Mi sa che sto leggermente esagerando, stamattina mi sono sparata due lezioni di un corso e non contenta stasera ho partecipato a una riunione on line introduttiva di un altro corso, e ora sono cotta.
Ma non l'ho fatto propriamente di proposito, ieri mattina, dopo aver parlato con il tutor della settimana scorsa e aver gentilmente rifiutato la sua proposta di coaching per superare i miei limiti che, francamente, a me di raggiungere i miei obiettivi in poche settimane grazie al suo aiuto m'importa 'na sega assai, ho visto la pubblicità di un corso per sviluppare pagine web e mi sono iscritta.
Che poi la settimana scorsa l'eloquio del tutor girava tutto intorno ad un solo principio: secondo lui è inutile che io faccia corsi su corsi se poi non elimino i miei limiti, e ovviamente io posso eliminare i miei limiti solo grazie al suo aiuto.
Che ci può anche stare, dopotutto il ragionamento fila e qualche dubbio quel dì mi colse, ma ragionandoci su anche con l'aiuto della psicologa sono giunta alla conclusione che, per quanto fossero giuste le sue parole, non esiste che mi faccia influenzare dal giudizio del primo tizio sbucato dal nulla che non mi conosce e SOPRATTUTTO non sa di cosa sia veramente capace.
E visto che io mi conosco bene e so di cosa sono veramente capace, me ne frego delle sue chiacchiere e vado avanti per la mia strada con tutti i miei limiti appresso, che per quelli c'è tempo e modo di lavorarci con la psicoterapia, mentre continuo a fare tutti i corsi che voglio.
E così mi sono iscritta a questo nuovo corso, ma non avevo idea che al momento della mia iscrizione le lezioni fossero già iniziate, stamattina mi sono svegliata con la mail di avviso per la seconda lezione e così me ne sono dovuta sparare due insieme per recuperare quella di ieri (e qui una buona bestemmia).
Anche se poi sono state lezioni abbastanza abbordabili, l'html lo ciancico da vent'anni e non mi è risultato difficile capire ogni concetto, anzi.
Tanto per dirne una, come tradizione insegna, ieri mattina mentre ero in videochiamata con il tutor mi citofona zia, perché di tutti i momenti in cui poteva passare a trovarmi, giustamente l'ha fatto proprio quando ero impegnata in una conversazione.
Ma vabbè, la legge di Murphy è imperitura e immutabile, è sciocco aspettarsi qualcosa di diverso.
Comunque, zia è passata a trovarmi preoccupata che stessi male, il giorno prima non mi aveva visto in gelateria e voleva sapere come stavo.
E come stavo?
Benissimo, che te lo dico a fare.
Per dirne un'altra, ieri finalmente ho completato l'ordine per il regalo di san valentino, ordine che arriverà diviso in due pacchi diversi e con tempi di consegna differenti, non si sa quando, ma l'importante è che la pratica sia stata definitivamente chiusa.
E ora me ne vado a letto, esausta ma in trepidante attesa della lezione di domani, che terminata l'introduzione con l'html ora le cose cominciano a farsi interessanti.
Inutile fare corsi STOCAZZO.
Vedremo chi avrà ragione, vedremo.
martedì 20 febbraio 2024
Efficienza d'inetto
venerdì 16 febbraio 2024
Sono stanco, capo
Ieri volevo riposare, vero?
Svacco tutto il giorno, vero?
E invece colcazzo, mi sono fatta i conti senza l'oste.
Ieri l'oste, ovvero mamma Samara, ha avuto di nuovo riposo e mi ha obbligato ad andare a trovare Peterpan nel pomeriggio, che non mi è dispiaciuto, ma insomma, un conto è organizzarsi insieme e un conto è dover fare quello che ordina lei, senza alcuna possibilità di replica, ecco.
