Il mio week-end romano è stato talmente assurdo e imprevedibile che non so neanche come ho fatto ad uscirne sana di mente, ma per le cronache delle mie folli gesta bisognerà aspettare il prossimo post, che oggi voglio parlare di tutt'altro.
In questo momento mi trovo alla stazione Termini ad aspettare il treno che mi riporterà a Grande Inverno, appollaiata su uno sgabello davanti una vetrata che si affaccia sui tetti delle banchine e sui binari, non il miglior spettacolo cui assistere e non il posto migliore in cui sostare, ma di sale d'attesa non ce ne sono più, stando a quanto mi ha detto una tipa del personale, quindi me lo faccio andar bene.
Anche perché è già stato difficile raggiungere la stazione, che la fermata della metro era chiusa e sono dovuta scendere a quella dopo e farmela a piedi, cominciando la giornata alla grande, e ora non mi muovo da qui neanche se mi pagano.
Ma bando alle ciance, oggi cade l'anniversario della morte di Ren e, come l'anno scorso, sono in viaggio verso Grande Inverno, anche se lo stato d'animo è differente: l'anno scorso non volevo tornare, ora invece fremo per rimettere piede nella mia casa al freddo norde e riprendere la mia vita abituale e le mie routine.
Sembra ieri eppure è già passato un anno, un anno in cui ho sofferto come non mai, al punto da decidere di prendere subito un altro cane per alleviare le mie pene, all'epoca insormontabili.
Certo, chi si aspettava poi che il nuovo arrivato fosse tutto il contrario di Ren?
Io avevo (ho) bisogno di un cane come Ren, dolce, affettuoso e morbosamente attaccato a me, per sopravvivere alla dipartita di Ren, e invece mi è capitato il figlio di Satana, dal caratterino difficile, schivo e diffidente, che culo.
Ma magari è stato meglio così eh, magari una copia del mio Ren sarebbe stata deleteria e Rey, nel suo essere l'esatto contrario del mio Ciccio è l'ideale per me, solo che ancora non c'ho le prove.
Adesso come adesso solo una cosa è certa: la sofferenza che ancora provo per la mancanza del mio amato Ren.
Voglio bene a Rey e gli sono affezionata, ma tra noi non c'è quel grande amore che mi legava al mio amato Ren, e a questo punto non so nemmeno se ci sarà mai.
Ed io, che sono una madre di merda, faccio sempre confronti fra i due cani, continuando a preferire quello che non c'è più e che amavo più di me stessa.
Un anno è passato da quando Ren mi ha lasciato, ormai il pensiero di quello che è successo non mi toglie più il respiro e la voglia di vivere come l'anno scorso, ma comunque fa ancora male, un male cane, tanto che non riesco ad evitare di piangere ogni volta che mi torna in mente, anche a distanza di tutto questo tempo.
Amore di mamma, sei sempre nel mio cuore e nei miei pensieri, ti amo ancora immensamente.
lunedì 22 settembre 2025
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