La settimana è iniziata alla grande, a parte le solite gioie del lavoro di cui parleremo più avanti, ho ricominciato a fare i miei soliti sogni strambi: in uno scoprivo che nel mio piano c'erano due appartamenti oltre al mio e non uno come nella realtà, e in quello nuovo la porta si apriva sul bagno. Quando sono entrata per un giro esplorativo ho scoperto che le stanze erano spaziose e luminose, e mi sono chiesta come potesse essere possibile, dato che l'aspetto del palazzo mostrava tutt'altro.
Dopodiché sono entrata nell'appartamento degli Australopitechi e anche lì le stanze erano spaziose e luminose, mentre nella realtà sono piccole, infine mi sono affacciata alla finestra della mia camera e ho visto che il nostro portone era stato addobbato durante la notte perché la figlia (adolescente) di quelli di sopra si doveva sposare, motivo per cui il mese scorso il padre disse che stavano traslocando.
In tutto questo mese quelli di sopra hanno veramente sgomberato un po' di robaccia, ma sono ancora qui e dubito che la loro figlia pensi a sposarsi, quindi non so se il loro trasloco sia una decisione effettiva o una battuta detta dal marito tanto per sdrammatizzare sul fatto che stessero facendo un po' pulizie.
Come sempre, ai posteri l'ardua sentenza.
Ma non è finita qui, ho anche sognato che stavo facendo sesso con Tonnaso, e mentre stavo per raggiungere l'apice lui si è distratto con tutto quello che avevamo intorno, di cui ricordo solo dei tipi con delle parrucche colorate, e alle mie rimostranze per l'interruzione del nostro amplesso mi ha risposto con un laconico "e vabbè".
Il che non si discosta per nulla da quello che eravamo all'epoca, lui preso da qualsiasi cosa gli fosse intorno e io a fare da contorno, al contrario del sesso che invece è sempre stato molto soddisfacente e di cui non posso proprio lamentarmi.
Qui la domanda sorge spontanea però: perché ho sognato il sesso con lui come rappresentazione delle nostre dinamiche di coppia?
E perché il mio cervello ha voluto tirato fuori proprio Tonnaso, dopo quasi vent'anni che non lo vedo e non lo sento?
Vero è che non lo odio per la fine del nostro rapporto, ma non ho neanche nostalgie canaglie né tantomeno penso a lui, sono sempre stata convinta che troncare la nostra relazione sia stata una scelta più che giusta, giustissima, e non gli serbo il minimo rancore perché è vero che insieme stavamo bene, ma è stato un bene lasciarsi, che l'amore che provavamo non bastava a eliminare l'insoddisfazione di fondo che avevamo entrambi (per motivi diversi).
Certo, io poi sono finita con mister Hyde e lui con una moglie che lo ha allontanato da tutti i suoi amici facendogli terra bruciata intorno, ma vabbè, è inutile piangere sul latte versato, quello che è stato è stato, scurdamoce o passato.
Tornando al presente, ieri sua maestà si è rifiutato categoricamente di uscire a passeggio con Lemmy, spaventato da lui e da non si sa cosa all'improvviso e senza preavviso, il che mi ha costretto a portarlo a spasso appena tornata dal lavoro e a delegare l'incombenza della cena al mio omone, che non è proprio il suo forte nonostante abbia le mani d'oro.
Però è stato bravissimo lo stesso, e poi già che non brucia tutto come faccio io, è un punto a suo favore e una preoccupazione di meno.
Per quanto riguarda Rey, ciò che lo ha spaventato può essere successo solo durante quelle due ore in cui è rimasto da solo in casa dopo che sono uscita per andare a lavorare, ma la certezza non l'avremo mai perché Lemmy ha disattivato le notifiche della videocamera e di controllare il video per ore se ne sbatte alquanto, quindi a posto così, ci porteremo nella tomba questo dubbio amletico, sperando che nel frattempo gli passi la strizza (a Rey, non a Lemmy).
Comunque, 'sto cane è tutto strano.
Parliamo ora delle piccole grandi gioie del lavoro, che non mancano mai: gli scaldapizzette che erano in ferie sono tornati e con loro la fine della mia pacchia, e ora mi tocca pulire tutti gli uffici come anche il laboratorio, che non cagavo da tempo perché inutilizzato.
Ma il peggio deve ancora arrivare, la collega senior deve fare una visita invasiva la settimana prossima e dovrà assentarsi per qualche giorno dietro suggerimento del medico, il che significa che dovrò smezzarmi il suo pezzo con la collega junior e fare gli straordinari.
