Novità dal fronte di mamma Samara, siamo riusciti (più Peterpan che io) a trovarle un appartamento e fra due settimane ci si trasferirà.
Tutto è bene quel che finisce bene, giusto?
No, perché comunque c'è stato da penare, venerdì scorso le avevo preso appuntamento per un appartamento vicino casa sua, ma la tizia dell'agenzia non si è presentata.
Ovviamente il numero della tizia lo avevo solo io, e all'ora dell'appuntamento ero in moto con Lemmy quindi impossibilitata ad usare il cellulare.
Morale, mamma Samara con zia hanno aspettato quasi un'ora davanti quell'appartamento prima di andarsene incazzate, io invece mi sono ritrovata con tremila chiamate e messaggi da parte loro.
E zero da parte della tizia.
La cosa mi ha dato fastidio alquanto, e ho scritto alla tizia, con molta calma, dignità e classe, per sapere cosa fosse successo e dare in escandescenze dopo la sua risposta.
Ovviamente la sua risposta è arrivata lunedì mattina, che lei nel week-end non lavora.
Anzi, mi ha proprio chiamato, dispiaciutissima, che lei era presente quel giorno ma dall'altra parte del palazzo, e non ha pensato di avvisare nessuno della sua nuova posizione.
La cosa mi ha puzzato parecchio, anche perché lei aveva il numero di mamma Samara, ma sono stata comprensiva e ho accettato le sue scuse, concludendo che l'avrei richiamata appena avessi saputo le nuove disponibilità di mia madre.
Che non accadrà mai, abbiamo preso un altro appartamento per lei, e tanti saluti.
O, come si dice nella capitale, attaccate ar cazzo.
A me per culo non me ce prendi, bella.
Anche qui a Grande Inverno ci sono novità, da lunedì mi sono rimessa in moto e sto sistemando come si deve una stanza al giorno, a cominciare dalla camera da letto dove finalmente ho fatto il cambio di stagione e messo a posto tutti i vestiti abbandonati in ogni dove.
Diciamo pure che è stata una scelta obbligata visto che qui fa freddo e piove, ma vabbè, almeno il maltempo mi ha dato la spinta necessaria per smuovere le chiappe e riprendermi.
Poi è stato il turno della cameretta, dove ho spostato il divano davanti al computer, in modo da poter stare comodamente svaccata quando guardo le mie adorate serie.
Ero così orgogliosa della mia opera che ho atteso il ritorno di Lemmy con trepidazione per poter assistere alla sua reazione, peccato che invece non si sia minimamente accorto di quello che avevo fatto.
E' passato davanti la cameretta più volte ma niente, alla fine sono stata costretta a prenderlo per mano e portarcelo per avere una sua opinione in merito.
Che per fortuna è stata positiva, almeno siamo tutti contenti, io di potermi svaccare davanti al pc e di non dover spostare ulteriormente il divano per rimetterlo come stava, e Lemmy perché sì, che tanto della mia stanza non è che gliene freghi poi molto.
Il salone è stata la stanza più facile da sistemare, è quella più vissuta ma anche quella che mantengo più ordinata, paradossalmente.
Avendo del tempo a disposizione, ho comprato il filo per i braccialetti e riparato quello che mi si era rotto a casa di mamma Samara, oltre a crearne uno usandone due degli ultimi comprati.
Da principio volevo aspettare di tornare all'ovile per ravanare nei miei mille scatoloni alla ricerca del filo che già avevo, ma come mi ha fatto notare tempo fa la psicologa, non ha senso rimandare di fare le cose aspettando il momento giusto in cui poter ritrovare i miei oggetti per usarli, meglio ricomprare e fare subito.
Come darle torto?
Ho solo riparato/creato due braccialetti, eppure mi sento così bene.
Con questo non voglio dire che è tutto passato, la mancanza di Ciccio è talmente forte da togliermi il fiato e le mie crisi di pianto sono sempre lì, pronte ad affacciarsi in qualsiasi momento del giorno e della notte, come sempre.
Però comincio ad allontanarmi dal mostro nero, piano piano.
Certo, poi se smettessi di fare sogni di merda sarebbe anche meglio, l'altra notte ho sognato il nipote di mister Hyde (ormai tredicenne) e come ho cercato di abbracciarlo per salutarlo, si è scansato.
Vicino a lui c'era ovviamente lo zio, che mi ha fatto guastare il sangue con le sue rimostranze, che non ricordo, fortunatamente.
Questa pure è un'altra perdita che farà sempre male, quel ragazzino l'ho visto nascere e crescere, eravamo così uniti che mi sarebbe piaciuto continuare ad essere sua zia anche dopo aver lasciato mister Hyde, ma non è stato possibile.
E all'epoca era troppo piccolo per poter ragionare da solo ed avere un quadro obiettivo della situazione, non ho potuto fare altro che rassegnarmi a non vederlo più.
Quello che mi dispiace è che l'amore che provava per me sia sparito negli anni, crescendo in un clima di totale odio nei miei confronti, creato ed alimentato dalla perfida velenosità della madre, dalla stronzaggine dello zio, e dai nonni, burattini imperituri.
Eh vabbè, di certo non ho smesso di volergli bene, che non è colpa sua se quella famiglia è quello che è.
E se un giorno, miracolosamente, gli verrà voglia di contattarmi o di rivedermi, lo accoglierò a braccia aperte, come se tutti questi anni non fossero mai passati.
La vita continua, bene o male.
Bando alle ciance, è ora di pensare a bagno e cucina.
giovedì 3 ottobre 2024
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