martedì 2 agosto 2022

Why not coconut?

 Il lavoro è ripreso come da copione, per prepararmi ottimamente all'evento ho passato l'ultima sera libera in giro a bere dopo aver poltrito tutta la giornata insieme all'amico netflix. Nella home c'era l'anteprima di una nuova serie turca all'apparenza leggera e divertente, mi son detta:
"ma si dai facciamoci due risate".
E ho pianto dall'inizio alla fine.
Una serie meravigliosa, struggente, toccante, riflessiva, di rara delicatezza e sensibilità. Difficile non identificarsi nelle tre protagoniste, ognuna di loro è magnifica nella propria forza e nelle proprie debolezze, ognuna di loro è da ammirare, ognuna ha qualcosa da insegnare e da cui prendere spunto. Sebbene sia una serie drammatica che tocca argomenti importanti e traumatici, la speranza e la pacatezza che permeano ogni episodio la rendono estremamente godibile e avvincente. Dopo averla vista, non rimani più la stessa.
E la teoria dei campi energetici familiari mi intriga, voglio saperne di più.
Ed è strano come nonostante io odi il mare provi adesso un'attrazione viscerale per Ayvalik e per lo stile di vita narrato nella serie, il desiderio sopito di visitare la Turchia si è risvegliato e borbotta sovente, ed è doloroso non poterlo assecondare per via della situazione attuale in cui versa lo stato. Cioè, potrei benissimo farmi un viaggio in Turchia, ma non voglio. Per principio non voglio. Ma continuo a desiderare Istanbul e Ayvalik.
Grazie ad another self ho un nuovo obiettivo, piantare un albero per onorare il mio bimbo mai nato perché tocchi il sole, la terra, l'aria e l'acqua.

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