualcosa di nuovo da fare quando non può rompermi il cazzo per le ragnatele, e l'ultima incombenza impartita è stata quella di mettere un disincrostante nelle tazze dei bagni perché, a detta sua, c'era un po' di nero.
A detta mia invece, MA CHE CAZZO STAI A DI', che i miei bagni sono splendidi splendenti e talmente puliti che ci puoi mangiare sopra, e già stavo per digievolvere in distruttrice di mondi e rispondergli in malo modo, quando poi il tipo si è corretto e si è spiegato meglio chiarendo che il punto da pulire era solo uno, ovvero dietro a una tazza dove c'è una perdita sempiterna che effettivamente ha annerito un po' le mattonelle, e la situazione si è tranquillizzata.
Certo, dover usare l'acido tamponato per eliminare l'incrostazione non è che mi abbia reso poi così tanto felice, visto che IN TEORIA io non dovrei usare determinate sostanze, però vabbè, alla fine ho fatto il mio dovere, l'acido ha fatto il suo, e siamo tutti più felici e contenti.
In teoria, perché in pratica ieri ho trovato quello stesso bagno chiuso a chiave, all'improvviso senza preavviso, e il responsabile ha liquidato tutta la faccenda con un veloce: qualcuno lo aprirà, prima di correre appresso alle gonnelle della collega junior, che lo tiene per le palle (in tutti i sensi possibili e immaginabili).
Ora, non vorrei dire niente, ma chi dovrebbe occuparsi di riaprire quel bagno è proprio il mio responsabile, ma vabbè, lasciamo perdere.
Tra l'altro, la porta è chiusa ma le finestre sono aperte, e non oso pensare a cosa troverò in quel bagno quando finalmente sarà sbloccata, dato il vento che qui non manca mai, i giardinieri che stanno tagliando l'erba, e la pioggia che ci sta deliziando con la sua presenza in questi giorni.
Ma soprattutto, la porta sarà sbloccata prima o poi?
Ai posteri l'ardua sentenza.

venerdì 18 luglio 2025

 Ieri stava filando tutto liscio a lavoro, alcuni scaldapizzette non c'erano ed ero miracolosamente scampata alle chiacchiere della collega senior, avevo finito prima del solito e mi stavo tranquillamente cullando al pensiero di come impiegare il tempo che mi restava prima di dover andar via, che avrei potuto riposarmi a dovere o fare qualche telefonata, o smanettare con il cell o qualsiasi altra cosa che non implicasse scopa e paletta, e invece COLCAZZO, mentre stavo dando l'ultima botta di mocio mi si è accollato uno dei turnisti per chiacchierare di cose di cui non me ne poteva fregar di meno, e mi ha trattenuta fino a che non si è fatta ora di andare, che era tardi.
E qui una buona bestemmia, ovviamente.
Col sacco dell'immondizia in spalla son fuggita alla volta del nostro spogliatoio più che veloce, velocissima, beccando le colleghe in procinto di andarsene che era ora di timbrare l'uscita, e quando la collega senior preoccupata mi ha seguito dentro per sapere il motivo del mio ritardo, tra l'altro abbastanza deprecabile, mi ha parato il culo con la collega junior inventando una scusa, tra l'altro inverosimile ma vabbè, e così pare che non debba subire malignità dalla collega junior o rimostranze dal responsabile che verrebbe avvisato da lei stessa, più fija de 'na mignotta di lui.
Che cazzo, però.
E non è finita qui, nella fretta non mi sono neanche cambiata, e non sarebbe stato un problema se fosse stato un giorno come un altro, ma ieri con Lemmy siamo andati a cena fuori direttamente dal lavoro e così al ristorante ho fatto sfoggio della mia bella divisa non proprio impeccabile e per niente sexy, per la gioia di tutti gli avventori del locale.
Ma è stato bellissimo lo stesso, tanto più che ieri avevo l'autostima a palla, che ero andata a farmi un giro al mercato per comprare una toppa da mettere sul pantalone della divisa che ha dei tagli vicino alla tasca, non so come e perché, e quando ho detto al venditore che non occorreva lo scontrino per pochi centesimi, il tipo mi ha risposto che era doveroso, perché una bella donna come me verrebbe subito fermata dalle guardie per i controlli.
Io, struccata e con i capelli legati, sono una BELLA DONNA, pappappero.
Sì, lo so che sono frasi fatte, ma lasciatemi l'illusione di non essere completamente un cesso a pedali, per favore.
Comunque, non vedo l'ora che arrivi dicembre, almeno ce ne torniamo nella nostra terronia e big ciaone a tutti, belli e brutti, anche se FORSE potremmo dover restare per un altro anno e mezzo, ma la sicurezza non ce l'abbiamo perché in azienda hanno rimandato qualsiasi decisione a settembre, che ora ci sono le ferie a cui pensare, giustamente.
Che vita di merda.
Per fortuna che oggi è venerdì.

