Un capitolo della mia vita lungo solo ventiquattro anni e spicci si è definitivamente chiuso ieri, con il rogito della casa di mamma Samara.
Più che la chiusura di un capitolo mi sembra un tranciamento di radici, ma insomma, stiamo lì.
Ovviamente proprio ieri mattina mi sono dimenticata di accendere il cellulare e così mi sono persa la chiamata di Peterpan che voleva farmi prima di entrare dal notaio, riuscendo a sentire lui e mamma Samara solo ad atto compiuto, quando ormai era ormai troppo tardi.
Per cosa non lo so, ma la sensazione era quella.
Comunque è andato tutto bene e finalmente ci siamo tolti dai coglioni agenzia e compratori, che è cosa buona e giusta.
Che poi i tipi dell'agenzia facevano un gran dire di essere migliori di chiunque altro, ma io tutto questo "essere migliore" non l'ho visto, anzi.
L'ultima presa per culo è stata proprio dal notaio, il tipo dell'agenzia ci ha rassicurato per giorni che le volture di tutte le utenze sarebbero state fatte durante l'atto, ma ovviamente non è stato così.
A me è sempre sembrato strano 'sto fatto nutrendo grossi dubbi al riguardo, e infatti poi il tempo mi ha dato ampiamente ragione.
E qui una buona bestemmia, che ci sta sempre bene.
Però alla fine sticazzi, l'importante è che la compravendita sia conclusa senza intoppi e che abbiamo finito di penare.
Purtroppo alla consegna delle chiavi i nuovi proprietari hanno dichiarato che cambieranno subito la serratura, con mio grande disappunto, che avevo intenzione di farmi un ultimo giretto esplorativo quando sarei scesa la settimana prossima.
Padronissimi eh, che la casa è la loro.
Ma intanto soffro per non poter dare l'ultimo addio alla mia vecchia casa, ecco.
E per non avere la sicurezza che ogni cosa sia stata tolta a dovere e che non sia stato dimenticato niente.
Addio casetta mia, è stato bello finché è durato.
Tanto per non farmi mancare nulla, oltre allo sclero quotidiano degli ultimi giorni contro il sito di fb che non si carica, costringendomi a fare migliaia di riavvi prima di poter salvare ogni singola foto, ci si è messa l'ennesima mia ossessione a distogliermi dai miei doveri e dalle cose importanti cui dovrei pensare, perché du is megl che uan.
Mi sono accorta PER CASO che in questi giorni i siti dove mi documento per studiare gli ingredienti cosmetici stanno aggiornando le definizioni degli stessi, e potevo io restare ferma a guardare?
No di certo, e mi son detta: dopotutto, perché no? Perché non passare giorni e giorni a friggermi occhi e cervello per aggiornare il mio database personale a discapito di faccende più importanti e vitali?
Ed è quello che ho fatto finora, ci ho messo cinque giorni tra smadonnamenti e scapocciamenti vari, ma sono riuscita infine a concludere l'ardua impresa, riportando una gran bella vittoria dal fronte bellico.
Ora non voglio né vedere e né sentire il pc per i prossimi due giorni, cribbio.
E poi si è fatta ora di preparare la cena, e io ho un certo languorino.
Ciao polmone artificiale, ci rivedremo sicuramente domattina, che non ce so sta' senza de te.
venerdì 25 ottobre 2024
mercoledì 23 ottobre 2024
E' passato un mese dalla scomparsa del mio Ciccio e piano piano sto cominciando a sentirmi meglio, le lacrime scendono molto di rado e mi sto abituando alla sua assenza.
Fa sempre male, però, un male cane (è proprio il caso di dirlo).
Lo cerco ancora quando cammino per casa, quando mi svacco sul divano, quando mi cade qualcosa da mangiare per terra, quando devo uscire, quando passeggio per le strade dove lo portavo a spasso, quando vado in bagno e guardo l'angolo vicino la porta dove si sdraiava in attesa che uscissi, ovunque e in qualsiasi situazione il mio pensiero va sempre a lui, che vorrei ancora al mio fianco.
