Ah, le mamme!
Quando le senti ti fanno pentire di averlo fatto, ma se non le senti è pure peggio.
Mamma Samara in primis, che con lei è sempre una guerra dei mondi, per qualsiasi motivo.
Venerdì scorso le tre grazie hanno firmato il compromesso per la vendita di casa di Generalenonna, non senza il malumore di sottofondo della zia Inutile che ha rimarcato quanto volesse lei quella casa, anche davanti ai tipi dell'agenzia (se proprio ci tenevi tanto, cacciavi i soldi, spilorcia te e tuo marito), e si parlava della necessità di sgomberare le nostre cose rimaste in loco.
Che per quanto mi riguarda si riducono a un mobiletto che era di mamma Samara e a cui sono affezionata, la mia poltrona, qualche quadro e due mobili che avevo comprato a Peterpan e che non possono trovare spazio in casa sua, che mi prendo io piuttosto che buttarli.
Peccato che mamma Samara voglia appiopparmi anche la roba che non vuole più lei, e che, non c'è neanche bisogno di dirlo, a me non serve a un cazzo, tipo tutti i suoi vasi, le piante e gli utensili da giardinaggio (che non mi compete affatto), i vecchi strumenti da lavoro di nonno, i servizi buoni di posate, bicchieri, piatti, libri case, auto, fogli di giornale e tutto ciò di cui vuole disfarsi.
Tralasciando il fatto che la roba sua non mi serve e soprattutto non la voglio, ma dove me la metto che ormai ho azzeppato sia casa che garage?
Mettila nella casa in campagna, mi fa.
E certo, perché la casa in campagna deve diventare il deposito delle tue cianfrusaglie, no?
Ma non esiste proprio, anche perché quella casa è già il deposito di mio cognato che ha seminato la sua robaccia ovunque, anche in casa nostra, che prima usava lui (ma questa è tutta un'altra storia), e di spazio libero non ce n'è più.
Quindi no, niente appioppamenti di robaccia sua, mamma Samara stavolta deve vedersela da sola con le sue cose, peccato che a lei non piaccia questo elemento e abbia fatto le sue rimostranze, perché la sua parola è legge.
Tipo Generalenonna, uguale uguale.
Ma tanto io sto qua e lei sta là, gli sbraiti stanno a zero.
Non contenta, domenica sera si è ricordata magicamente di aver finito le pasticche per il cuore di Lilli e mi ha chiesto di farmi mandare la ricetta dalla veterinaria di Letamaios, come niente fosse.
Ora, già la tipa è difficile da contattare durante la settimana, di domenica sera non mi si sarebbe filata manco a pagamento, ma vabbè, dopo le mie rimostranze le ho promesso che lunedì mattina ci avrei pensato.
E me ne sono scordata ovviamente, come mio solito.
Mamma Samara, dimentica della mia memoria labile e totalmente inaffidabile, perché poi lei si ricorda ogni virgola ma solo di quello che le interessa, e le mie mancanze come le mie intolleranze sono fra le cose di cui non si interessa, si è incazzata abbestia per non aver ricevuto subito la ricetta.
SE ME MORE IL CANE E' COLPA TUA, ha sentenziato prima di chiudere la telefonata, stizzita.
Ma porcodemonio.
Sono mesi che scasso il cazzo a lei e a Peterpan sul trovare un nuovo veterinario vicino casa loro appunto per evitare situazioni del genere, ma niente, si scordano entrambi, come anche scasso il cazzo nel voler essere avvisata quando le pasticche stanno per finire proprio per avere tutto il tempo di ottenere la nuova ricetta, ma anche qui niente, puntualmente la richiesta di mamma Samara arriva quando il barattolo è vuoto, che lei non ci pensa a dirmelo prima, e se muore il cane la colpa è mia.
Diobestia.
Tra l'altro fortuna ha voluto che la veterinaria mi abbia mandato la ricetta dopo pochi minuti avergliela chiesta, quindi il problema per Lilli non sussisteva, peccato che mamma Samara a quell'ora era già in modalità blue bloods e non ha più calcolato il cellulare, rimandando l'acquisto al giorno dopo e lasciando il cane ulteriormente senza medicine.
In tutto questo, si è anche lamentata che deve aspettare mesi prima di riavere le chiavi che mi sono portata dietro per sbaglio, avendo rimosso totalmente il fatto che le avevo detto più volte di avergliele spedite due settimane fa (che poi non siano ancora arrivate è un altro paio di maniche).
Per concludere, dalla sfuriata di domenica non c'è stato verso di riuscire a sentirla, sempre perché non vuole essere disturbata durante la sua serie preferita, e io giustamente continuo a ricordarmi di chiamarla sempre verso quell'ora, minuto più minuto meno.
Bell'accoppiata madre-figlia, ma dopotutto, la mela non cade lontano dall'albero.
E se non facciamo scintille non siamo contente (più lei che io, ma vabbè).
Lemmy ancora si chiede come mai io alzi la voce ogni volta che sono al telefono con mamma Samara... mah, chissà, è proprio un mistero, eh?
Povero piccolo ancyeloh, in che famiglia è capitato (e qui una buona bestemmia).
giovedì 6 marzo 2025
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