La salute di Ciccio è peggiorata, ieri non si è mai mosso dai suoi nascondigli sotto il letto e il divano neanche per mangiare, cosa mai successa in tutta la sua breve vita.
Per tutta la giornata ho dovuto somministrargli i pasti, l'acqua e gli integratori accucciandomi vicino a lui che non voleva saperne, come anche per la flebo, ma di questo non avevo dubbio alcuno.
Se farlo mangiare è stato difficile, fargli la flebo è stata una mission quasi impossible, e non solo per la mia ansia ed insicurezza, ma anche perché di pelle da pungere ce n'era poca, come l'interesse di Ren per la puntura.
Ma ce l'ho fatta, non so come, ma ho raggiunto l'obiettivo.
Forse l'unico momento di tutta la giornata in cui il mio Ciccio ha avuto un guizzo di energia è stato proprio quello, quando ha cercato di scappare dalla flebo a gran velocità, neanche il bisogno di svuotare vescica e intestino lo ha smosso così, roba che ho dovuto portarlo in strada in braccio, tale era la sua incapacità di camminare.
Vederlo inerme nei suoi nascondigli ed assente nonostante i miei richiami e le mie coccole è stato straziante, lo accarezzavo e piangevo, incapace di accettare la triste verità che sta arrivando il suo momento e che presto dovremo salutarci per sempre.
L'ho pregato tanto di non abbandonarmi mentre lo accarezzavo, che non saprei vivere senza di lui, senza il mio cucciolo adorato che mi ha salvato dal mostro nero e mi ha aiutato a risalire la china dove ero caduta tanti anni fa, ma le mie parole sono cadute al vento, troppo assente per accorgersi della sua mammina che gli stava accanto.
Cuore di mamma, non mi lasciare.
Come farei senza di te?
Chi terrebbe a bada il mostro nero, se tu te ne vai?
Non voglio vivere senza di te, piccolo grande amore della mia vita.
giovedì 25 luglio 2024
Ego ibi tibi ero
martedì 23 luglio 2024
My only sunshine
Brutte notizie per Ciccio (e per me): siamo appena stati dal veterinario per ritirare le analisi fatte stamattina e il verdetto è stato atroce, insufficienza renale.
E pure grave, a giudicare dalle analisi e dallo stato in cui si trova adesso Ren, incapace ormai di camminare, sottopeso, inappetente e quasi totalmente assente.
Altro che nostalgia, magari lo fosse stata, diobestia.
Nonostante il ritorno all'ovile, il suo umore non è migliorato, e neanche il suo appetito.
Anche se poi, il fetente, sabato mattina è rimasto chiuso fuori durante i suoi giretti svuotavescica in giardino, e mentre aspettava che mi alzassi dal letto per poter rientrare, ha ben deciso di mangiarsi le nespole cadute dall'albero del vicino, vomitando così quel poco cibo ingerito finora ad ogni pasto.
Ora si spiega perché sabato sera non aveva fame, poverino, aveva lo stomaco in subbuglio, e non posso neanche biasimarlo, come non biasimo mamma Samara per averlo fatto uscire senza accorgersi che poi non fosse rientrato, prima di chiudere casa ed andare a lavoro.
Eh vabbè, almeno il problema vomito come è arrivato, passerà.
E' il resto che mi preoccupa.
La veterinaria è stata sincera, non ha mai visto prima d'ora un caso clinico così grave e non mi ha dato grandi speranze, anche se poi non mi ha dato neanche previsioni drastiche, diciamo che non si è sbilanciata nonostante le scarse possibilità di una ripresa.
Ora le terapie da fare sono due:
- terapia soft con flebo a casa, integratori e cibo apposito;
- terapia urto con ricovero in clinica per qualche giorno, senza però la sicurezza di una risoluzione.
Ovviamente ho scelto la terapia soft, se proprio non c'è rimedio, voglio tenermi Cicciuzzo vicino fino all'ultimo dei suoi giorni, anche perché essere rinchiuso in una gabbia da solo potrebbe solo peggiorare il suo stato d'animo e non aiuterebbe affatto in una sua ripresa.
Senza contare che il mio povero cuore malato potrebbe non reggere alla separazione (e la cosa è reciproca).
E poi non voglio accanirmi nelle cure come feci con la mia piccola Nana tanti anni fa, quando testarda non ho voluto dare retta al veterinario e ho continuato a farle punture e darle medicine, convinta che sarebbe presto uscita dal suo stato comatoso e sarebbe guarita, smentendo così il verdetto crudele del medico.
Ovviamente aveva ragione il medico, le cure furono inutili e la mia Nana spirò il giorno dopo, fra le mie braccia.
Per il mio Ciccio non sarà così, concordando con la veterinaria siamo sicure che il meglio per lui è stare vicino a me, e non in una fredda gabbia in clinica, con un approccio soft finché non faremo una ecografia renale per avere un quadro preciso della gravità del danno e aggiustare così il tiro della terapia.
Nel frattempo siamo in due a soffrire, amore di mamma.
Mica lo so se riuscirò a superare tutto questo.
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