Rimpiango anche i suoi peli ovunque, era così soddisfacente pulire ogni volta il pavimento, raccogliere la mole di bioccoli e notare la differenza dopo.
Adesso invece il pavimento è sempre pulito, neanche servirebbe passare la scopa, se non fosse per la mole di capelli miei che perdo ovunque (ma questa è un'altra storia).
Per i vestiti è lo stesso, niente più preoccupazioni di peli ovunque, niente rullo adesivo sempre in mano.
La vita è più semplice adesso.
E più noiosa.
Preferirei di gran lunga essere sommersa di peli se significasse riavere il mio cucciolo adorato con me, che te lo dico a fare.
Il mio Ciccio mi manca ancora da morire, però non piango più come prima, è già qualcosa.
Cambiando discorso, che son pronte le solite bruschette, lunedì mattina sono andata in comune per fare il cambio di residenza, e come volevasi dimostrare, non l'ho fatto.
Anche in questo paese di tre anime ci vuole l'appuntamento e un testimone che garantisca per me, occupante regolare e non abusiva.
Che ci può anche stare, però che cazzo.
Adesso mi è passata la voglia di farlo, ecco.
La tipa allo sportello mi ha dato anche le istruzioni per fare la richiesta on-line, istruzioni che ho preso, piegato, e messo sul mobile in salone pronte per essere dimenticate.
A tal proposito, mi sono resa conto che alcune foto pubblicate su fb non le ho sul pc, grazie alle tante perdite di dati causate dalla rottura dei cellulari nel corso della mia vita, e così ho deciso di aprire il sito e di salvarmele.
Peccato che il sito faccia schifo e per caricare ogni singola foto ci metta gli anni di cristo.
Già mi sono rotta il cazzo di fare anche questo, se non fosse che la maggior parte delle foto sono del mio Ciccio quando era cucciolo, manderei tutto a fanculo, come il cambio di residenza.
Però non piango più come prima, è già qualcosa.
mercoledì 16 ottobre 2024
Il giorno tanto temuto è arrivato, oggi mamma Samara ha finalmente traslocato nella casa provvisoria, a due passi da quella di Peterpan.
Inutile dire che sono stata con il magone per tutta la giornata, un po' perché non ero lì con lei ad aiutarla, e un po' perché da grande maniaca del controllo, SO BENISSIMO che come faccio bene io le cose non le fa nessuno, ed ero sicura ci sarebbero stati problemi.
Ecco, non essere lì a gestire la situazione e a controllare che tutto andasse per il meglio, organizzato e deciso da me, è stato un grande disagio.
Ma non solo per me, anche per mamma Samara che non è riuscita a tenere a bada la sua ansia e si è persa qualche pezzo, dimenticando cose importanti per le quali dovrà tornare.
Che tanto sarebbe dovuta tornare in quella casa comunque per dare un'ultima pulita, quindi niente di irreparabile, ma vuoi mettere la soddisfazione di avere ragione quando dico che senza di me le cose non vanno tutte alla perfezione?
Sono un po' merda nel bearmi di questo, ma vabbè, me ne farò una ragione.
Fortunatamente per mamma Samara, oltre a Peterpan, anche i miei zii le hanno dato una mano, ma non so quanto sia stato un bene visto che per certe cose mia zia non è proprio portata, e stare appresso a lei non ha giovato affatto al suo stato d'animo (di mamma Samara non di zia), già provato dalla tensione dell'evento.
Ma vabbè, questo passa il convento, quindi zitti e mosca.
L'importante è il risultato, no?
Tutto è bene quel che finisce bene, nonostante qualche inciampo, e vissero tutti felici e contenti.