A me la cosa non arride affatto, ma la collega junior la pensa ancora peggio di me, e qualcosa mi dice che scoppierà un bel casino a tal proposito.
Restate connessi, ne vedremo delle belle.
mercoledì 30 luglio 2025
giovedì 24 luglio 2025
Ormai è guerra (fredda) tra quello di sotto e gli Australopitechi, stanco di vedere il loro secchio dell'indifferenziata stazionare da giorni nel pianerottolo, perché evidentemente i loro pollici opponibili non sono adatti a riportarlo in casa dopo averlo messo fuori per la raccolta, il tipo lo ha rimesso per strada, forse coltivando la pia speranza che così facendo magari torni magicamente da dove è venuto.
Ovviamente colcazzo, il secchio sta lì da giorni senza che nessuno se ne curi, e visto che non c'è mai limite al peggio, gli Australopitechi hanno ben pensato di lasciare in strada anche il loro secchio dell'umido, tra l'altro pieno di vermi, aumentando così il numero di secchi in mezzo alle palle e il fastidio in noi condomini.
Ora non resta che la raccolta della carta per fare enplein, diobestia.
Nel frattempo io calo santi e mi chiedo: ma come cribbio si fa a lasciare in strada i secchi per giorni e giorni senza farsi venire la minima remora? Come?
Neanche a dire che si trovano su un marciapiede o in giardino, sono proprio in strada, ma vi sembra una cosa normale?
Ma io boh.
Che poi, io non so come facciano, ma producono una mole di spazzatura che è il quadruplo della nostra, e sono solo in due come noi, senza neanche animali domestici.
Mah, misteri della fede.
Di sicuro non andrò a chiederglielo, che m'importa 'na sega, ma insomma, il dubbio sorge spontaneo ogni volta che vedo la montagna di monnezza nel loro balcone e fuori in strada, capitemi.
In tutto questo, io spero sempre che gli operatori ecologici portino via i secchi insieme alla spazzatura, così da chiudere questa faccenda nel migliore nei modi e poter pensare poi a faccende ben più gravi e interessanti.
Tanto per dirne una, la comparsa misteriosa di un carrello del Lidl nel pianerottolo, perché i secchi non ci abbastavano, no, non ci abbastavano, e ora sono aperte le scommesse su chi possa essere stato a portarlo: gli Australopitechi sono quotati a 1,01, quelli di sopra a 2,70, e quelli di sotto a 10.
Noi siamo fuori gara, che non siamo stati di sicuro.
Si dia inizio ai giochi.
Per la serie "piccole grandi gioie del lavoro", il responsabile mi accolla sempre qualcosa di nuovo da fare quando non può rompermi il cazzo per le ragnatele, e l'ultima incombenza impartita è stata quella di mettere un disincrostante nelle tazze dei bagni perché, a detta sua, c'era un po' di nero.
A detta mia invece, MA CHE CAZZO STAI A DI', che i miei bagni sono splendidi splendenti e talmente puliti che ci puoi mangiare sopra, e già stavo per digievolvere in distruttrice di mondi e rispondergli in malo modo, quando poi il tipo si è corretto e si è spiegato meglio chiarendo che il punto da pulire era solo uno, ovvero dietro a una tazza dove c'è una perdita sempiterna che effettivamente ha annerito un po' le mattonelle, e la situazione si è tranquillizzata.
Certo, dover usare l'acido tamponato per eliminare l'incrostazione non è che mi abbia reso poi così tanto felice, visto che IN TEORIA io non dovrei usare determinate sostanze, però vabbè, alla fine ho fatto il mio dovere, l'acido ha fatto il suo, e siamo tutti più felici e contenti.
In teoria, perché in pratica ieri ho trovato quello stesso bagno chiuso a chiave, all'improvviso senza preavviso, e il responsabile ha liquidato tutta la faccenda con un veloce: qualcuno lo aprirà, prima di correre appresso alle gonnelle della collega junior, che lo tiene per le palle (in tutti i sensi possibili e immaginabili).
Ora, non vorrei dire niente, ma chi dovrebbe occuparsi di riaprire quel bagno è proprio il mio responsabile, ma vabbè, lasciamo perdere.
Tra l'altro, la porta è chiusa ma le finestre sono aperte, e non oso pensare a cosa troverò in quel bagno quando finalmente sarà sbloccata, dato il vento che qui non manca mai, i giardinieri che stanno tagliando l'erba, e la pioggia che ci sta deliziando con la sua presenza in questi giorni.
