venerdì 17 maggio 2024

Nubi di ieri sul nostro domani odierno

 La settimana non smette di riservare sorprese, dopo aver lavorato con la cugina Svicolona mercoledì scorso, (il che è tutto dire), ho passato quella stessa sera a scrivermi con la moglie di Peterpan in vena di sfogarsi un po' in un suo momento di demoralizzazione, che ha demoralizzato anche me, già stanca e provata per il turno seccante e le bestemmie tirate.
Capisco bene i suoi problemi e so come si sente, non le farò mancare certo il mio appoggio e farò tutto ciò che è in mio potere per aiutarla, sperando di riuscire in un'impresa quanto mai ardua e difficile, ma vedremo come andrà a finire.
Tornando a noi, ieri è stato il giorno di riposo di mamma Samara, e come sempre succede quando lei è a casa, il delirio non è mancato affatto, a cominciare dallo sclero che mi ha fatto prendere appena sveglia, per colpa di una bolletta del paesello arrivata ieri e aperta insieme a zia, mentre lei era convinta che fosse una vecchia che aveva già pagato.
Tutta la mattina a battibeccare così:

- quella bolletta è arrivata ieri
- no, l'ho pagata la settimana scorsa
- è arrivata ieri
- no, è quella vecchia
- no, è arrivata ieri e l'ho aperta con tua sorella
- no, è quella che ho già pagato;

poi, non contenta e per niente convinta delle mie parole, in un momento in cui ero di sopra, ha telefonato alla sorella per avere spiegazioni, ma non quelle giuste, ovvero che quella cazzo di bolletta è arrivata ieri, no, quelle che voleva sentire lei e che le avrebbero dato ragione.
Solo che si è attaccata al cazzo, visto che avevo ragione io.
Ovviamente, per non farci mancare nulla, dopo la telefonata è passata zia per discutere dei pagamenti delle bollette e degli scatoloni da dar via, rimestandone il contenuto con la sorella alla ricerca di non si sa che cosa, per timore forse di buttare oggetti preziosi.
Mamma Samara in particolare cercava una pentola mai stata usata, e a nulla sono valse le mie parole nello spiegarle che se non c'era se l'era presa la sorella Desaparecida (stesso dialogo della bolletta ma con un soggetto diverso), sorella fantasma per ogni incombenza ma sempre presente quando si tratta di arraffare per guadagno.
Zia invece ha voluto prendersi il servizio di piatti, che buttarlo le sembrava brutto, e non ha fatto male, ma insomma, tutto quel movimento mi ha assorbito gran parte del tempo, distogliendomi dai miei doveri e voleri.
E qui una buona bestemmia.
Inoltre, il tipo dell'agenzia che ci avrebbe dovuto far vedere degli appartamenti, ci ha dato buca senza dar segni di vita o un minimo di spiegazioni, buttando così nel cesso una settimana di attesa in cui avremmo potuto organizzarci da sole senza ulteriori perdite di tempo, che di tempo ce ne abbiamo ben poco.
E qui di bestemmie ne sono calate tante, ma solo da parte mia, che mamma Samara è credente e non si permetterebbe mai, lei si è limitata a proferire insulti e macinare parolacce semplici e politicamente corretti.
Comunque, a tempesta passata abbiamo pranzato tranquillamente e poi ho approfittato della quiete post prandiale per dare sfogo alla mia mania del controllo e sistemare come si deve le bollette di Generalenonna, dividendo perfettamente quelle del paesello da quelle di Letamaios, dando pace finalmente alla mia anima e al prurito che mi affliggeva dall'altro giorno.
Tutto è bene quel che finisce bene, giusto?
No.
Con l'animo acquietato dal bel lavoro appena svolto, ho dovuto scarrozzare mamma Samara al negozio di occhiali per riparare quelli comprati due mesi fa e già rotti. Peccato però che la tipa non ne abbia voluto sapere di fare la riparazione, ritenendo più conveniente (per lei, non per mia madre) solo l'acquisto di una nuova montatura per poterci adattare le lenti vecchie.
Ho provato anche ad insistere che, oltre alla montatura nuova, volevo la riparazione di quella vecchia, ma niente da fare, la tipa è stata inamovibile, pregustando già i prossimi guadagni visto che insisteva sull'assoluta necessità di una visita oculistica e di un nuovo paio di occhiali completo. Peccato che si sia fatta male i conti, lì per lì mamma Samara si è dovuta piegare al suo volere, ma quando anche questa nuova montatura si romperà, colcazzo che ci ritorniamo per visita e occhiali nuovi, quella rotta la faccio riparare da Lemmy mani d'oro e vaffanculo stronza.
In tutto questo, mi è passato di mente di rispondere all'ultimo messaggio di mia cognata che è finito sempre più giù nell'elenco con il passare delle ore, rispuntando oggi quando mi ha avvertito che stava per arrivare un pacco per me. 
Ve lo devo dire quanto mi sono sentita una merda?
Soprattutto perché nel pacco c'era il mio regalo di compleanno da parte loro, l'ultimo libro di Zerocalcare uscito proprio qualche giorno fa, con le scuse di essersi dimenticata di farmi gli auguri.
E giù a piangere, sia di commozione, che di felicità e rimorso.
Oggi non è andata meglio, dopo esser diventata povera dal mio spacciatore di gomitoli, ho spostato sul pianerottolo tutti gli scatoloni da far portare via e poi ho chiamato zia per avere manforte con il rigattiere quando sarebbe venuto a ritirare le cianfrusaglie, che l'appuntamento era fissato proprio nel momento in cui sarei dovuta uscire per andare a lavoro.
In verità avrei anche potuto chiedere ad Hartman qualche minuto di flessibilità che non me lo avrebbe negato, ma avevo appena rifiutato di sostituire la sorella domani per permetterle di andarsene fuori con il marito e i figli che ho preferito farmi i cazzi miei.
Hartman da parte sua era ben disposta oggi, dopo il turno ha voluto pagare da bere a me e ad Harley, passando un'allegra serata tra ragazze al chiosco in piazza, dove c'era pure musica dal vivo.
Non male per questo venerdì diciassette, anche se qualcosa che mi dà pensiero c'è, ovvero che zio Bobaggiustatutto, mentre aspettavamo il rigattiere, ha smontato la cisterna di Generalenonna e la nostra, dietro richiesta di mamma Samara a detta sua, richiesta di cui io però non ne sapevo nulla.
E non sapevo nulla neanche del motivo per il quale si sia preso pure il motore della nostra cisterna, che non ne abbiamo mai discusso.
E sono sicura che dietro queste manovre ci sia quella merda di suo fratello Parassita che ha sempre bisogno di qualsiasi cosa per la sua campagna e monopolizza più che può il tempo e l'ingegno di zio Bobaggiustatutto per i suoi scopi, a discapito della sua famiglia (di zio, mica del Parassita).
Purtroppo la verità non la sapremo mai, non mi resta che sperare che quello successo oggi non scateni un'ennesima guerra dei mondi, che non jela posso fa', davvero.
Ma in tutto questo, io come ho fatto a scrivere 'sto papocchio?

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