Tutti meno Lilli, che ha pianto per ore spaventata dal trambusto e non si è tranquillizzata nemmeno una volta preso possesso della nuova casa.
Ma se vuoi, ti vengo a prendere e ti porto via con me, che problema c'è?
Ti strapazzo di coccole h24 e in più staresti con il tuo grande amore Lemmy, sai che paradiso?
Ti faccio tranquillizzare io, piccola bestia di satana, allevierò le tue pene, e anche le mie, che il cuore ancora sanguina.
Ma cambiamo discorso o mi finiscono le bruschette negli occhi.
Qualche giorno fa il tipo dell'agenzia immobiliare aveva contattato Peterpan per avere dei documenti di mamma Samara e mio fratello gli aveva risposto di contattare la diretta interessata per risolvere la questione, dato che lui si trovava nella capitale e non avrebbe potuto fare alcunché.
E come è andata a finire?
Che la sua collega sveglia ha contattato ME.
Ora, io non lo so se ci fa o ci è, ma tutta questa arguzia non la vedo in lei visto che sono mesi che ripeto incessantemente ad entrambi di non abitare più in quella casa, in quella città e in quella regione, e come se non bastasse di essere contattata ogni volta, mi risponde pure di accordarci per portarglieli.
E meno male che serve una laurea per lavorare nelle agenzie immobiliari, dove saremmo finiti se no?
Fortunatamente, mamma Samara aveva previdentemente mollato tutti i documenti di casa alla sorella, così la questione è stata risolta in fretta, senza crisi isteriche o spargimenti di sangue, ma quanto disagio, cribbio.
In questi giorni anche la madre del Master ha traslocato, ma contrariamente alla mia, il figlio è sceso dalla fredda Germania per aiutarla.
Lui dalla fredda Germania sì, io dal freddo norde no.
Che figlia di merda.
Perdoname madre por mi vida loca.
venerdì 11 ottobre 2024
Ho sognato di avere di nuovo un volpino, ma non era Ciccio.
Era uguale uguale, tranne per il colore uniforme del suo manto marroncino e per il musetto più scuro. Non era Ciccio, ma ero felice con lui.
Forse anche il mio inconscio mi sta suggerendo di fare quello che suggerisce mamma Samara da settimane, ovvero di prendere un altro cane?
Ma come potrei amare un altro cane che non sia il mio adorato Ren?
Mi sembra ancora inaccettabile come possibilità.
O forse c'entra quello che ci siamo detti l'altra sera con uno dei gemelli, stavamo chiacchierando e mi ha raccontato di aver visto un tipo per strada che ha massacrato di botte il suo cane (un volpino di pomerania) solo perché gli aveva vomitato sulla scarpa.
Il suo istinto è stato quello di prendere a botte il tipo, e ha promesso di dargliele se fosse successo di nuovo, al che gli ho risposto di portarsi via il cane, che non se lo meritava, e che me lo sarei preso io.
Ecco, d'istinto mi sarei presa subito un altro cane pur di salvarlo dal suo padrone, ma poi?
Col senno di poi cosa avrei fatto?
Non credo che ce l'avrei fatta a prendermi cura di un altro esserino peloso, anche se devo ammettere che un po' ci spero in una chiamata del mio amico con la buona notizia di aver sottratto quel povero cagnolino a quella bestia.
Che poi, i volpini sono soggetti a vomito, che cazzo ve li fate a fare i cani di razza senza conoscere prima il loro carattere di base con tutti i loro pregi e difetti, anche strutturali?
Quando presi Ciccio ero ben consapevole di tutto, anche di quanto potesse diventare morboso il nostro rapporto, e in cuor mio all'epoca era proprio quello che volevo, volevo un rapporto simbiotico con un volpino e aggrapparmi a lui per avere quell'amore che sentivo di non avere e dargli tutto l'amore che avevo io da dare, che non potevo dare a un figlio.
Ero la sua mamma, e lui il mio bambino.
