mercoledì 12 marzo 2025

 Fra tutti i sogni strambi che faccio, e che raramente mi rimangono in memoria come quello dove avevo una rada peluria bianca sul labbro superiore o quello dove Peterpan divorziava dalla moglie o quello dove ero senza gambe e rinunciavo alle braccia per averle e poi incontravo Inuyasha, a volte capita che ce ne sia uno anche relativamente serio, su cui riflettere.
Ieri notte ho sognato che ero insieme alla sorella di Psycho, mia migliore amica dai tempi delle elementari finché disgraziatamente non ho ceduto alle avances di suo fratello (rovinando così il nostro rapporto irrimediabilmente), dovevamo cucinare qualcosa nella vecchia cucina di Generalenonna e quando si è trattato di dover impastare qualcosa, lei ha confessato di non essere tanto brava nel farlo perché sua madre non glielo aveva insegnato, essendo morta quando lei era piccola.
Peccato che nella realtà la madre sia morta circa quindici anni fa, anno più anno meno.
Perché ho sognato che sua madre è morta giovane?
L'unico motivo che mi è venuto in mente è che forse in questi giorni cade il suo anniversario di morte, anniversario che ovviamente ignoro non avendo mantenuto i rapporti con la mia ex amica dopo aver mandato a fanculo il fratello.
Allora, tanto per togliermi la sete col prosciutto, ho provato a cercare il suo necrologio in rete, fallendo miseramente (a meno che non sganci soldi, e non esiste proprio).
Con l'occasione ho cercato anche il necrologio del mio compagno di classe morto circa vent'anni fa, nel pieno della sua giovinezza, ma neanche di lui ve n'è traccia, e così non mi resta che aspettare di tornare a Dreamland per andare a farmi un bel giro al cimitero (bello, si fa per dire).
Ma quanto rosico di dover aspettare, non avete idea.
A proposito di necrologi, l'altro giorno avevamo il timore che il signore che abita al piano terra fosse deceduto visto che è stato portato via con l'ambulanza più di una settimana fa e non aveva fatto ancora ritorno, allora abbiamo cercato il suo nome fra i manifesti appesi in piazza, fortunatamente non trovandolo.
E infatti poi ieri è tornato a casa sano e salvo.
Parlando di cose più allegre, oggi il mio piccolo disastro peloso compie sei anni, ma caratterialmente è come se avesse ancora sei mesi, gioca e non sta un attimo zitto, è vivace, coccolone e ci fa fare un sacco di risate con la sua vitalità esuberante.
E pure con i suoi capricci da sovrano indiscusso della casa (parlo per me), capricci che dovrei stroncare e che invece assecondo non riuscendo ad impormi da brava anello debole della catena quale sono (e Rey lo sa benissimo e se ne approfitta).
L'anello forte della catena (Lemmy) non è proprio concorde con la mia arrendevolezza, ma finché non mi vede, va tutto bene.
Comunque, Rey ci sta dando tanto amore, anche se ancora non si fida di noi completamente, ma va bene così, che non abbiamo fretta.
Certo, se la smettesse di schizzare per casa sarebbe anche meglio, ma vabbè.
Il mio Ciccio è sempre nei miei pensieri, ma non è più solo, e ora non lo sono più neanche io.

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