Aregà, sono scioccata.
Giuro, tutto quello che mi è successo finora negli anni e nell'ultimo periodo è niente al confronto di questo trauma, e quel che è peggio, ancora non me ne capacito nonostante il misfatto sia accaduto giovedì sera.
Che poi, neanche quella giornata è stata facile, interminabile e condita dalla solita serie di imprevisti che ti fanno desiderare solo di buttarti a letto e dormire per una settimana intera, tipo il paraurti della mia macchina che, non so come e perché, si è staccato rompendosi in un punto mentre stavo parcheggiando, tra l'altro abbastanza lontano dal muretto da consentirmi di scendere senza problemi, al punto da rendere impossibile quindi esser causato da uno struscio distratto.
Il crack l'ho sentito mentre facevo manovra eh, ma lì per lì non ci ho dato peso considerando proprio la distanza ottimale tra il veicolo ed il muro, convinta di aver acciaccato invece qualcosa di altrettanto rumoroso.
E invece COLCAZZO.
Dicevo, dopo una giornata all'insegna dell'isteria pre-trasloco, dopo aver portato mamma Samara a fare l'ultima spesa grande e dopo aver cucinato per la nostra ultima cena insieme, noi due sole, mentre ci incamminavamo verso casa degli zii per andare a festeggiare il compleanno di Pinpin, mi sono fermata a controllare la macchina e mi sono accorta del paraurti mezzo staccato.
Ho provato a sistemarlo, ma senza successo, rimediando solamente una colorita calata di santi e due mani lorde, cosa quest'ultima che odio assai.
Ma non è questo che mi ha scioccato.
La causa del mio recente trauma è molto peggiore di un paraurti mezzo rotto o delle mani sporche di smog e grasso, e soprattutto il misfatto è accaduto in casa degli zii, tra tutti i parenti più stretti riuniti per mangiare la torta, ignari della tragedia che si stava consumando.
Pinpin dal canto suo era una scheggia impazzita, eccitato dai festeggiamenti e dai tanti regali ricevuti, e mentre correva da un punto all'altro della casa per dare retta ad ogni ospite e sfuggiva alle mie attenzioni, l'occhio mi è caduto sulla televisione e sul programma che stava andando in onda in quel momento:
TEMPTATION ISLAND.
Aregà, uno choc pazzesco.
Mai visto un così scarso livello televisivo, umano, intellettuale, mediatico e quant'altro vi venga in mente.
Davvero, mai visto qualcosa che raschiasse il barile così come fa quel programma.
Tralasciando che so benissimo quanto sia una totale recita, non posso fare a meno di rimanerne sconvolta, ma sconvolta tanto eh.
Ne avrei di polemiche da fare al riguardo, ma lascio il testimone ai vari opinionisti dei social che si stanno scatenando dal quel dì, e passo avanti.
Anche perché il programma parla già da sé, tra morti di figa e labbra a canotto, ma cosa ci sarebbe da aggiungere?
Ecco.
Tornando a noi, negli ultimi giorni mi sono fritta gli occhi nell'ennesima ricerca disperata di una casa da comprare a Dreamland, ma niente, fallito nell'impresa mi sono dedicata quindi agli appartamenti in affitto, e constatato quanto siano improponibili i prezzi dei bilocali qua nei dintorni, che voglio dire, siamo in periferia e non in centro capitale, mi è venuta la geniale idea di affittare un box per parcheggiarci tutti gli scatoloni di mamma Samara e Peterpan che non troveranno mai posto nella prossima abitazione, qualunque essa sia.
E così ieri mattina sono partita per Dreamland alla volta di un'agenzia immobiliare per accaparrarmi un bel box ad un prezzo decisamente abbordabile, previo consenso dei diretti interessati, ovvero madre e fratello.
Tornata da Dreamland, mi sono diretta subito dal parrucchiere dove, oltre al colore, ho dato un taglio alla mia fluente chioma che arrivava ormai quasi alla vita, non senza provare dolore e pentimento.
Ma ormai quel che è fatto è fatto, piano piano ricresceranno, inutile piangerci su.
Ovviamente non finisce qui, il mio unico momento di relax è stato interrotto da quello che temevo potesse succedere e di cui avevo espresso dubbi qualche giorno fa, chiacchierando con Harley a proposito del mio ultimo turno in gelateria.
A questo punto non so se quella sera ho avuto una delle mie intuizioni oppure me la sono tirata, anche se poi, conoscendo i miei polli, quello di cui avevo timore era facilmente prevedibile essendo di prassi comune.
Comunque, martedì sera si discorreva con Harley del mio ultimo giorno di lavoro (ieri) e le ho espresso le mie incognite riguardo l'orario di inizio turno non ancora comunicato concludendo con la speranza di poter attaccare tardi per ovvi motivi logistici, rassicurata poi dalla collega, sicura che non sarebbe servito che arrivassi presto in gelateria.
Niente di più sbagliato, porcodemonio, mentre ero sotto le mani della parrucchiera mi arriva il messaggio di Hartman che avrei dovuto attaccare prestissimo, rendendo reali i miei timori e le varie espressioni colorite riguardo i santi fino ad allora solamente immaginate nella mia mente.
Ma neanche stavolta ho ceduto, eccheccazzo, dovevo ancora tornare a casa e pranzare, senza contare che FORSE sarebbe passato zio Bobaggiustatutto per sistemarmi il paraurti e tagliare la bougainville, come potevo attaccare presto?
Con calma, dignità e classe ho spiegato la situazione ad Hartman che non ha potuto fare altro che accettare le mie volontà, organizzandosi di conseguenza.
Però a voi lo posso dire, ho rosicato abbestia quando ho letto: attacchi presto che mia sorella ha un impegno.
E allora?
E' l'unica ad avere impegni inderogabili?
NO.
I suoi impegni sono più importanti dei miei?
NO.
Ecco.
La rispostaccia ce l'avevo sulla punta della lingua, ma ho dominato i miei bassi istinti e le ho scritto con garbo che non ce l'avrei fatta ad accontentarla a causa dei MIEI impegni (che non sono meno importanti di quelli di chiunque altro), il tutto senza alcuna rimostranza o polemica.
Che poi le avevo chiesto di attaccare verso le sei e riluttante me lo aveva anche accordato, sebbene volesse approfittare della mia presenza per andare a comprarsi un vestito per il matrimonio, allora per bontà mia sono andata a lavoro mezz'ora prima per liberarla e invece di approfittare della mia presenza e squagliarsela, è rimasta fuori a chiacchierare con la veterinaria di Letamaios.
Eh vabbè, sticazzi.
Ormai è tutto finito, big ciaone gelateria.
Domani parto e non sono pronta.
sabato 29 giugno 2024
Temptation waits
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
post popolari
-
L'amico coguaro ieri ha scapocciato e non vuole più parlare con nessuno, dando spiegazioni solo a me. E come sospettavo c'è di mezzo...
-
Ieri sera mi sono vista con l'amico gigante, uno dei miei amici storici. Erano anni che non ci vedevamo e sentivamo presi dai nostri ri...
-
Ieri sera big reunion della famiglia per festeggiare il compleanno di Generalenonna, c'eravamo tutti (o quasi), perfino Peterpan con l...
Nessun commento:
Posta un commento