venerdì 27 marzo 2020

 Interrompiamo la noiosa routine di questa quarantena con una notizia straordinaria, girovagando sui social è uscito fuori un test da fare, come non ne uscivano fuori da anni, e ora ve lo proponiamo in tutta la sua bellezza, certi così di rendere un grosso favore alla comunità.
E' con enorme piacere quindi che vado a presentarvi le mie risposte, degne di rimanere impresse per sempre nella rete e di passare alla storia.

1. Come hai trascorso la quarantena?
Giocando al pc, , lavorando ad uncinetto, guardando netflix, pulendo, cucinando, scrivendo, studiando, litigando con mamma Samara ecc, ovvero le stesse cose che facevo anche prima.

2. Che cosa hai scoperto di te?
Nulla, che avrei dovuto scoprire? Quanto sto bene senza interazioni sociali? Quello lo sapevo anche prima, e manco poco.

3. Quali sono state le tue attività durante la giornata?
Mi alzavo verso le otto, facevo colazione mentre giocavo al pc, poi una bella doccia, le pulizie e infine in cucina a preparare il pranzo. Dopo, ancora un po' di gioco, oppure netflix o pc fino all'ora di merenda, poi svacco sul divano davanti a netflix con l'uncinetto in mano fino a che non dovevo preparare la cena, e una volta lavato i piatti e fatto uscire i cani, relax a letto giocando e guardando serie, il tutto condito con svariate guerre dei mondi con mamma Samara, enfatizzate dalla nostra convivenza forzata.

4. Ogni quanto andavi a fare la spesa?
Una volta a settimana la spesa grande e un'altra volta per le piccole cose o che nel frattempo finivano o per la frutta e verdura fresche.

5. Non avendo la mascherina e i guanti come ti sei comportato?
La mascherina sono riuscita a rimediarla, mentre mamma Samara l'ha comprata in farmacia per la modica cifra di €8,50 (mortacci loro), i guanti invece me li hanno sempre dati al supermercato prima di entrare.

6. Sei andato a correre?
Ovviamente no, l'unico movimento che ho fatto è stato portare le bestie di satana a spasso.

7. Cosa pensi dell' autocertificazione numero 2?
Sono rimasta ancora alla prima.

8. Mi racconti con quale frequenza e in che modo ti lavavi le mani?
Prima di toccare il cibo, dopo aver toccato le bestie di satana, dopo essere andata in bagno e ogni volta che rientravo in casa.

9. Hai avuto paura di contrarre il virus?
No.

10. In che modo l'hai affrontata?
Con molta tranquillità, per me non è cambiato quasi nulla, in verità.

11. Dai un aggettivo alla tua reclusione!
Ordinaria.

12. In cosa ti senti cambiato dopo questo periodo di reclusione?
Sono più irascibile, le guerre dei mondi con mamma Samara stanno mettendo a dura prova la mia psiche.

13. Quali competenze hai sviluppato?
Nessuna, quello che sapevo fare prima lo so fare anche adesso, né più e né meno.

14. Che valore dai alla libertà?
E' fondamentale, come lo è anche osservare le regole.

Adesso che siete arrivati fin qui, ditemi, non vi sentite persone migliori?
Eh, immagino, immagino.
Vabbè, basta con le stronzate, è ora di fare merenda.

