giovedì 9 maggio 2024

 Hartman ha colpito ancora, ieri ero in turno con la cugina Svicolona (e qui una buona bestemmia), quando ad un certo punto arriva anche Harley, che in teoria doveva essere di riposo ma che in pratica sapeva di dover lavorare visto che le era stato comunicato il giorno libero sbagliato.
Niente di nuovo, insomma, normale amministrazione.
Solo che lei ci si è incazzata leggermente, e a ragione, visto che ha dovuto portare i figli dalla madre e non abita certo a due passi dalla gelateria, tempo e benzina sprecati che non recupererà mai.
Eh vabbè, tra una chiacchiera e l'altra per metabolizzare il viaggio a vuoto, ci ha raccontato che un tipo con cui qualche sera prima ci si era presa un aperitivo al bar insieme ad Hartman ed altri amici, si è suicidato.
E io sono rimasta di sasso.
Come si può decidere di togliersi la vita dopo aver passato una bella serata a ridere, scherzare e bere in compagnia?
Vero è, che aveva i suoi mostri, non si sa quanti e quali (anche se un'idea ce la siamo fatti tutti in base a ciò che traspariva), ma tali da fargli prendere una decisione così drastica come quella di suicidarsi.
E mi è venuto in mente che tempo fa anche il fratello di Cicciacarol ha condiviso uguale sorte, non proprio per gli stessi motivi che il suo background era decisamente diverso, ma non voglio parlarne.
Dirò solo che all'epoca, quando la mia ex collega mi raccontava del degrado del suo luogo di origine, della depressione del fratello e del suo desiderio di convincerlo ad andare a vivere da lei nella capitale per poterlo fare stare meglio, mai avrei pensato ad un epilogo simile.
Anzi, sono sempre stata convinta che ogni problematica della sua famiglia, che non si riduceva solo alla depressione del fratello (purtroppo), fosse stata risolta se Cicciacarol aveva convolato a giuste nozze dopo averle desiderate per anni e anni.
Dopotutto cosa c'è di meglio di uno sposalizio in cui tutti sono felici e contenti per coronare la fine di un "brutto periodo" e l'inizio di una nuova vita per tutti?
E invece la realtà si è rivelata molto discosta dal mio ingenuo idealismo.
Anche io rimarrò discosta, mi dispiace per quello che è accaduto, ma non per questo riallaccerò i contatti con la mia ex collega, che la nostra amicizia è finita da un pezzo e così rimarrà per il resto della mia vita.
Il lavoro che mi ha impegnato ieri poi ha soppiantato quasi subito ogni pensiero triste relativo a questi due fatti incresciosi, e la vita ha ripreso a scorrere come sempre, fra le calate di santi che mi fa scendere la cugina Svicolona e i clienti da servire.
A degno coronamento di una giornata lavorativa non propriamente soddisfacente, me ne sono andata a cena fuori con Hartman e il suo amico Dentista, divorziato da poco e nuovo compagno di bisbocce.
Però siamo stati bravi, niente esagerazioni ieri sera, per buona grazia nostra.
Anzi, ho cazziato Hartman per aver esagerato la scorsa volta, ma lei ha fatto spallucce e non ha dato peso alle mie rimostranze, e allora che te devo di'?
Cazzi tuoi.
Parlando di cazzi, ma in ambito metaforico, oggi ho portato mamma Samara a visitare l'appartamento visto l'altra sera su internet, e le è piaciuto tanto da convincersi quasi completamente a prenderlo.
Nel pomeriggio poi sono venuti i visitors che ci hanno dato buca lunedì, hanno visto i nostri mobili e hanno deciso di prendere qualsiasi cosa noi volessimo lasciar loro, salvo la cucina.
Addirittura hanno voluto anche la mia stanza, che voglio dire, ha quasi quarant'anni e li dimostra ampiamente, ma contenti loro, contenti tutti.
Non sembra, ma è stata una giornata parecchio impegnativa, mi sento esausta.
Ancora non mi sono organizzata per il mio compleanno, diobestia.

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