Alla fine ho ceduto, non riuscendo più a sopportare il dolore che resiste ai farmaci finora assunti e le notti insonni, mi sono decisa e ho chiesto l'aiuto da casa per farmi fare le punture.
Basta poco, che ce vo'?
Ecco, lasciamo perdere.
Innanzitutto, ci vuole il medico che ti prescrive il farmaco, e poi un volontario che ti faccia la puntura, anche il medico stesso all'occorrenza, e io non ho nessuno dei due, a causa della negligenza degli sportellisti ASL per il primo (ma questa è tutta un'altra storia), e a causa della mia asocialità per il secondo.
Allora abbiamo contattato il medico proprietario del box che abbiamo affittato, il quale, molto sbrigativamente, ci ha mandato diretti in farmacia per farmi fare la puntura, che tanto un qualche medico in loco disponibile alla mansione si trova sempre.
E così, trascinando le mie dolorose membra fino alla farmacia più vicina, piena di belle speranze per la fine imminente delle mie sofferenze, mi sono scontrata con la dura realtà dei fatti che:
UNO, nelle farmacie nessuno fa le punture a chicchessia;
DUE, ci vuole comunque la prescrizione del medico per il farmaco, prescrizione che ovviamente il tipo non mi ha fatto;
TRE, per le punture posso provare alla croce rossa, al pronto soccorso o alla guardia medica, sperando in un esito positivo almeno con una di queste opzioni.
E qui una buona bestemmia.
Rassegnata a passare un'altra giornata di sofferenza, ho atteso di ricevere la fantomatica ricetta e poi, nel tardo pomeriggio mi sono incamminata con Lemmy verso la croce rossa vicino casa, non più così piena di belle speranze, dove ho ricevuto il primo rifiuto alla prestazione, perché non esiste che in croce rossa si facciano punture.
E andiamo.
Con la morte nel cuore e qualche santo calato, ho allungato la strada e la mia agonia verso il pronto soccorso, ben più lontano, con le speranze decisamente dimezzate, dove ho ricevuto il secondo rifiuto, perché in pronto soccorso non sono autorizzati a fare iniezioni.
Con le pive nel sacco siamo tornati a casa, accompagnati dai vari santi che ho calato al secondo rifiuto e dl dolore che non mi ha mai abbandonato, dove sono tornata a vegetare sul letto in attesa che arrivassero le venti per poter chiamare la guardia medica, la mia ultima spiaggia, ormai senza alcuna speranza visto che non era sicuro che il medico di turno si sarebbe prestato ad aiutarmi, che non tutti lo fanno.
E meno male che siamo noi terroni i pressapochisti.
Comunque, alla fine tutto è bene quel che finisce bene: dopo un'attesa neanche tanto interminabile con il call center della guardia medica per prenotare l'appuntamento, e dopo aver aspettato che il medico di turno si liberasse per poter venire a conoscenza della situazione e mi desse appuntamento, finalmente la mia agonia ha avuto fine e mi sono fatta bucare la chiappa.
Stamattina sono ancora dolorante e non riesco a stare in piedi più di tanto, ma già che stanotte sono riuscita a dormire e riposare è tanta roba, veramente tanta roba.
E anche per oggi il mio tempo qui è finito, la mia schiena grida pietà ed è ora di tornare a vegetare sul letto per l'ennesima volta.
E andiamo.
sabato 31 maggio 2025
Lying in my bed again
mercoledì 28 maggio 2025
Suffer well
Forse ho esagerato con gli insulti verso il grande demone celeste, da quando la piccola Nami non è più con noi a me è venuto un mal di schiena talmente forte da rendermi difficile sia lo stare in piedi che il coricarmi.
E qui una buona bestemmia.
Ovviamente gli antidolorifici che sto prendendo non stanno funzionando, che te lo dico a fare, anzi, la schiuma maledetta che ho comprato per coadiuvare le pasticche mi ha fatto venire un rash cutaneo oltremodo doloroso che rende ancora più difficoltoso dormire la notte.
Neanche ve lo dico quanti santi sto calando in questi giorni, tanto è facile da indovinare.
La cosa più fastidiosa è che io mi rompo il cazzo a stare ferma a letto a guardare il soffitto, unica posizione in cui il dolore sembra darmi una leggera tregua, e così, appena sento di potermi muovere mi alzo, faccio qualcosa per casa o al pc, e poi torno a vegetare sul mio letto di dolore quel tanto che basta per permettermi di alzarmi di nuovo.
E stare svaccata sul divano accentua il mio mal di schiena, non posso neanche usare il portatile come mio solito per svagarmi un po', maremma maiala impestata.
Anche se, a pensarci bene, forse è stato proprio il mio svacco serale sul divano con il portatile sulle gambe a scatenare la rivolta delle mie stanche membra (oltre alla scarica di insulti verso il grande demone celeste).
Ma parlando di cose più allegre, lunedì, nel pieno della mia condizione dolorosa e invalidante, sono andata a fare la visita medica per il lavoro e l'elettrocardiogramma ha decretato il totale benessere del mio cuore, così, de botto senza senso, ribaltando la sentenza di quello precedente.
Non ho più un cuore malato, sarà vero o sarà un caso?
A quale referto devo credere?
E se fossero giusti entrambi?
