domenica 20 gennaio 2019

Stazione dopo stazione

 Il bello di lavorare la domenica è trovare la metro libera dalle orde demoniache di adolescenti maleducati e chiassosi e potersi sedere tranquillamente, in silenzio, senza dover essere spettatrice passiva della musica demmerda che gli adorabili ragazzini ascoltano a tutto volume e che rimbomba nei vagoni, oltre ai loro discorsi puerili e ignoranti.
Il bello di lavorare la domenica è anche di poter prendere la macchina per andare a lavoro nel caso in cui ti svegli tardi e perdi l'ultima metro utile per arrivare in orario, mettendoci solo venti minuti invece che le usuali due ore rispetto agli altri giorni della settimana.
Poi basta però.
Lavorare la domenica fa schifo.
Che poi, non so come e perché, oggi mister Hyde era bendisposto e avrebbe voluto passare a prendermi in chiusura, peccato che non sia servito.
Ma un bel vassoio di frappe per lodare il suo buon intento gliel'ho portato, che io so apprezzare certi gesti, anche se non me li spiego.
Le frappe erano anche per me, per aver sopportato un'altra domenica di lavoro, eccheccazzo.

giovedì 17 gennaio 2019

Midgar slums

 Questo è il mio primo articolo.

Questa frase era di default, non sapevo come iniziare.
Non sapevo neanche che titolo dare a questo post, alla fine ho scritto la prima cosa che mi è venuta in mente quando oggi sono arrivata qui, a casa di mamma Samara, nei sobborghi di questo letamaio di Letamaios dove sono cresciuta, per lasciare la macchina dal meccanico.
Gran bell'inizio.
Comunque, non sapendo cosa fare stasera nella solitudine della mia cameretta da ragazza, ho deciso di perdere cinque minuti della mia vita per ricominciare a scrivere un blog.
Ne avevo uno da circa quindici anni sopravvissuto alla disfatta di splinder ma la piattaforma da me scelta all'epoca, ahimè, è morta circa un mese fa.
Credevo e speravo fosse una cosa temporanea e invece... big ciaone a quindici anni di stupidaggini.
Devo dire che perdere tutti i miei scritti fa male nonostante fossero stupidaggini, quindici anni sono tanti e sebbene ultimamente non aggiornassi che una o due volte al mese, avere un blog era una costante che faceva parte ormai delle routine quotidiane.
Farmi i cazzi di coloro che avevo tra i preferiti non dava più grande soddisfazione invece, i blog abbandonati erano sempre più numerosi, un vero peccato.
Non tanto per l'aspetto pettegolo della situazione, quanto per la perdita di interesse nella scrittura e nella condivisione alla "vecchia maniera", che detto da me che aggiornavo pochissimo fa un po' ridere e dovrei solo star zitta ma insomma, questo è.
E alla fine ho divagato e sono passati più dei cinque minuti che mi ero prefissata, ora netflix e relax.
Al template ci penserò un altro giorno, sperando non sia il mese prossimo.
E' stato bello ricominciare a scrivere stupidaggini.

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