Qualche giorno fa la sorella del marinaio mi ha proposto di lavorare con lei nello studio di commercialista con cui collabora, il suo capo ha bisogno di una persona per aiutarla e per sollevarlo dalle noiose beghe di cui non ha più voglia di occuparsi e così lei gli ha fatto il mio nome.
Peccato che io non sappia nulla di nulla di buste paga e dichiarazioni dei redditi, ma che c'azzecco? Vabbè, per rispetto ed educazione nei suoi confronti stamattina ho preso appuntamento per un colloquio con il suo capo e mi sono recata diligentemente sul posto con tutte le buone intenzioni di questo mondo pronta ad affrontare questa nuova esperienza.
Aregà, dopo un'ora e mezza di chiacchiere avevo solo bestemmie e parolacce che premevano per uscire, non sapevo più come rispondere al tipo, tanto che ho interrotto i suoi sproloqui chiedendo di poter andare in bagno dando così una fine netta e decisa alla nostra discussione.
Dopodiché ho ringraziato dell'opportunità sia il tipo che la sorella del marinaio e me ne sono andata di corsa, per poi sbottare in macchina col marinaio che nel frattempo era venuto a prendermi.
Per un'ora e mezza ho ascoltato le chiacchiere di quel tipo che cercava di vendermi questo posto di lavoro come se fosse il più ambito e richiesto del mondo, un affare da non rifiutare, un lavoro meraviglioso che mi avrebbe dato grandi soddisfazioni e tanti altri blablabla che francamente neanche ricordo perché dopo tanta fuffa mi si son chiuse le orecchie e ho smesso di prestargli attenzione.
Il tutto, badate bene, per 250 euro al mese, anzi, per farmi un favore forse pure 300.
Perché poi il tempo perso ad insegnarmi le cose chi glielo ripagava? Giustamente io devo fare la gavetta, e poi la sua segretaria che lavora lì da tantissimi anni prende 600 euro full time e quindi io non posso pretendere di arrivare a quelle cifre.
Al che gli ho chiesto direttamente perché non assumere una persona che già sa fare questo lavoro in modo da non perdere tempo nell'insegnamento, e altrettanto direttamente mi ha risposto che poi quella persona deve pagarla di più.
Ma lui non ne fa una questione di soldi eh, lui mica è tirchio, lui i soldi ce li ha e investirebbe anche nella mia crescita professionale pagandomi i corsi di aggiornamento e quant'altro mi possa servire, ma lo stipendio no, per carità, quello deve rimanere basso, mica posso pretendere un trattamento a rigore di legge.
O nei limiti della decenza umana.
Sfrontatamente gli ho chiesto se lui accetterebbe uno stipendio simile e ho pure rimarcato il fatto che la mia gavetta l'ho già fatta, che ho una casa da mandare avanti e la spesa da fare per mangiare, oltre alla benzina e all'abbonamento per i mezzi necessario per recarmi in questo favoloso posto di lavoro e che quella miseria che lui considera un enorme favore non mi basta.
E altrettanto sfrontatamente lui ha continuato a decantare la meraviglia dell'opportunità che mi sta offrendo, condendo il tutto con altra fuffa che mi ha mandato in cancrena il sistema uditivo. Perché poi, importantissimo, lui era sempre il primo ad arrivare e l'ultimo ad andare via quando ha iniziato quindi non devo essere troppo fiscale con i miei orari se voglio fargli buona impressione, dopotutto devo tenermi stretto questo lavoro che oltre a me ce n'è tanta di gente che sarebbe felice di accettare.
Ecco, bravo, cercatene un altro di imbecille che accetterebbe questo schifo. Siamo stati irremovibili, lui non si è smosso dalla sua offerta e io non mi sono smossa dalle mie richieste, ho concluso che ci penserò per qualche giorno e poi gli farò sapere.
Ma già so che NON TE PENSO PROPRIO.
venerdì 12 giugno 2020
Ridicolo, assolutamente ridicolo
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