Un'altro week-end così e mi scoppia il fegato, diobestia.
Sabato è stato un inferno in gelateria tra sbabbari invasori e cugina di Hartman che svicola e lascia la maggior parte del lavoro a me, che non è una novità dato che la stagione praticamente ha avuto sempre questo andazzo, ma mai a questi livelli. Dopo una giornata standard da copione e dopo aver fatto quasi tutto io in chiusura ho dovuto anche lavare le vaschette lasciate nel lavandino mentre lei noncurante asciugava le cose nello scolapiatti, invece di pensare a cose più importanti come appunto le vaschette.
E qui una buona bestemmia. Anzi, tante bestemmie quante erano le vaschette sporche, diobestia.
Ma ti pare che devo farmi prendere per culo da una ragazzina di vent'anni solo perché è la cugina della proprietaria?
A quanto pare sì, perché sono sempre io che mi accollo la maggior parte dei clienti e del lavoro, diobestia.
I santi che ho fatto calare quella sera sono innumerevoli, sono tornata a casa incazzata nera e per la rabbia non sono riuscita neanche a prendere sonno tanto presto.
E non finisce qui, ieri la cugina di Hartman come suo solito è rimasta tutto il pomeriggio in laboratorio lasciandomi sola sul banco a fronteggiare l'orda di sbabbari e come suo solito ha lasciato vaschette e bricchi sporchi nel lavandino in attesa che la scema di turno (io) li lavasse al posto suo.
Cosa non avvenuta per ovvi motivi, sia logistici non potendomi assentare dal banco e sia menefreghisti, che il culo non te lo pulisco bella mia.
Alla fine se li è lavati da sola ma ha lasciato la vaschetta del mantecatore sporca, e chi è stata rimproverata di non averla lavata?
IO, DIOBESTIA.
Hartman è passata dopo cena, ha visto la vaschetta sporca e ha rimproverato me.
E certo, la cugina se ne sta tutto il giorno chiusa in laboratorio a fare i comodi suoi mentre io sputo sangue sul banco e poi tocca a me pulire quello che lei sporca?
Colcazzo, lì per lì l'ho messa nel lavandino e le ho dato il contentino, ma non l'ho lavata. Ci ha pensato la cugina dopo essersi rassegnata al fatto che non ci avrei messo mano.
E vaffanculo.
Unica luce a rischiarare le tenebre oscure che hanno avvolto questo week-end sono stati i miei nipoti, sabato Peterpan e l'allegra brigata sono venuti a trovarci per andare alla fiera del fumetto di Guifogna e si sono fermati a dormire da noi così da poter passare la domenica mattina tutti insieme appassionatamente.
Alla fine tutti sono andati alla fiera del fumetto tranne me, miseriaccia.
Ma vabbè, giocare con le piccole pesti e chiacchierare con loro mi ha ritemprato migliorando l'umore e cancellando ogni bruttura di questi ultimi giorni. Poi quando mi si sono aggrappati alle gambe abbracciandomi forte al momento dei saluti il mio povero cuore malato è volato alto gonfio di felicità.
Sarei impazzita senza di loro.
Forza e coraggio, che manca poco.
lunedì 16 ottobre 2023
Counterattack rage
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