L'altra sera sono andata a bere con una mia ex collega conosciuta quando avevo ventun anni e lavoravo in un centro estetico, ci siamo incontrate per caso circa due settimane fa e dopo tanto ciarlare in strada ci siamo date appuntamento per continuare a farlo comodamente sedute.
L'affiatamento che avevamo allora è rimasto intatto nonostante il tempo passato e siamo state ore ad aggiornarci su quello che abbiamo fatto finora e a chiacchierare del nostro lavoro e delle nostre passioni, è stato meraviglioso.
Per l'occasione ho pure indossato un abito nuovo, scollato e con lo spacco laterale talmente profondo che al minimo movimento la mia farfallina era più in vista della farfallina di Belen, non adattissimo alla serata tranquilla fra due amiche ma promosso a pieni voti per il prossimo appuntamento con un bel manzo.
Non Cicciput però, con lui è stato breve ma intenso ma la sua pesantezza era pari alla sua intelligenza e quindi no grazie, questo matrimonio non s'ha da fare.
Sono felice però, per un Coguaro che va c'è un'amica che viene e lo stesso accadrà con Cicciput, certo il vuoto lasciato dal Coguaro si sente ma il tempo guarisce ogni cosa.
Tranne la smania del Principeazzurro, quella no, quella non passa.
E per continuare il pieno di serotonina il giorno dopo mi sono goduta i nipotini, tutti e tre: Peterpan è venuto a pranzo con la famiglia e poi nel pomeriggio è passata zia con Pinpin.
Io e mio fratello siamo concordi, Memina abbronzata non ci piace, meglio Memina mozzarella.
Gnegno invece è tremendo, per scollarsi Memina e poter giocare tranquillo da solo l'ha chiusa in bagno mentre stavo facendomi la doccia e la bimba è rimasta tutto il tempo a farmi compagnia e riempirmi di domande, e vuole anche lei il bottoncino sulla pancia come ce l'ho io.
Fra tanti e tanti anni lo avrai anche tu amore di zia, ma se non te la pianti di toccare la pancia di tua zia chiamandola budino colcazzo che te lo pago.
Poi ci siamo divisi, loro al parco e io a lavoro, ma prima di andare a giocare sono passati tutti a prendere il gelato da me, dove i tre bimbi mi hanno dato di nuovo l'assalto, gelosi l'uno dell'altro per le attenzioni che dedicavo loro (ma quanto orgoglio gongolante, camminavo a tre metri da terra).
Amori belli, siete la luce dei miei occhi.