Ma soprattutto, la porta sarà sbloccata prima o poi?
Ai posteri l'ardua sentenza.
venerdì 18 luglio 2025
Ieri stava filando tutto liscio a lavoro, alcuni scaldapizzette non c'erano ed ero miracolosamente scampata alle chiacchiere della collega senior, avevo finito prima del solito e mi stavo tranquillamente cullando al pensiero di come impiegare il tempo che mi restava prima di dover andar via, che avrei potuto riposarmi a dovere o fare qualche telefonata, o smanettare con il cell o qualsiasi altra cosa che non implicasse scopa e paletta, e invece COLCAZZO, mentre stavo dando l'ultima botta di mocio mi si è accollato uno dei turnisti per chiacchierare di cose di cui non me ne poteva fregar di meno, e mi ha trattenuta fino a che non si è fatta ora di andare, che era tardi.
E qui una buona bestemmia, ovviamente.
Col sacco dell'immondizia in spalla son fuggita alla volta del nostro spogliatoio più che veloce, velocissima, beccando le colleghe in procinto di andarsene che era ora di timbrare l'uscita, e quando la collega senior preoccupata mi ha seguito dentro per sapere il motivo del mio ritardo, tra l'altro abbastanza deprecabile, mi ha parato il culo con la collega junior inventando una scusa, tra l'altro inverosimile ma vabbè, e così pare che non debba subire malignità dalla collega junior o rimostranze dal responsabile che verrebbe avvisato da lei stessa, più fija de 'na mignotta di lui.
Che cazzo, però.
E non è finita qui, nella fretta non mi sono neanche cambiata, e non sarebbe stato un problema se fosse stato un giorno come un altro, ma ieri con Lemmy siamo andati a cena fuori direttamente dal lavoro e così al ristorante ho fatto sfoggio della mia bella divisa non proprio impeccabile e per niente sexy, per la gioia di tutti gli avventori del locale.
Ma è stato bellissimo lo stesso, tanto più che ieri avevo l'autostima a palla, che ero andata a farmi un giro al mercato per comprare una toppa da mettere sul pantalone della divisa che ha dei tagli vicino alla tasca, non so come e perché, e quando ho detto al venditore che non occorreva lo scontrino per pochi centesimi, il tipo mi ha risposto che era doveroso, perché una bella donna come me verrebbe subito fermata dalle guardie per i controlli.
Io, struccata e con i capelli legati, sono una BELLA DONNA, pappappero.
Sì, lo so che sono frasi fatte, ma lasciatemi l'illusione di non essere completamente un cesso a pedali, per favore.
Comunque, non vedo l'ora che arrivi dicembre, almeno ce ne torniamo nella nostra terronia e big ciaone a tutti, belli e brutti, anche se FORSE potremmo dover restare per un altro anno e mezzo, ma la sicurezza non ce l'abbiamo perché in azienda hanno rimandato qualsiasi decisione a settembre, che ora ci sono le ferie a cui pensare, giustamente.
Che vita di merda.
Per fortuna che oggi è venerdì.
venerdì 4 luglio 2025
Ho perso la mia personale battaglia contro lo spreco e l'inquinamento, dopo un secondo round che aveva segnato la parità con lo scaldapizzette che vuole l'aria condizionata sempre accesa anche quando non c'è, che in quei due giorni di presenza questa settimana mi ha vietato di pulire il suo ufficio (senza alcun dispiacere da parte mia, tra l'altro), le colleghe mi hanno sconsigliato vivamente di spegnere i condizionatori nelle stanze per evitare di accollarci le colpe in caso dovessero rompersi, decretando così la mia sconfitta, senza possibilità di rivincita.
E qui una buona bestemmia.
Non potendo replicare in alcun modo, mi sono definitivamente arresa alla mia condizione di schiava del sistema e ho accettato a malincuore il mio destino, passando il testimone della mia personale battaglia agli scaldapizzette stessi, sperando che un giorno non troppo lontano mettano giudizio e spengano i loro condizionatori prima di staccare.
Che non succederà mai, ma vabbè.
Statali del cazzo l'ho già detto?
Mi dispiace ambiente, quel poco che era in mio potere fare per il tuo benessere è andato a farsi friggere, schiacciato dai poteri forti delle disposizioni aziendali che, giustamente, devono pararsi il culo quanto più possibile.
