venerdì 10 novembre 2023

C'è ancora domani

 Ieri ho portato mamma Samara al cinema per vedere "C'E' ANCORA DOMANI", è stata una decisione improvvisa presa mentre discorrevamo su come impiegare insieme la sua giornata libera, e così l'ho buttata lì, convinta che le avrebbe fatto piacere la mia proposta.
E non ho avuto torto, è stata contenta di come abbiamo passato il pomeriggio e del film che abbiamo visto, anche se avrebbe voluto un lieto fine dove il marito violento viene sfanculato.
E come darle torto? Anche lei era sposata ad un uomo violento e contrariamente alla morale e a chiunque la circondasse ha deciso di mandarlo a fanculo e chiedere il divorzio, in un'epoca in cui le donne divorziate si contavano sulle dita di una mano, venivano mal viste dalla società ed erano motivo di vergogna per i familiari.
Ma lei se n'è sbattuta di tutto e di tutti e si è liberata di quell'essere immondo che aveva sposato anche se le è costato caro, e così avrebbe voluto che avesse fatto Delia regalandoci il lieto fine cui un po' tutti auspicavamo nel nostro profondo.
Avrebbe voluto che anche la sorella Inutile si liberasse del marito-padrone violento, e non solo lei, tutti in famiglia lo avremmo voluto ma non è mai successo, e se negli anni duemila ci sono ancora donne che accettano le violenze domestiche, come aspettarsi che nel dopoguerra si agisca diversamente?
A dirla tutta, anche io sotto sotto avrei voluto un destino diverso per Delia, ma il contesto storico non lo avrebbe reso per nulla verosimile.
Nonostante la consapevolezza della rassegnazione a una vita di soprusi e violenza da parte della protagonista, il finale del film è stato emozionante, soprattutto nel momento in cui Marcella e Delia si trovano l'una di fronte all'altra e scambiandosi uno sguardo d'intesa si scoprono non più nemiche, ma complici.
Certo è, che la situazione odierna non si discosta poi molto da quella del dopoguerra, ci sono ancora discriminazioni e violenze su noi donne, anche se non a quei livelli (zia Inutile è a quei livelli, e tante ancora come lei).
E fa rabbia doverci sentire fortunate rispetto alle nostre nonne quando ancora siamo ben lontane dall'ottenere il rispetto che meritiamo.
Dal canto mio, sì, per un certo verso posso ritenermi fortunata, in tutta la mia vita solo Psycho si permise di prendermi a schiaffi, e successe solo due volte perché poi l'avergli rispedito al mittente la cinquina ricevuta gli fece perdere totalmente il vizio di esercitare certe pratiche su di me.
E non scorderò mai come si pose dopo avermi dato il primo schiaffo, come se avesse fatto l'unica cosa possibile da fare e come se io l'avessi ampiamente meritato. E soprattutto, che non fosse poi così grave quello che aveva fatto, che uno schiaffo in faccia non era nulla.
Ah si? Allora beccate 'sta cinquina pure te.
E alla seconda volta che gli rispondevo nel medesimo modo ad un suo schiaffo ha lasciato perdere la violenza fisica, che non era aria.
Purtroppo era bravissimo nella violenza psicologica, ma questa è tutta un'altra storia.
E' solo grazie all'esempio di mamma Samara e alla sua forza d'animo se sono riuscita a non farmi distruggere da un omuncolo simile e a liberarmi di lui all'epoca, e poi a seguire di mister Hyde e del marinaio, omuncoli non al suo livello ma quasi, perché giustamente three is a magic number e imparare dai propri errori non è mai così immediato.
Meglio tardi che mai, però.
E soprattutto, quante come me? Mai abbastanza.
Questo film parla a noi donne di noi donne, ma sono gli uomini i veri destinatari. Chissà che la visione faccia mettere loro una mano sulla coscienza e farli vergognare un minimo dei loro comportamenti retrogradi e delle loro prevaricazioni in nome di una superiorità che è solo nella loro testa.
Ho i miei dubbi eh, che i miei tre ex di cui sopra mentalmente erano fermi anche prima del dopoguerra e si sentivano totalmente nel giusto nella loro arretratezza di azione e di pensiero, e mai cambierebbero idea. E purtroppo come loro ce ne sono ancora tanti in giro, più di quanti potremmo pensare.
Fortunatamente di donne forti e consapevoli di meritare rispetto ce ne sono ancora di più.
Sarà un caso che le critiche negative delle recensioni scritte finora su questo film vengano solo da uomini?
E mica lo so, eh.
Da donna dico BRAVA CORTELLESI, e grazie per questo piccolo capolavoro.

Nessun commento:

Posta un commento

post popolari