Purtroppo per lui sono stata una mamma di merda, ma l'ho amato immensamente, questo è poco ma sicuro.
Ora, a distanza di undici anni mi rendo conto di quanto fosse sbagliato il mio attaccamento morboso e di quanto abbia influito negativamente su di lui, alimentando la sua ansia d'abbandono, ma all'epoca non riuscivo proprio ad essere lucida al riguardo, perpetrando negli anni i miei errori.
Tra l'altro, dopo undici anni mi sono resa conto che Ciccio non era un volpino di pomerania, come indicato dalla tipa che me lo ha venduto, ma un volpino tedesco.
A dirla tutta, l'annuncio di vendita recava "volpino di pomerania nano", e non ho mai avuto dubbi sulla razza, ma solo sulla stazza, pensando che Ciccio fosse di grandezza media, truffata quindi solo sulla taglia.
E invece non era la stazza, ma la razza ad essere diversa, la tipa ci ha provato e ci è riuscita, forte del fatto che i cuccioli delle due razze si somigliano parecchio, e che le differenze vengono fuori solamente dopo qualche mese, con la crescita.
Ma non importa, sono stata felice con il mio Ciccio e non lo avrei cambiato per niente al mondo, questi undici anni con lui sono stati meravigliosi.
E se un giorno avrò un altro volpino, sarà sempre un volpino tedesco, come Ciccio.
Anche se prenderei volentieri il cane di quel tipo che lo riempie di botte, eccheccazzo.
Che poi, all'epoca della compravendita di Ciccio, aggiunsi la sua ex padrona su fb perché voleva continuare ad avere notizie del cane, e non passarono che poche settimane da quel giorno che anche lei comprò un volpino di pomerania, vero stavolta. Poi, con il passare del tempo smise di postare foto o aggiornamenti, come me del resto, e lei finì nel dimenticatoio, fino al giorno in cui il mio Ren adorato non ha esalato l'ultimo respiro.
Dopo aver scritto un post sul triste fatto, ho cancellato quella tipa dagli amici, che la sua presenza ormai non aveva più ragione di essere.
Vado a togliermi la solita bruschetta nell'occhio.
giovedì 3 ottobre 2024
Novità dal fronte di mamma Samara, siamo riusciti (più Peterpan che io) a trovarle un appartamento e fra due settimane ci si trasferirà.
Tutto è bene quel che finisce bene, giusto?
No, perché comunque c'è stato da penare, venerdì scorso le avevo preso appuntamento per un appartamento vicino casa sua, ma la tizia dell'agenzia non si è presentata.
Ovviamente il numero della tizia lo avevo solo io, e all'ora dell'appuntamento ero in moto con Lemmy quindi impossibilitata ad usare il cellulare.
Morale, mamma Samara con zia hanno aspettato quasi un'ora davanti quell'appartamento prima di andarsene incazzate, io invece mi sono ritrovata con tremila chiamate e messaggi da parte loro.
E zero da parte della tizia.
La cosa mi ha dato fastidio alquanto, e ho scritto alla tizia, con molta calma, dignità e classe, per sapere cosa fosse successo e dare in escandescenze dopo la sua risposta.
Ovviamente la sua risposta è arrivata lunedì mattina, che lei nel week-end non lavora.
Anzi, mi ha proprio chiamato, dispiaciutissima, che lei era presente quel giorno ma dall'altra parte del palazzo, e non ha pensato di avvisare nessuno della sua nuova posizione.
La cosa mi ha puzzato parecchio, anche perché lei aveva il numero di mamma Samara, ma sono stata comprensiva e ho accettato le sue scuse, concludendo che l'avrei richiamata appena avessi saputo le nuove disponibilità di mia madre.
Che non accadrà mai, abbiamo preso un altro appartamento per lei, e tanti saluti.
O, come si dice nella capitale, attaccate ar cazzo.