venerdì 20 marzo 2020

 Il lockdown è attivo da ormai undici giorni e il popolo italiano sta dando il peggio di sé, come tradizione insegna.
Ovviamente non ho mai avuto dubbi che le cose sarebbero andate così male, dopotutto conosco i miei polli, ma riscontrare di aver avuto ragione nei miei pronostici non mi arride affatto.
Anzi, provo una certa amarezza per come il popolo italiano sta affrontando la questione, principalmente per la totale mancanza di rispetto delle regole, che, voglio dire, dovrebbe essere il principio base per una corretta sopravvivenza, e poi per tutta la pioggia di merda che si sta scatenando nei social a tal riguardo, che sono tutti esperti politici e medici dietro la tastiera.
Ma la cosa che mi manda il sangue al cervello è il fatto che la maggior parte di noi fa tutto il contrario di quanto deve: invece di evitare assembramenti, si riuniscono quanto e più di prima, invece di starsene buoni in casa, escono per qualsiasi motivo o scusa plausibile, invece di attenersi a quello che i nostri politici hanno deciso, danno contro e si ribellano.
Ma tutta questa animosità contro le decisioni di Conte per il lockdown dov'era quando gli altri politici ci davano cetrioli su cetrioli, alcuni anche molto dolorosi e deleteri?
Eh?
E' facile parlare dei nostri diritti dietro una tastiera, mentre NON adempiamo minimamente ai nostri doveri, vero?
Che poi, è così sconvolgente la richiesta di starsene buoni in casa senza vedere nessuno per un periodo di tempo ristretto?
Davvero?
Il popolo italiano dietro la tastiera che si ribella e professa il diritto alla libertà individuale non si è mai preoccupato della pressione fiscale sempre più forte, del caro vita, della sanità allo sfacelo, della corruzione in politica, della sicurezza inesistente e delle istituzioni che non ci tutelano (tanto per dirne qualcuna)?
Eppure sono argomenti ben più importanti e degni di nota, no?
Si dovrebbe scendere in piazza e fare rivoluzioni per questi motivi, e non perché dobbiamo starcene chiusi in casa per qualche settimana come misura preventiva.
Che tanto, per come stanno andando le cose, c'è ben poco da prevenire, qua finisce che saremo tutti contagiati, prima o poi.
Comunque, a parte tutto, mi sconvolge assai il fatto che la maggior parte del popolo italiano si lamenta di non sapere cosa fare in casa, scoprendosi annoiati a morte: ma davvero dite, o scherzate?
Voi che vi lamentate di annoiarvi chiusi in casa, avete tutti delle case perfette, senza riparazioni da fare o migliorie da apportare?
Avete case super ordinate e super pulite, avete ogni oggetto al proprio posto e vestiti sistemati a dovere negli armadi?
Avete scaffali, pensili, cassetti e credenze che non necessitano una rassettata?
Beati voi, che vi devo dire?
Avete case perfette ed esistenze perfette, ma vi annoiate: allora dedicatevi ai vostri hobby, no?
Non ci credo che tutti voi che vi lamentate avete hobby e praticate sport che includono solo lo stare all'aria aperta, non ci credo minimamente.
Dobbiamo rimanercene chiusi in casa, possibile che in casa non c'è nulla che vi piaccia fare?
Posso capire che non vi piaccia pulire o cucinare, non piace neanche a me farlo, ma almeno guardare la tv, no?
Oppure ascoltare musica, leggere dei libri, disegnare, scrivere, tanto per dire, di cosa da fare ce ne sono quante ne volete, basta poco, che ce vo'?
Dai, non è possibile che non troviate come convogliare le vostre energie se non stando appresso al cellulare o ai social, è davvero inconcepibile, su.
Abbiamo un mondo di possibilità per intrattenerci, che è davvero un peccato perdersi così, cedendo alla noia di una esistenza piatta e senza stimoli validi.
Vabbè, per concludere questo mio pippone alquanto scomodo, vi lascio con un mio personale pensiero molto cinico, che già so incontrerà il dissenso di molti di voi: da quando il lockdown è iniziato leggo molto spesso di mamme con figli ad oltranza che si lamentano di non sopportare più i loro numerosi pargoli durante questa restrizione forzata, che stare cuore a cuore h24 è sfiancante, è dura e tanto altro.
Ebbene, avete voluto la bicicletta?
E mo' pedalate.
A cosa pensavate quando sfornavate pagnotte una dietro l'altra?
Che tanto vi avrebbero aiutato i parenti, gli amici, e le insegnanti a scuola ad alleggerirvi il carico?
Aiuto a volte più che richiesto, dovuto, ma questa è tutta un'altra storia.
Non vi ha sfiorato minimamente l'ipotesi che avreste dovuto pensarci voi di persona ai vostri pargoli? Voi siete le mamme, avete deciso voi di avere tanti figli e ora ve li curate senza aiuti esterni e senza lamentarvene.
Voi mamme e voi padri, senza distinzione di sorta, che entrambi dovreste contribuire alla crescita dei vostri numerosi pargoli, non deve pensarci solo la mamma mentre il padre fa il soprammobile sul divano davanti alla partita, sia chiaro.
Prendetevi le responsabilità delle vostre scelte, diobestia, che i figli sono vostri, non degli altri. 
Ed eccomi qui, signor giudice.

