giovedì 12 giugno 2025

Nothing that's worth regretting

 Ho sognato di avere una seconda occasione con Ren, che era tornato in vita e potevo occuparmi di lui di nuovo rimediando agli sbagli fatti, e me lo portavo in giro in braccio come nei suoi ultimi giorni di vita.
Stavolta il risveglio è stato mesto, avrei voluto dormire per ore e prolungare il più possibile il nostro stare insieme, e darei non so che cosa per poter avere una seconda occasione del genere e riavere con me l'amore della mia vita.
E a dirla tutta, se potessi tornare indietro, tornerei all'estate scorsa per affrontare meglio la sua malattia e averlo ancora tra le mie braccia: non vorrei cambiare nient'altro, tutte le sofferenze del passato e le brutte esperienze non contano nulla per me, alla fin fine se avessi fatto scelte diverse ora non sarei qui con l'uomo della mia vita, quindi va bene così, non rinnego il passato, voglio solo riavere il mio Ciccio fra le braccia.
Rey mi sta aiutando tanto a superare il lutto e a modo suo un po' mi dimostra affetto e devozione, ma non è Ren.
Che poi, ieri sera ci ho pure provato a tirarmelo vicino sul divano e a pretendere qualche coccola, ma non c'è stato verso, si è fatto accarezzare cinque secondi e poi via, è schizzato a nascondersi sotto il letto, al fresco.
No, decisamente Rey non è Ren, e devo ancora capire se questo sia un bene o un male per me.
Comunque, passando a cose concrete, il lavoro fila liscio come l'olio, ma fa schifo.
E non perché pulisco gli uffici, ma perché è ripetitivo e monotono, oltre che impegnativo, anche se a quanto pare, il mio blocco non è così pesante come quello della collega senior.
E  già tremo quando ci saranno le ferie e dovrò coprire anche i blocchi delle colleghe, da come ne esco stremata e debilitata dal mio, dubito fortemente di riuscire a lavorare anche nei loro, diobestia.
E' un mondo difficile.
Passando a cose molto più serie, sono rimasta veramente sconcertata dall'esito di quest'ultimo referendum, in cui riponevo una flebile speranza di rivalsa del popolo italiano, composto per la maggior parte da lavoratori bistrattati e mal pagati in sempiterna lamentela per la disastrosa situazione attuale, e invece colcazzo, anche stavolta è stato un fallimento.
Quello che mi sconvolge maggiormente è l'enorme ignoranza di questo popolo italiano: ogni post che ho letto sui risultati del referendum era pieno solo di commenti xenofobi e di insulti verso gli extracomunitari, come se tutti i quesiti del voto fossero riferiti solo a loro.
Diobestia, mai vista una comprensione del testo così inesistente, posso pure capire che vi stanno sul cazzo gli extracomunitari e li vorreste rimandare tutti al loro paese (no, in realtà non capisco, ma vabbè), però UNA sola domanda riguardava loro, le altre quattro erano per noi tutti lavoratori bistrattati e mal pagati, cazzo.
Leggere poi commenti di gente che si è astenuta dal voto per fare un dispetto alla sinistra e ai PIDDIOTI mi ha fatto avvelenare, come si fa a non capire che il dispetto non era per la debole classe politica in opposizione o per i loro sostenitori, ma per noi tutti lavoratori, sia di destra che di sinistra?
Intanto i politici, tutti indistintamente, mangiano e bevono come sempre, con i loro posti sicuri e inviolabili, con i loro stipendi sempre in crescita, e se ne sbattono di questi dispettucci, che a loro non cambia nulla essere disprezzati o meno, tanto sempre lì stanno, e lì rimangono.
E poi, era così difficile votare NO se non eravate d'accordo all'abrogazione di quelle leggi?
A questo serve votare eh, se sei d'accordo metti SI', se non sei d'accordo metti NO.
Astenersi dal voto per manifestare il proprio diniego non serve a un emerito cazzo.
E adesso ditemi, voi fenomeni che non avete voluto votare perché gli stranieri ci hanno invaso e devono tornare tutti a casa loro, non è un peccato aver sprecato tutti quei milioni di euro per il referendum?
Con quei soldi si potevano fare tante cose in Italia, e invece li abbiamo buttati con il referendum.
Belle cose.
Che tanto sarebbero comunque spariti nelle tasche di qualche politico, ma vabbè, lasciatemi fantasticare al riguardo.
E magari, ora che l'onda del referendum è finita, tornerete pure a lamentarvi dei tagli alla sanità, alle infrastrutture, alla sicurezza, all'istruzione e a tutto quello che vi può venire in mente, vero?
Oltre al fatto che gli extracomunitari se ne devono tornare tutti a casa loro, ovvio.
Tanti ribatteranno che il referendum è inutile e che non serve votare, ed è vero, quando mai negli ultimi trent'anni i politici hanno dato retta alle opinioni del popolo?
Però già che è stato indetto, non rendiamolo nullo.
Mi dispiace minare le vostre convinzioni, ma non è l'astensione al voto che porterà dei cambiamenti in questa Italia disastrata, proprio no.
Sempre che voi vogliate che la situazione cambi eh, perché se poi vi piace la situazione attuale, allora alzo le mani.
Però non lamentatevi allora, che l'avete voluto voi.
Eccheccazzo.

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