La pacchia è finita, gli scaldapizzette in ferie sono tornati tutti ai loro posti, inspiegabilmente ieri, e ora mi tocca pulire ogni ufficio a fondo, per mio sommo dispiacere, che già mi beavo di prendermela comoda fino a lunedì prossimo.
Addio ai bei tempi in cui finivo prima e potevo riposarmi nella nostra stanzetta al fresco prima di staccare ufficialmente, ora si ricomincia a sudare e a soffrire, diobestia.
Che poi, tornati gli scaldapizzette sono spariti anche i rotoli di carta igienica, e non so se le due cose siano collegate, ma mi sono fatta i cazzi miei e non ho detto niente a nessuno, che tanto sarebbe stato inutile.
Il mio tesoro? Prendetelo pure se volete, chissà se qualcuno di voi lo troverà.
E non è mica finita, un turnista che ho visto solo due volte in tre settimane oggi ha espresso disappunto perché ho spento l'aria condizionata nel suo ufficio dopo averlo pulito e prima di chiuderlo a chiave, non contento di dover ritrovare l'ufficio caldo martedì, quando sarebbe tornato a lavorare.
Parliamone.
Il tipo si è scocciato perché ho spento l'aria condizionata nel suo ufficio che sarebbe rimasto chiuso a chiave fino a martedì prossimo.
Cioè, 'sto tipo ha l'abitudine di lasciare l'aria condizionata accesa per giorni e giorni, e nessuno controlla o dice qualcosa, e l'avrebbe lasciata accesa giorno e notte per tutto il week-end, se non fossi intervenuta io, maltrattatrice di scaldapizzette che vogliono trovare l'ufficio fresco a qualunque costo.
Gliele avrei date io le pizze, a due a due finché non diventano dispari, altroché.
Statali del cazzo, che categoria inutile, diobestia.
E mica solo lui, c'è una di loro, sempre turnista, che addirittura aspetta che io lavi il pavimento del corridoio per decidere di staccare, lasciando così le sue pedate ovunque senza degnarsi di mostrarsi un minimo dispiaciuta o di profondersi in scuse che non sarebbero affatto sincere, ma comunque gradite.
Lei tranquillamente mi passa accanto mentre ho ancora il mocio in mano, con lo sguardo fisso e altero, e se ne va, soddisfatta della sua passeggiata.
E io calo santi, non potendo lanciarle maledizioni (per etica, mica per altro).
E meno male che è donna, ho più solidarietà dagli uomini, da questo punto di vista.
Uno di quelli fissi, che mi ha preso in simpatia essendo di Anguillara, ormai chiude baracca e burattini e se ne va appena mi vede, e intima agli altri di andar via che se no rischiano la vita, che sono pericolosa se mi lasciano le pedate in giro (cosa che lui fa spesso, rimediando i miei rimproveri).
C'è da dire però che si è sempre scusato quando è passato sul pavimento bagnato, e ora mi chiede il permesso di camminare dove sto lavorando quando deve staccare, dimostrandomi più rispetto lui che le sue colleghe, con cui condivido lo stesso genere.
E vabbè, fortunatamente dovrò tenermi questo lavoro solo qualche mese, poi torneremo nella nostra terronia e affanculo tutti quanti, buoni o cattivi che siano.
A tal proposito, oggi è il compleanno di Pinpin e così dopo pranzo ho mandato un vocale di auguri alla cugina Malmostosa per farglielo ascoltare, e lei mi ha assicurato che lo avrebbe fatto appena si fosse svegliato dalla pennichella.
E non l'ho più sentita.
Ma forse sono io che ho preteso troppo, che un messaggio di ringraziamento o di gradimento per il pensiero non è minimamente concepibile, chissà.
E vabbè, dopotutto chi nasce tondo non può mica morire quadrato, quindi rimarrò con l'eterno dubbio che Pinpin sia stato contento di ricevere i miei auguri o meno, che non si può ottenere sangue da una rapa.
Ma quanto sono saggia, io.
venerdì 27 giugno 2025
sabato 14 giugno 2025
La mia prima settimana lavorativa è finita: vogliamo tirare le somme?
E tiriamole, innanzitutto vorrei che il lavoro fosse finito definitivamente, che in questo momento in cui ancora porto le conseguenze del mio mal di schiena passato mai passato del tutto, e fa caldo al punto che la mia anemia mi porta la pressione sotto le scarpe, ogni giornata è uno strazio.
L'azienda si trova in aperta campagna, ed oltre ad essere enorme e a farmi macinare chilometri avanti e indietro, ci sono una gran quantità di insetti presenti negli edifici, come mosche, mosconi, due tipi di vespe e varie specie di ragni (che lo so che non sono insetti, ma stiamo lì), e per non farci mancare nulla, le colleghe lamentano anche la presenza di calabroni e bacarozzi, oltre a topi e pipistrelli.
