domenica 31 luglio 2022

Che c'hai in mente Ivà?

Senza tante paranoie e con una buona dose di incoscienza ho scelto una meta a caso e me ne sono andata in giro da sola due giorni per visitare Grosseto. E' stata una decisione improvvisa, dopo il covid che ha colto i miei amici compagni di avventura rovinando i nostri intenti e il mestruo del toyboy che ha vanificato ogni altra attività pianificata ho sfanculato tutto e tutti e ho prenotato il primo albergo trovato su google per l'indomani. Ansia e timore mi hanno accompagnato per un po', soppiantati ben presto da felicità, eccitazione e soprattutto libertà. Scegliere da sola la meta, come muovermi e quando muovermi, cosa vedere e cosa no, cosa mangiare, dove e quando è stata una sensazione indescrivibile, mai provata prima. Grosseto è piccola e si gira bene in una giornata, dopo aver percorso tutta la cinta muraria che circonda il centro storico e passeggiato per le viuzze mi sono presa da bere in un bar fumetteria e poi mi sono chiusa nel museo archeologico e d'arte della maremma dove avrei volentieri preso residenza se le mie stanche membra non avessero deciso nel bel mezzo del giro di boicottarmi desiderando solo un comodo letto su cui poggiare le chiappe. Chiappe poi poggiate fuori sulla panchina per una buona mezzoretta tanto per riprendere fiato ed energie sennò col cazzo che sarei potuta tornare in albergo in quelle condizioni. Riposo dal sapore un po' amaro, condito dalle rimostranze del toyboy2 offeso di non essere stato avvertito della mia partenza..
NON HO CAPITO, SCUSA?
Ma avvertire chi, avvertire cosa? 
Rimesso al suo posto il tipo ho smosso le chiappe ormai rigenerate e son tornata in albergo dove ho svaccato il giusto prima di darmi una lavata, vestirmi e improfumarmi per poi uscire a cena fuori pasteggiando di pesce. Dopo una bella passeggiata per il centro storico ho concluso la serata con un bel bicchiere di prosecco brindando a me stessa e alla splendida giornata appena passata.
Non mi sono sollazzata con nessun bel toscano anche se avrei gradito assai ma ho rimediato il giorno dopo con un bel romano. Svegliarsi all'alba per tornare a Roma è stato traumatico ma necessario per arrivare in tempo e pranzare insieme all'amico gigante che ha voluto invitarmi a casa sua insistendo per cucinare qualcosa di veloce invece di uscire. E son caduta così nella tana del lupo come un'ingenua pecorella, finalmente ho capito dove andavano a parare tutte le battutine insinuanti che ultimamente mi rivolgeva il mio amico, tanto tranquillo e tanto caro ma digievoluto in polipo dopo aver pasteggiato ed esserci bevuti una bottiglia di vino. I suoi desideri più reconditi mi sono apparsi palesi nel momento in cui mi ha abbracciato e fatta sedere su una delle sue gambe, ma già ne avevo avuto il sentore quando prima ancora si parlava di tatuaggi e mi sfiorava la pelle per illustrare le zone migliori per determinati disegni. Dopo qualche altra scaramuccia, qualche palpata e pure un morso su una chiappa che ancora duole siamo finiti sul divano a divertirci senza impegno e spero anche senza rovinare la nostra amicizia, cui tengo di più sinceramente. Non ho pensato al futuro e non mi sono fatta paranoie, ho voluto semplicemente godermi il momento, tanto da rispondergli stupita "AH, CI SARA' UNA PROSSIMA VOLTA?" al suo organizzare ipoteticamente LA PROSSIMA VOLTA. Per quanto mi riguarda sto bene così, sticazzi della prossima volta. 
Stanca e provata dal viaggio e dall'attività fisica mi sono fatta poi accompagnare a casa di mio fratello dove ho passato il resto della giornata insieme ai nipotini e a mamma samara che ci ha raggiunto dopo il lavoro, per poi cenare tutti insieme in pizzeria prima di fare ritorno a casa. Passare del tempo con i miei nipotini è stata la cosa più bella in assoluto di tutta la giornata, sono felice di avere una famiglia come la mia. I miei pezzi di cuore crescono a vista d'occhio ed è difficile stare al loro passo, sono una sorpresa continua. E mi è scoppiato il cuore al momento di andar via quando memina è tornata a salutarmi per la seconda volta chiedendomi di tornare a trovarla, avrei posato volentieri i bagagli per rimanere lì in eterno.
Non potrei essere più felice di così.

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