Per rimanere in tema, sembra che la collega senior mal digerisca la collega junior, a dispetto delle fitte chiacchiere con cui si intrattengono quando si trovano insieme, ma si guarda bene dal far trapelare la cosa, preoccupandosi che le sue confidenze a tal proposito rimangano solo fra lei e me.
Che non è un problema, che m'importa 'na sega assai dei pettegolezzi, quello di cui invece non faccio segreto è quanto mal sopporti il comportamento del responsabile, che si sta meritando più di un invito a visitare quel paese da parte mia.
A parte che, povera stella, quando gli ho fatto notare di aver trovato il corridoio rognoso in condizioni pietose il giorno prima, mi ha risposto che si era dimenticato di avvertirmi, e qui una buona bestemmia, la settimana prossima dovrei fare uno straordinario e ancora non me lo dice (l'ho saputo dalla collega senior, fortunatamente), e in più, dopo che LUI ha pulito la porta di entrata, di sua esclusiva competenza, mi ha detto di pulire i vetri della stessa da eventuali ditate future.
Ditate subito presenti però, il che mi fa pensare a un suo tentativo di mettermi alla prova, e che ho tolto prontamente da brava schiava, ma non senza ricoprirlo di insulti per aver dovuto fare un lavoro che spetterebbe a lui, l'ennesimo tra l'altro.
E la voglia di dirgliene quattro cresce smisuratamente ogni giorno, che non sono la schiava di nessuno e tanto meno la sua, a dispetto di quello che si potrebbe pensare in base alla scala gerarchica, non sono una sbarbatella alla prima esperienza lavorativa, ho la mia dignità e soprattutto non me ne frega un cazzo di perdere il lavoro, che non sto morendo di fame.
La collega senior però tende a smorzare le mie rimostranze, che non mi conviene mettermi in cattiva luce con l'azienda rispondendo a tono con il responsabile, anche se merita di essere rimesso al suo posto, che tanto avrebbe ragione sempre lui a prescindere, e sarebbe meglio conservare il lavoro per quando tornerò nella mia terronia.
Che non ha tutti i torti, ma di essere servile e di accettare qualsiasi condizione muta e rassegnata come fa lei, che al contrario di me ha bisogno di lavorare e deve mantenersi il posto, non mi va proprio giù.
Ma è così difficile mostrare il giusto rispetto?
Eccheccazzo.
Sì, è difficile, e la prova ce l'ho nel mio stesso palazzo, dove gli Australopitechi, dopo aver strappato il foglio sul portone che invitava i gentili inquilini del palazzo a non fare rumori molesti, continuano a sbattere portoni, a urlare a qualsiasi ora del giorno e della notte e a lasciare il loro secchio dell'immondizia di sotto, per strada, che noi altri inquilini ci schifiamo di metterlo dentro nel pianerottolo per quanto è lurido.
Però hanno tolto il bacarozzo morto davanti la loro porta, dopo settimane, forse per non scandalizzare gli ospiti che hanno avuto una sera, anche se a giudicare dallo stato del passeggino che hanno lasciato nel pianerottolo, non si sarebbero affatto scomposti.
E non mi scompongo neanche io quando Rey sfodera tutta la sua cazzimma al loro passaggio, che non li tollera per niente (come dargli torto), solidale con sua maestà e, lo ammetto, non molto gentile e corretta nel lasciarlo abbaiare senza riprenderlo, ma 'sto punto fregancazzo.
Che poi, non bastavano i cumuli di immondizia degli Australopitechi davanti casa, da giorni ci sono anche quelli degli inquilini di sopra che stanno svuotando il loro appartamento per traslocare, e la cosa non mi arride affatto, ma non per i rifiuti che tra l'altro vengono prontamente ritirati dagli operatori ecologici, quanto per l'ansia di chi verrà a vivere al loro posto, che se sono come i miei dirimpettai, io me ne torno da mammina prima di subito, senza passare dal via.
Si accettano scommesse su come andrà a finire.
I gossip non finiscono qui, al contrario della mia voglia di scrivere, quindi ora basta e ci si rivede nella prossima puntata, forse.
post popolari
-
L'amico coguaro ieri ha scapocciato e non vuole più parlare con nessuno, dando spiegazioni solo a me. E come sospettavo c'è di mezzo...
-
Ieri sera mi sono vista con l'amico gigante, uno dei miei amici storici. Erano anni che non ci vedevamo e sentivamo presi dai nostri ri...
-
Ieri sera big reunion della famiglia per festeggiare il compleanno di Generalenonna, c'eravamo tutti (o quasi), perfino Peterpan con l...