Evviva.
Che per i pipistrelli non mi preoccupo, sono così teneri, ma tutto il resto no, diobestia, non voglio averci niente a che fare.
Oltre agli animali, ci sono anche gli impiegati degli uffici, tutti scaldapizzette, sempre gentili e disponibili, ma di fondo classici statali che se la prendono comoda, tanto che ieri pomeriggio al mio arrivo li ho trovati a chiacchierare amabilmente in gruppo per poi sparire poco dopo, ben prima del loro orario di chiusura.
Lemmy dice che devo capirli, che era venerdì pomeriggio, e chi non vorrebbe fuggire il venerdì pomeriggio?
E certo.
Paradossalmente, quelle due impiegate che ho potuto incontrare, sono le più ostili: una si diverte a lasciare prove in giro per controllare se noi servette puliamo bene tutto, e l'altra non ti degna di uno sguardo, rimanendo ferma al suo posto senza lasciarti modo di pulire tranquillamente.
Che tanto io me ne sono sbattuta il cazzo e non ho aspettato che lei staccasse per pulirle l'ufficio, ma le sono passata tutto intorno che non avevo tempo da perdere, anche se, per la prossima volta mi toccherà agire diversamente, per non contrariarla troppo e non dovermi ritrovare qualche cetriolo dove non voglio, che non è il caso.
Per mia fortuna, è una dei tanti turnisti che non lavora tutti i giorni e la nostra interazione sarà abbastanza sporadica, quindi a posto così.
Comunque, mi sconcerta alquanto che le peggiori nemiche di noi povere donne delle pulizie siano proprio due esponenti del nostro stesso sesso, che dovrebbero sapere bene quanto sia difficile per noi il mondo del lavoro, avendo poi il peso della casa e della famiglia sulle spalle, peccando altamente di solidarietà femminile.
Mah, evidentemente loro due non hanno mai avuto problemi di lavoro, casa e famiglia, che vi devo dire?
Alla fine sticazzi, sia quel che sia, tanto questo non è il lavoro della mia vita e non durerà in eterno, tempo qualche mese e big ciaone a tutto e a tutti, se lo semo visto.
Le colleghe invece si sono dimostrate disponibili e gentili, forse perché siamo tutte nella stessa merda, ma come la vita insegna, fidarsi è bene e non fidarsi è meglio, mentre il responsabile della ditta è un bel fijo de 'na mignotta, di quelli che te lo butta al culo con il sorriso.
E non ho ancora capito se ci è o ci fa, mi ha fatto attaccare tutta la settimana una mezz'ora prima con la scusa che dovevo impratichirmi con il giro e avere più tempo per fare tutto, per poi tenermi nel nostro ufficio mezz'ora senza fare nulla fino all'orario effettivo di inizio, invalidando il mio arrivo anticipato.
Al che, ieri gli ho chiesto se fosse ancora necessario che attaccassi prima, e tranquillamente mi ha risposto di no, se ormai sono in grado di fare tutto nelle quattro ore che mi spettano.
E finora cosa ho fatto, scusa?
Vabbè, parlando di altri esponenti del genere umano, anche se è difficile classificarli in quel modo, il tipo che abita di sotto si è lamentato con Lemmy di quanto fossero trogloditi gli Australopitechi e di come gli diano fastidio le loro urla a qualsiasi ora del giorno e della notte, oltre ai loro rumori molesti e alla loro maleducazione, che non è poca, concorde anche lui sulle nostre impressioni nei loro riguardi.
Solo che poi ci facciamo cazzi con il nostro fronte comune, gli Australopitechi sempre lì stanno e sempre male si comportano, per disgrazia nostra, quindi, che fare?
Tra l'altro, il bacarozzo morto davanti alla loro porta sta sempre lì, e sono passate settimane, ma de che stamo a parla'?
A dir la verità, m'importa 'na sega di tutto quanto, tanto fra qualche mese ce ne torneremo alla nostra terronia e big ciaone everyone, ma chi ve se incula?
Il caldo mi sta rendendo cattiva.
giovedì 12 giugno 2025
Nothing that's worth regretting
Ho sognato di avere una seconda occasione con Ren, che era tornato in vita e potevo occuparmi di lui di nuovo rimediando agli sbagli fatti, e me lo portavo in giro in braccio come nei suoi ultimi giorni di vita.
Stavolta il risveglio è stato mesto, avrei voluto dormire per ore e prolungare il più possibile il nostro stare insieme, e darei non so che cosa per poter avere una seconda occasione del genere e riavere con me l'amore della mia vita.