Soprattutto quando il suo volere cozza con la mia voglia di rimanere chiusa in casa a riposare corpo e mente lontana da tutto e da tutti, specialmente perché in mattinata avevo avuto una videochiamata di due ore (due ore, diobestia) con un tutor a proposito di un corso che ho comprato un mese fa e che, per forza di cose non riesco ancora a seguire, e alla fine ero talmente rintronata dalle sue chiacchiere che mi era scoppiato un mal di testa atroce al punto da volermene rimanere a letto a vegetare per il resto dei miei giorni.
Cosa non avvenuta ovviamente, le mie piccole rimostranze sull'abbandonare i miei propositi di riposo sono cadute nel vuoto, e così non mi è rimasto che rassegnarmi al suo volere e godermi il pomeriggio insieme alle piccole pesti, la luce dei miei occhi.
Più Memina che Gnegno stavolta, quest'ultimo ha preferito andare a giocare a casa di un amichetto dopo la scuola ed è tornato da noi giusto all'ora di farsi una doccia e di cenare, poi dopo mangiato si è messo sul divano a leggere un fumetto per conto suo, noncurante di tutto.
Ormai sta crescendo e non ci si può far niente, inutile negare la crepa formatasi sul mio povero cuore malato, per fortuna c'è ancora Memina che pretende la massima attenzione da noi, consapevole soprattutto del suo potere sulla nonna che stravede per lei e l'accontenta in tutti i suoi capricci, come non ha mai fatto con il fratello.
E con noi figli, che te lo dico a fare, ma credo che questo sia assolutamente normale.
Anche io stravedo per Memina, così simile a me, ma non al punto da dargliele tutte vinte, eccheccazzo.
Ieri poi, contrariamente alla volta scorsa, non è stata la mia severità a farla digievolvere in drama queen, ma la boccaccia di mamma Samara che non sa tenersi un'opinione per lei o magari esporla in maniera più delicata, se proprio non può fare a meno di parlare.
Eravamo solo noi tre in quel momento, Memina voleva farsi leggere un libro che le aveva comprato la madre e che non piaceva alla mia di madre, e non avevo dubbi su questo, da brava zia ho ignorato le rimostranze di mamma Samara e ho accontentato Memina, solo che poi quando lei ha chiesto di leggerlo di nuovo, apriti cielo, i borbottii di sottofondo della nonna sono diventati vere e proprie polemiche.
Il libro era brutto, non voleva leggerlo e soprattutto non voleva ascoltarlo di nuovo, punto.
E a questa presa di posizione che ai suoi occhi deve essere sembrata senza il minimo senso logico (e non a torto), la piccola Memina ha reagito da diva andandosi a nascondere in camera sua, al buio, non prima di averci gridato:
MA VOI SIETE VENUTE PER DARMI FASTIDIO?
Ovviamente siamo sbottate a ridere, al contrario della mini drama queen che, ferita dal nostro non prenderla sul serio, ha continuato a mantenere la sua posizione al buio della sua stanza.
Ce n'è voluto di tempo per tirarla fuori da lì e farla rasserenare, ma alla fine con tanta calma e dolcezza ci siamo riuscite. Ed io ho rimproverato mamma Samara, eccheccazzo, possibile che in un modo o nell'altro deve sempre dar contro alla nuora?
Se proprio deve farlo, lo facesse quando non ci sono i nipoti intorno, diobestia.
Tralasciando le bizze di mamma Samara, a questo punto la domanda sorge spontanea, ma anche io ero una drama queen come Memina, da piccola?
Devo chiedere a mamma Samara che io non ho il minimo ricordo al riguardo, ma qualcosa mi dice che mia nipote mi somiglia anche su questo.
Ovviamente poi rientrata l'emergenza è stato tutto dimenticato alla svelta, all'ora di andare via Memina si è messa a piangere che non voleva separarsi da noi, da vera drama queen (e il mio povero cuore malato ha rischiato di scoppiare, ma dalla felicità).
E non soddisfatta del meritato riposo di stanotte, stamattina non me inculo nessuno e me la prendo comoda con tutto quello che dovrei fare, mi godo la mia solitudine e dove arrivo metto il punto.
Punto.
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