venerdì 4 luglio 2025

 Ho perso la mia personale battaglia contro lo spreco e l'inquinamento, dopo un secondo round che aveva segnato la parità con lo scaldapizzette che vuole l'aria condizionata sempre accesa anche quando non c'è, che in quei due giorni di presenza questa settimana mi ha vietato di pulire il suo ufficio (senza alcun dispiacere da parte mia, tra l'altro), le colleghe mi hanno sconsigliato vivamente di spegnere i condizionatori nelle stanze per evitare di accollarci le colpe in caso dovessero rompersi, decretando così la mia sconfitta, senza possibilità di rivincita.
E qui una buona bestemmia.
Non potendo replicare in alcun modo, mi sono definitivamente arresa alla mia condizione di schiava del sistema e ho accettato a malincuore il mio destino, passando il testimone della mia personale battaglia agli scaldapizzette stessi, sperando che un giorno non troppo lontano mettano giudizio e spengano i loro condizionatori prima di staccare.
Che non succederà mai, ma vabbè.
Statali del cazzo l'ho già detto?
Mi dispiace ambiente, quel poco che era in mio potere fare per il tuo benessere è andato a farsi friggere, schiacciato dai poteri forti delle disposizioni aziendali che, giustamente, devono pararsi il culo quanto più possibile.
Per rimanere in tema, sembra che la collega senior mal digerisca la collega junior, a dispetto delle fitte chiacchiere con cui si intrattengono quando si trovano insieme, ma si guarda bene dal far trapelare la cosa, preoccupandosi che le sue confidenze a tal proposito rimangano solo fra lei e me.
Che non è un problema, che m'importa 'na sega assai dei pettegolezzi, quello di cui invece non faccio segreto è quanto mal sopporti il comportamento del responsabile, che si sta meritando più di un invito a visitare quel paese da parte mia.
A parte che, povera stella, quando gli ho fatto notare di aver trovato il corridoio rognoso in condizioni pietose il giorno prima, mi ha risposto che si era dimenticato di avvertirmi, e qui una buona bestemmia, la settimana prossima dovrei fare uno straordinario e ancora non me lo dice (l'ho saputo dalla collega senior, fortunatamente), e in più, dopo che LUI ha pulito la porta di entrata, di sua esclusiva competenza, mi ha detto di pulire i vetri della stessa da eventuali ditate future.
Ditate subito presenti però, il che mi fa pensare a un suo tentativo di mettermi alla prova, e che ho tolto prontamente da brava schiava, ma non senza ricoprirlo di insulti per aver dovuto fare un lavoro che spetterebbe a lui, l'ennesimo tra l'altro.
E la voglia di dirgliene quattro cresce smisuratamente ogni giorno, che non sono la schiava di nessuno e tanto meno la sua, a dispetto di quello che si potrebbe pensare in base alla scala gerarchica, non sono una sbarbatella alla prima esperienza lavorativa, ho la mia dignità e soprattutto non me ne frega un cazzo di perdere il lavoro, che non sto morendo di fame.
La collega senior però tende a smorzare le mie rimostranze, che non mi conviene mettermi in cattiva luce con l'azienda rispondendo a tono con il responsabile, anche se merita di essere rimesso al suo posto, che tanto avrebbe ragione sempre lui a prescindere, e sarebbe meglio conservare il lavoro per quando tornerò nella mia terronia.
Che non ha tutti i torti, ma di essere servile e di accettare qualsiasi condizione muta e rassegnata come fa lei, che al contrario di me ha bisogno di lavorare e deve mantenersi il posto, non mi va proprio giù.
Ma è così difficile mostrare il giusto rispetto?
Eccheccazzo.
Sì, è difficile, e la prova ce l'ho nel mio stesso palazzo, dove gli Australopitechi, dopo aver strappato il foglio sul portone che invitava i gentili inquilini del palazzo a non fare rumori molesti, continuano a sbattere portoni, a urlare a qualsiasi ora del giorno e della notte e a lasciare il loro secchio dell'immondizia di sotto, per strada, che noi altri inquilini ci schifiamo di metterlo dentro nel pianerottolo per quanto è lurido.
Però hanno tolto il bacarozzo morto davanti la loro porta, dopo settimane, forse per non scandalizzare gli ospiti che hanno avuto una sera, anche se a giudicare dallo stato del passeggino che hanno lasciato nel pianerottolo, non si sarebbero affatto scomposti.
E non mi scompongo neanche io quando Rey sfodera tutta la sua cazzimma al loro passaggio, che non li tollera per niente (come dargli torto), solidale con sua maestà e, lo ammetto, non molto gentile e corretta nel lasciarlo abbaiare senza riprenderlo, ma 'sto punto fregancazzo.
Che poi, non bastavano i cumuli di immondizia degli Australopitechi davanti casa, da giorni ci sono anche quelli degli inquilini di sopra che stanno svuotando il loro appartamento per traslocare, e la cosa non mi arride affatto, ma non per i rifiuti che tra l'altro vengono prontamente ritirati dagli operatori ecologici, quanto per l'ansia di chi verrà a vivere al loro posto, che se sono come i miei dirimpettai, io me ne torno da mammina prima di subito, senza passare dal via.
Si accettano scommesse su come andrà a finire.
I gossip non finiscono qui, al contrario della mia voglia di scrivere, quindi ora basta e ci si rivede nella prossima puntata, forse.