E a dirla tutta, se potessi tornare indietro, tornerei all'estate scorsa per affrontare meglio la sua malattia e averlo ancora tra le mie braccia: non vorrei cambiare nient'altro, tutte le sofferenze del passato e le brutte esperienze non contano nulla per me, alla fin fine se avessi fatto scelte diverse ora non sarei qui con l'uomo della mia vita, quindi va bene così, non rinnego il passato, voglio solo riavere il mio Ciccio fra le braccia.
Rey mi sta aiutando tanto a superare il lutto e a modo suo un po' mi dimostra affetto e devozione, ma non è Ren.
Che poi, ieri sera ci ho pure provato a tirarmelo vicino sul divano e a pretendere qualche coccola, ma non c'è stato verso, si è fatto accarezzare cinque secondi e poi via, è schizzato a nascondersi sotto il letto, al fresco.
No, decisamente Rey non è Ren, e devo ancora capire se questo sia un bene o un male per me.
Comunque, passando a cose concrete, il lavoro fila liscio come l'olio, ma fa schifo.
E non perché pulisco gli uffici, ma perché è ripetitivo e monotono, oltre che impegnativo, anche se a quanto pare, il mio blocco non è così pesante come quello della collega senior.
E già tremo quando ci saranno le ferie e dovrò coprire anche i blocchi delle colleghe, da come ne esco stremata e debilitata dal mio, dubito fortemente di riuscire a lavorare anche nei loro, diobestia.
E' un mondo difficile.
Passando a cose molto più serie, sono rimasta veramente sconcertata dall'esito di quest'ultimo referendum, in cui riponevo una flebile speranza di rivalsa del popolo italiano, composto per la maggior parte da lavoratori bistrattati e mal pagati in sempiterna lamentela per la disastrosa situazione attuale, e invece colcazzo, anche stavolta è stato un fallimento.
Quello che mi sconvolge maggiormente è l'enorme ignoranza di questo popolo italiano: ogni post che ho letto sui risultati del referendum era pieno solo di commenti xenofobi e di insulti verso gli extracomunitari, come se tutti i quesiti del voto fossero riferiti solo a loro.
Diobestia, mai vista una comprensione del testo così inesistente, posso pure capire che vi stanno sul cazzo gli extracomunitari e li vorreste rimandare tutti al loro paese (no, in realtà non capisco, ma vabbè), però UNA sola domanda riguardava loro, le altre quattro erano per noi tutti lavoratori bistrattati e mal pagati, cazzo.
Leggere poi commenti di gente che si è astenuta dal voto per fare un dispetto alla sinistra e ai PIDDIOTI mi ha fatto avvelenare, come si fa a non capire che il dispetto non era per la debole classe politica in opposizione o per i loro sostenitori, ma per noi tutti lavoratori, sia di destra che di sinistra?
Intanto i politici, tutti indistintamente, mangiano e bevono come sempre, con i loro posti sicuri e inviolabili, con i loro stipendi sempre in crescita, e se ne sbattono di questi dispettucci, che a loro non cambia nulla essere disprezzati o meno, tanto sempre lì stanno, e lì rimangono.
E poi, era così difficile votare NO se non eravate d'accordo all'abrogazione di quelle leggi?
A questo serve votare eh, se sei d'accordo metti SI', se non sei d'accordo metti NO.
Astenersi dal voto per manifestare il proprio diniego non serve a un emerito cazzo.
E adesso ditemi, voi fenomeni che non avete voluto votare perché gli stranieri ci hanno invaso e devono tornare tutti a casa loro, non è un peccato aver sprecato tutti quei milioni di euro per il referendum?
Con quei soldi si potevano fare tante cose in Italia, e invece li abbiamo buttati con il referendum.
Belle cose.
Che tanto sarebbero comunque spariti nelle tasche di qualche politico, ma vabbè, lasciatemi fantasticare al riguardo.
E magari, ora che l'onda del referendum è finita, tornerete pure a lamentarvi dei tagli alla sanità, alle infrastrutture, alla sicurezza, all'istruzione e a tutto quello che vi può venire in mente, vero?
Oltre al fatto che gli extracomunitari se ne devono tornare tutti a casa loro, ovvio.
Tanti ribatteranno che il referendum è inutile e che non serve votare, ed è vero, quando mai negli ultimi trent'anni i politici hanno dato retta alle opinioni del popolo?
Però già che è stato indetto, non rendiamolo nullo.
Mi dispiace minare le vostre convinzioni, ma non è l'astensione al voto che porterà dei cambiamenti in questa Italia disastrata, proprio no.
Sempre che voi vogliate che la situazione cambi eh, perché se poi vi piace la situazione attuale, allora alzo le mani.
Però non lamentatevi allora, che l'avete voluto voi.
Eccheccazzo.
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