In questo caso, il mio povero cuore malato è guarito da solo, ma può essere?
Inoltre, secondo il medico è strano che io sia a rischio glaucoma, ed è sicuro che ad una prossima visita i miei occhi saranno in perfetta forma, smentendo la diagnosi preoccupante di qualche anno fa, che mi ha tolto il l'unico piacere che mi era rimasto nella vita, ovvero il cioccolato fondente, come prevenzione.
Magari fosse come dice questo medico, almeno posso tornare a consumare la mia droga preferita, che m'importa 'na sega di rinunciare a dolci e dolcetti per le mie intolleranze, finché posso mangiare cioccolato.
Toglietemi tutto, ma non il cioccolato.
E comunque, nonostante tutto, godo di ottima salute e sono idonea per il lavoro.
Ora non resta che attendere notizie dalla ditta per i prossimi passi, nel frattempo torno a vegetare sul letto, che il mio tempo qui è finito.
Al prossimo post, se sopravvivo.
mercoledì 21 maggio 2025
Mamma Samara non si smentisce mai, convinta che in quelle due settimane in cui sono stata ospite da lei io non abbia mosso un dito, da grandissima pigrona che non fa un cazzo quale mi considera, oltre a ribadirmi il concetto e a non voler credere alle mie smentite, se n'è lamentata anche con zia, raccontandole la sua visione distorta dove il massimo che abbia potuto fare è stato lavare qualche volta i piatti la sera, E BASTA.
Zia, conoscendomi, ha stentato a crederci, ma la sorella non è retrocessa di un passo e ha continuato ad insistere con la sua storia, che sono una grandissima pigrona e che non faccio un cazzo.
E lei è quella che si incazza a morte con me perché non la difendo a spada tratta con la sorella e le do ragione quando sbaglia, curioso, vero?
Ovviamente gliel'ho fatto notare, ma è stato come parlare al vento: lei mica mi stava denigrando con zia, stava solo raccontando la verità, non posso mica dissentire su questo.
E vabbè.
Non contenta, mi ha tacciato di essere una zozzona e di non pulire neanche casa mia, solo per averle detto che al mio ritorno, dopo aver tenuto casa chiusa per due settimane, ho trovato qualche (tre) pesciolino d'argento in cucina.
Cucina che ho lasciato splendida splendente prima di partire, che te lo dico a fare.
Che poi, con quale coraggio mi rimprovera aspramente di vivere nella merda se non è mai stata a casa mia, io mica lo so.
E questo è un vizio che ha sempre avuto, anche nella mia casa precedente, dove ho vissuto nove anni e dove lei ha messo piede molto sporadicamente perché veniva a trovarmi solo se la andavo a prendere o la scarrozzava qualcuno, la sua convinzione è sempre stata quella che non pulissi mai e che vivessi nella sporcizia, nonostante trovasse sempre tutto pulito e in ordine durante le sue visite.
L'antica tradizione di famiglia di maltrattare le figlie primogenite perpetrata negli anni da Generalenonna nei confronti di mamma Samara è sempre stata osservata, come potete notare, e ora che Mamma Samara è diventata degna erede di sua madre, mica può smettere di vessarmi nello stesso identico modo in cui veniva vessata lei, no?
Anzi, bisogna rendere orgogliosa la genitrice passata a miglior vita e raccogliere bene la sua eredità, se no non siamo contente.
Diobestia.
E lo so che le male parole di mamma Samara non hanno fondamento e non dovrei farmene un problema, ma che cazzo, farsi scivolare tutto addosso non è sempre così semplice come si crede.
Tanto per rimanere in tema, neanche gli Australopitechi si smentiscono con la loro discutibile abituale condotta, e ogni giorno toccano sempre di più il fondo, tanto che ormai non rimprovero neanche più Rey quando si incazza ad ogni loro passaggio o sbattimento di porte, ignorando bellamente i suoi ringhi ed abbai, che si meritano di essere infastiditi.
Giustamente, come io subisco (insieme agli altri condomini) le porte sbattute a tutte le ore del giorno e della notte (e qui una buona bestemmia), loro subiscono giustamente la rabbia sonora di sua maestà.
Eccheccazzo.
Lemmy non è proprio d'accordo su questa mia condotta, ma vabbè.
Comunque, la settimana scorsa gli Australopitechi hanno lasciato per giorni e giorni il loro secchio dell'indifferenziata all'entrata del palazzo, tanto che vedendolo abbandonato nell'androne mi ha colto il dubbio sulla sua appartenenza, al punto da pensare che potesse essere di qualcun altro e che gli operatori ecologici si fossero sbagliati a metterlo davanti al nostro portone.
Allora al ritiro seguente l'ho rimesso fuori, sperando che sparisse, e invece miracolosamente è andato a finire sul balcone degli Australopitechi, portato su stavolta per qualche grazia divina di cui non sarò mai a conoscenza.
E di santi ne ho calati abbastanza, che gli Australopitechi cominciano veramente a darmi urto.
Fortunatamente non sono tipi socievoli, almeno ci stiamo risparmiando il disagio di una qualsiasi interazione con loro, assolutamente non cercata e non voluta, e sempre fortunatamente noi siamo di passaggio e un giorno ce ne andremo, per buona grazia nostra.
Ma quel giorno sarà sempre troppo lontano, per i gusti mia.
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