lunedì 16 marzo 2020

 La gente sui social è impazzita, da quando è iniziata questa faccenda del Covid c'è un'isteria di massa che non ho mai visto prima e che mi preoccupa assai, che non credo proprio possa diminuire o ridimensionarsi a breve, anzi.
Che poi, a parte le varie teorie e cospirazioni dei tuttologi che per l'occasione sono diventati esperti di medicina, virologia, politica e quant'altro possa venirvi in mente, e che per me lasciano il tempo che trovano, mi sembra così assurda questa incapacità collettiva di starsene fermi e buoni in casa per evitare l'aumentare dei contagi, che ogni giorno rimango sempre più basita.
E trovo ancora più assurdo che quella stessa gente che finora passava il tempo libero chiusa in casa, adesso debba per forza uscire e stare in giro che se no si sente male, arrivando al punto di approfittare della scusa di dover fare la spesa andando al supermercato più volte al giorno, nonostante debba poi sciropparsi ore di fila fra altra gente per comprare solo UNA cosa per volta.
E non sto esagerando o inventando nulla, i dipendenti dei supermercati che si trovano nella piazza di Letamaios me ne hanno raccontate anche di peggio, che ne stanno vedendo di tutti i colori ultimamente.
E io non faccio fatica a credere loro, anche perché mi basta vedere la gente che passeggia tranquilla per la piazza, noncurante del divieto di assembramenti, per avere una conferma alle loro parole.
Ovviamente il marinaio, bastian contrario di qualsiasi parola provenga dalla sinistra per partito preso, scalpita non poco per la sua immobilità casalinga, che poverino non può andarsene a funghi o a pescare, e trova tutta la faccenda un'ingiustizia unica, convinto che il suo amato duce avrebbe saputo fare di meglio.
Sì, credici.
Certo, potrebbe lui stesso fare di meglio e dare una sistemata a casa sua o alle sue tante attrezzature sportive e impiegare meglio le sue energie, invece di sfogarsi solo con discorsi vuoti e ripetitivi, insulti per la sinistra e i comunisti, e lamentele varie mentre è svaccato sul letto davanti a pc e tv, ma vabbè, chi sono io per giudicare la sua vita?
Senza contare che l'ho abbandonato al suo triste destino proprio il giorno prima che iniziasse la quarantena, salvandomi da una noiosa convivenza forzata che non avrebbe portato a nulla di buono se non la reciproca compagnia, decisamente non abbastanza per uscirne fuori sana di mente, e ancora non me lo perdona.
Purtroppo la realtà dei fatti questa è: nella sua casa non mi trovo bene, non c'è posto per me e, SOPRATTUTTO, mi annoio infinitamente, e di questo il marinaio non se ne capacita, da essere poco empatico e per nulla comprensivo quale è.
Ma alla fin fine, il problema è suo, e m'importa 'na sega assai dei suoi rimproveri, che sono convinta di aver fatto bene come ho fatto.
Ne usciremo migliori?

venerdì 13 marzo 2020

Where is my mind?