venerdì 27 giugno 2025

 La pacchia è finita, gli scaldapizzette in ferie sono tornati tutti ai loro posti, inspiegabilmente ieri, e ora mi tocca pulire ogni ufficio a fondo, per mio sommo dispiacere, che già mi beavo di prendermela comoda fino a lunedì prossimo.
Addio ai bei tempi in cui finivo prima e potevo riposarmi nella nostra stanzetta al fresco prima di staccare ufficialmente, ora si ricomincia a sudare e a soffrire, diobestia.
Che poi, tornati gli scaldapizzette sono spariti anche i rotoli di carta igienica, e non so se le due cose siano collegate, ma mi sono fatta i cazzi miei e non ho detto niente a nessuno, che tanto sarebbe stato inutile.
Il mio tesoro? Prendetelo pure se volete, chissà se qualcuno di voi lo troverà.
E non è mica finita, un turnista che ho visto solo due volte in tre settimane oggi ha espresso disappunto perché ho spento l'aria condizionata nel suo ufficio dopo averlo pulito e prima di chiuderlo a chiave, non contento di dover ritrovare l'ufficio caldo martedì, quando sarebbe tornato a lavorare.
Parliamone.
Il tipo si è scocciato perché ho spento l'aria condizionata nel suo ufficio che sarebbe rimasto chiuso a chiave fino a martedì prossimo.
Cioè, 'sto tipo ha l'abitudine di lasciare l'aria condizionata accesa per giorni e giorni, e nessuno controlla o dice qualcosa, e l'avrebbe lasciata accesa giorno e notte per tutto il week-end, se non fossi intervenuta io, maltrattatrice di scaldapizzette che vogliono trovare l'ufficio fresco a qualunque costo.
Gliele avrei date io le pizze, a due a due finché non diventano dispari, altroché.
Statali del cazzo, che categoria inutile, diobestia.
E mica solo lui, c'è una di loro, sempre turnista, che addirittura aspetta che io lavi il pavimento del corridoio per decidere di staccare, lasciando così le sue pedate ovunque senza degnarsi di mostrarsi un minimo dispiaciuta o di profondersi in scuse che non sarebbero affatto sincere, ma comunque gradite.
Lei tranquillamente mi passa accanto mentre ho ancora il mocio in mano, con lo sguardo fisso e altero, e se ne va, soddisfatta della sua passeggiata.
E io calo santi, non potendo lanciarle maledizioni (per etica, mica per altro).
E meno male che è donna, ho più solidarietà dagli uomini, da questo punto di vista.
Uno di quelli fissi, che mi ha preso in simpatia essendo di Anguillara, ormai chiude baracca e burattini e se ne va appena mi vede, e intima agli altri di andar via che se no rischiano la vita, che sono pericolosa se mi lasciano le pedate in giro (cosa che lui fa spesso, rimediando i miei rimproveri).
C'è da dire però che si è sempre scusato quando è passato sul pavimento bagnato, e ora mi chiede il permesso di camminare dove sto lavorando quando deve staccare, dimostrandomi più rispetto lui che le sue colleghe, con cui condivido lo stesso genere.
E vabbè, fortunatamente dovrò tenermi questo lavoro solo qualche mese, poi torneremo nella nostra terronia e affanculo tutti quanti, buoni o cattivi che siano.
A tal proposito, oggi è il compleanno di Pinpin e così dopo pranzo ho mandato un vocale di auguri alla cugina Malmostosa per farglielo ascoltare, e lei mi ha assicurato che lo avrebbe fatto appena si fosse svegliato dalla pennichella.
E non l'ho più sentita.
Ma forse sono io che ho preteso troppo, che un messaggio di ringraziamento o di gradimento per il pensiero non è minimamente concepibile, chissà.
E vabbè, dopotutto chi nasce tondo non può mica morire quadrato, quindi rimarrò con l'eterno dubbio che Pinpin sia stato contento di ricevere i miei auguri o meno, che non si può ottenere sangue da una rapa.
Ma quanto sono saggia, io.

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