A me per culo non me ce prendi, bella.
Anche qui a Grande Inverno ci sono novità, da lunedì mi sono rimessa in moto e sto sistemando come si deve una stanza al giorno, a cominciare dalla camera da letto dove finalmente ho fatto il cambio di stagione e messo a posto tutti i vestiti abbandonati in ogni dove.
Diciamo pure che è stata una scelta obbligata visto che qui fa freddo e piove, ma vabbè, almeno il maltempo mi ha dato la spinta necessaria per smuovere le chiappe e riprendermi.
Poi è stato il turno della cameretta, dove ho spostato il divano davanti al computer, in modo da poter stare comodamente svaccata quando guardo le mie adorate serie.
Ero così orgogliosa della mia opera che ho atteso il ritorno di Lemmy con trepidazione per poter assistere alla sua reazione, peccato che invece non si sia minimamente accorto di quello che avevo fatto.
E' passato davanti la cameretta più volte ma niente, alla fine sono stata costretta a prenderlo per mano e portarcelo per avere una sua opinione in merito.
Che per fortuna è stata positiva, almeno siamo tutti contenti, io di potermi svaccare davanti al pc e di non dover spostare ulteriormente il divano per rimetterlo come stava, e Lemmy perché sì, che tanto della mia stanza non è che gliene freghi poi molto.
Il salone è stata la stanza più facile da sistemare, è quella più vissuta ma anche quella che mantengo più ordinata, paradossalmente.
Avendo del tempo a disposizione, ho comprato il filo per i braccialetti e riparato quello che mi si era rotto a casa di mamma Samara, oltre a crearne uno usandone due degli ultimi comprati.
Da principio volevo aspettare di tornare all'ovile per ravanare nei miei mille scatoloni alla ricerca del filo che già avevo, ma come mi ha fatto notare tempo fa la psicologa, non ha senso rimandare di fare le cose aspettando il momento giusto in cui poter ritrovare i miei oggetti per usarli, meglio ricomprare e fare subito.
Come darle torto?
Ho solo riparato/creato due braccialetti, eppure mi sento così bene.
Con questo non voglio dire che è tutto passato, la mancanza di Ciccio è talmente forte da togliermi il fiato e le mie crisi di pianto sono sempre lì, pronte ad affacciarsi in qualsiasi momento del giorno e della notte, come sempre.
Però comincio ad allontanarmi dal mostro nero, piano piano.
Certo, poi se smettessi di fare sogni di merda sarebbe anche meglio, l'altra notte ho sognato il nipote di mister Hyde (ormai tredicenne) e come ho cercato di abbracciarlo per salutarlo, si è scansato.
Vicino a lui c'era ovviamente lo zio, che mi ha fatto guastare il sangue con le sue rimostranze, che non ricordo, fortunatamente.
Questa pure è un'altra perdita che farà sempre male, quel ragazzino l'ho visto nascere e crescere, eravamo così uniti che mi sarebbe piaciuto continuare ad essere sua zia anche dopo aver lasciato mister Hyde, ma non è stato possibile.
E all'epoca era troppo piccolo per poter ragionare da solo ed avere un quadro obiettivo della situazione, non ho potuto fare altro che rassegnarmi a non vederlo più.
Quello che mi dispiace è che l'amore che provava per me sia sparito negli anni, crescendo in un clima di totale odio nei miei confronti, creato ed alimentato dalla perfida velenosità della madre, dalla stronzaggine dello zio, e dai nonni, burattini imperituri.
Eh vabbè, di certo non ho smesso di volergli bene, che non è colpa sua se quella famiglia è quello che è.
E se un giorno, miracolosamente, gli verrà voglia di contattarmi o di rivedermi, lo accoglierò a braccia aperte, come se tutti questi anni non fossero mai passati.
La vita continua, bene o male.
Bando alle ciance, è ora di pensare a bagno e cucina.
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