 Il portale del mio blog ha svampato per l'ennesima volta proprio durante questo periodo surreale di pandemia, come se fosse un'essere vivente infettato dal virus e ridotto in fin di vita dalla malattia. Lo so che sembra assurdo anche solo pensarlo, ma insomma spero che si riprenda presto e ricominci a funzionare, che sono stufa di trovarlo sempre offline.
Forse più semplicemente chi se ne occupa è uno dei tanti contagiati e ha voluto prendere delle misure precauzionali, chissà. Come teoria non sta minimamente in piedi e fa pure ridere, ma bisogna pur pensare a qualcosa di questi tempi dove la noia regna sovrana e in qualche modo bisogna pur sopravvivere.
Riusciranno mai i nostri eroi (fra cui IO) a riprendere le attività di scrittura in maniera definitiva su quella piattaforma e soprattutto senza alcuna conseguenza? Sai com'è, mi scoccerebbe assai perdere le mie memorie sebbene non siano tutto questo trattato di filosofia, dopotutto scrivo dal 2004, mica bruscolini.
Non ricordo l'ultima volta che ho salvato la mia opera e se mai l'abbia salvata, come non ricordo neanche tutti i suoi ultimi contenuti, sarebbe una bella tragedia per me se il portale non dovesse tornare online. Come farei senza una parte così importante della mia vita?
Senza contare che scrivere sul blog poteva essere un'attività perfetta da fare in questi tempi di clausura dove dobbiamo ingegnarci nel trovare ogni giorno cose da fare rimanendocene buoni buoni in casa. Certo, l'alternativa c'è, ma scrivere su un anonimo blocco note come sto facendo ora non è proprio il massimo, e poi mi manca la community del portale e la mia cerchia di blogger con cui mi intrattenevo ogni volta che vi accedevo.
Sarebbe stato interessante leggere di come loro stiano affrontando la quarantena, confrontarci e magari farci forza l'un l'altro, che te lo dico a fare, e invece eccomi qui, a scrivere su un anonimo blocco note sperando che si tratti di uno svampamento provvisorio, sola in questa stanza, mentre mi chiedo come stiano tutti gli altri blogger e se anche loro continuino a scrivere imperterriti in attesa di tempi migliori. Arriveranno mai tempi migliori?
Per quanto riguarda la pandemia non ho tutte queste speranze, ciò che vedo in tv e sui social mi lascia abbastanza basita.
Diciamo che ho aspettative migliori per la piattaforma del blog, un po' perché rivoglio i miei scritti e un po' perché controllare ogni giorno se il portale sia di nuovo attivo non è proprio il massimo cui aspirare.
Dai iobloggo, torna presto tra noi, ti stiamo aspettando a braccia aperte.

mercoledì 11 marzo 2020

A stroke of luck

 L'ho scampata alla grande, stavolta.
Domenica ho abbandonato il marinaio prima del solito per festeggiare la festa della donna con le mie amiche e il farlo mi ha salvato l'esistenza, da lunedì c'è il divieto di spostamento e se non fossi partita un giorno prima avrei dovuto passare questo lockdown con lui, ad annoiarmi senza le mie cose, i miei hobby, il mio pc e soprattutto senza cambi di biancheria e vestiti.
Giubilo sia in tutto il regno.
Ovviamente il marinaio ha avuto le sue rimostranze, che te lo dico a fare, essere abbandonato di domenica senza possibilità di replica, a fatto compiuto e senza fargli presente i miei programmi con il dovuto anticipo non lo hanno certo ben disposto, ma io me ne sono sbattuta il cazzo.
Anzi, mi sono comportata come fa sempre lui, che si organizza per conto suo non tenendomi in considerazione e lasciandomi a far da spettatrice ai suoi impegni. E da come ha reagito quando gliel'ho fatto notare FORSE si è reso conto di quanto possa essere fastidioso come comportamento.
Ma non ci metterei la mano sul fuoco.
Comunque, sono felice di poter passare questo lockdown qui a casa mia e non ho nessun senso di colpa ad esserlo, nonostante le rimostranze continue del marinaio rimasto da solo nella sua casa.
Certo, poi i decreti del presidente sono fatti per non essere ascoltati, il marito della badante di Generalenonna è appena tornato dalla Romania di nascosto e senza alcun problema alle frontiere, in barba al divieto di spostamenti.
Non c'è neanche bisogno di dirlo che mamma Samara e la badante hanno avuto la loro piccola guerra dei mondi a tal proposito, che se Generalenonna viene contagiata per colpa della loro sconsideratezza sono guai, scatta la denuncia.
E non ci sarebbe niente di male, se lo meriterebbero.
Mah, vedremo come andrà a finire, ho il sentore che non sarà un periodo facile quello che ci aspetta.

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