sabato 2 agosto 2025

A war for corporate glory

 Giubilo sia in tutto il regno, sua maestà mi ha concesso l'onore di avere il terzo bacino da lui, evviva.
Ed è tutto merito della strizza dell'altro giorno, da quel momento, di cui ancora ignoriamo cosa sia accaduto tra l'altro, Rey è diventato "leggermente" più appiccicoso e coccolone, e ora ogni sera dopo cena non corre più a dormire sotto il letto, ma rimane vicino a noi e si lascia mettere sul divano e accarezzare, cosa fino ad oggi accaduta molto raramente data la sua reticenza nei nostri confronti.
E non solo, durante il giorno ogni tanto esce dal suo nascondiglio preferito e viene a reclamare carezze, spesso anche rimanendo a dormire vicino ai miei piedi quando sono ferma al pc, ed è stato proprio durante una di queste soste che ieri mattina Rey è venuto a cercare coccole lasciandosi anche prendere in braccio, cosa che non ama affatto, ricambiando le mie carezze con un bacino sul naso.
I pianti si sono sprecati ovviamente, tutte le difficoltà che abbiamo affrontato con questo cane problematico si sono dissolte in un secondo, soppiantate da una beatitudine così grande da non voler desiderare di meglio e dalla speranza che si è risvegliata nel mio cuore.
Certo, tre bacini in cinque mesi sono un po' pochi per gridare festa grande, ma almeno ho le prove che quello che stiamo facendo per lui e con lui è giusto, e i nostri sforzi non sono stati vani.
La strada da percorrere è ancora lunga e tutta in salita, ma dopotutto, Roma non fu costruita in giorno, giusto? Giusto.
Se a casa le cose vanno una meraviglia, non si può dire lo stesso a lavoro, dove l'atmosfera si fa sempre più tesa perché la collega junior non si rassegna al fatto che dovrà pulire il pezzo della collega senior la settimana prossima, e ogni giorno è guerra.
Le cose si svolgono in questo modo: noi tre sguattere arriviamo nel nostro ufficio, poi io e la collega senior ci avviamo verso i nostri pezzi e la collega junior rimane a discutere animatamente con il responsabile, dopodiché lui va dalla collega senior e cerca in tutti i modi di dissuaderla dal prendersi quei tre giorni di ferie, adducendo motivazioni poco plausibili del tipo che lei non ha ferie maturate, che lei non può assentarsi e tante altre di cui francamente ho perso memoria, la collega senior non cede di un passo dalla sua decisione e così il responsabile torna dalla sua cocca con le pive nel sacco, scatenando le sue furie e il suo malcontento fino al giorno dopo, quando ricomincia la tarantella per vedere esauditi i suoi desideri.
E tutto questo porta la collega senior a cercarmi mentre lavoro per sfogarsi e intrattenermi in chiacchiere per parecchio tempo e costringendomi poi a pulire a cazzo di cane docce e spogliatoi per recuperare, che non possiamo timbrare il cartellino di uscita oltre l'orario di uscita preposto, tra un misto di santi calati e maledizioni che non mi fa molto onore.
Se queste sono le premesse, la settimana prossima mi do malata e mando affanculo tutto e tutti, quanto è vero il vostro Dio in cui non credo.
Comunque, ieri sera ero così provata dalle "gioie" lavorative che Lemmy si è impietosito e ha voluto andare a cena fuori, sollevandomi così dall'onere di dover cucinare e lavare i piatti, concludendo la serata con una bella passeggiata per Grande Inverno, di nuovo in festa.
Che poi, ero uscita con la voglia di patatine fritte, ma alla fine non le ho prese, e ancora ci penso.
E' una vitaccia.

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