venerdì 22 aprile 2022

Silence is easy

 Ieri è arrivato il mio big one, basta col marinaio, ma basta davvero. Ho deciso di non rispondere più ai suoi messaggi, di non chiamarlo e di non cercarlo. Ovviamente non si è scomposto e non gliene è importato granché, dopotutto era da tempo che non mi cagava e si stava allontanando, negli ultimi giorni poi si limitava solo a mandarmi il buongiorno e la buonanotte, ma che stavamo a fa? Era ormai tutta una farsa, e allora basta tenere in piedi uno spettacolo in cui non credeva nessuno dei due. La cosa strana è che non mi dispiace per niente, non sento la sua mancanza e non mi struggo per la sua assenza. Anzi, mi sento libera, leggera, tranquilla. La vita insieme a lui non era poi così soddisfacente, sempre rinchiusi in casa perché lui era stanco quando era con me ma mai quando si trovava con gli amici, senza obiettivi in comune e senza neanche la voglia di migliorare questa condizione di fidanzatini, senza progetti futuri e senza il minimo interesse per i miei desideri, solo per i suoi. E di certo niente sarebbe migliorato in futuro, meglio troncare.
Magari avrei dovuto affrontare meglio la situazione e comportarmi in maniera più matura parlandogliene prima di sparire, ma ho preferito non sprecare tempo e fiato per uno come lui.
Sto così bene oggi, mi sento rinata.

mercoledì 20 aprile 2022

Ehi giovane

 Un mio ex di vent'anni fa mi ha mandato l'amicizia su facebook, aspetta che te l'accetto eh, lo faccio subito si si. E non è neanche la prima volta, anni fa me ne mandò un'altra che fece la stessa fine di quella contemporanea: IGNORE. Però sono curiosa di sapere che cazzo vuole da me dopo vent'anni, e soprattutto con quale faccia crede di potersi riavvicinare dopo il modo in cui si è comportato nei miei confronti. Non è questione di portare rancore o di lasciare andare i cattivi sentimenti, è proprio questione che non me ne frega un cazzo di lui. Sta bene dove sta, e io sto bene dove sto, senza di lui. 

lunedì 18 aprile 2022

Sordid affair

 Non si può andare avanti così, mi sono rotta il cazzo. Finora ho lavorato tutte le domeniche perché tanto il marinaio era impegnato tra lavoro e montagna e ieri che finalmente ero libera se n'è sbattuto il cazzo. E' passato per due minuti a casa mia all'ora di cena solo per un breve abbraccio prima di andarsene a lavoro, dopo essere stato tutto il giorno a casa del cugino (almeno così afferma), ma che davero davero? Ormai non conto più un cazzo, sono invisibile. E stufa, la situazione è diventata intollerabile.
Non voglio fare questa vita per tutta la vita.
E non ho neanche voglia di parlargliene, non voglio recuperare niente, non vedo nulla da recuperare. Mi sento come una crepa che si allarga inesorabilmente ad ogni sollecitazione esterna, irrefrenabile. 
Presto ci sarà il mio big one, me lo sento.

giovedì 14 aprile 2022

Pulizie di primavera

Un tipo su facebook ha scritto una cosa che mi ha fatto rosicare parecchio e l'ho cancellato dalle mie amicizie. Del tipo non me ne fregava nulla, lo avevo visto si e no tre volte e sentito per telefono qualcuna in più quando serviva per l'altra agenzia, roba di dieci anni fa insomma. Lo tenevo lì tanto per buona creanza, mi pareva brutto sfancularlo visto che mi aveva chiesto lui l'amicizia, anche se le sue idee becere da destrorso gretto e ottuso mi infastidivano abbastanza. Diciamo che nuotava nel mare di indifferenza in cui relego tutti quelli di cui non mi interesso e che mi reputano un numero in più nella lista degli amici e stava bene dove stava. Finora. Il tipo si è lamentato per il costo di un gelato artigianale, costo del tutto normale ma che lui reputa eccessivo, e non ci ho visto più. So quanto costa produrre un buon gelato e non ho retto al fastidio delle sue affermazioni, anche perché non ha mai scritto dei rincari del supermercato, o della benzina, o delle bollette. Delle cose serie manco una parola, di un gelato da due euro il finimondo. Ma comprati la vaschetta di carte d'or se ti brucia spendere due euro per un cono, uomo ridicolo. DUE EURO, non cinque. DUE. Certo, avrei potuto replicare alle sue parole ma a che pro? Sarebbe scattata una polemica infinita e mi avrebbe portato via tempo prezioso, meglio evitare e cancellarlo. Mi sono tolta dalle palle uno con cui non avevo nulla a che spartire, un peso di meno. 

domenica 10 aprile 2022

 Stamattina per caso ho letto di un corso per diventare naturopata, di solito quando mi capitano le pubblicità dei corsi non me ne curo più di tanto, questo invece mi ha colpito. Ho controllato il piano studi e le materie e ne sono rimasta affascinata, sono quasi tutti argomenti che mi interessano da decenni. Da quando l'ho visto mi sento felice, il magone che avevo ultimamente riguardo il mio futuro lavorativo si è dissolto, credo di aver trovato la strada da intraprendere che cercavo da tempo senza risultati. Devo solo capire se si tratti di un corso valido, ma finora la possibilità non mi rovina l'umore. Oggi è una bella giornata.

lunedì 4 aprile 2022

 Ieri ho scapocciato con i maschietti del gruppo di gioco, da mesi mi rompono le palle sui miei personaggi e sul mio stile ludico e alla fine sono esplosa con un messaggio lungo e incazzato. Solo che sono esplosa male e non volendo li ho offesi con una frase scritta di merda, che se solo ci avessi ragionato su due secondi non avrei fatto un soldo di danno. Averli feriti è una sofferenza atroce, ci piango da ieri e non basteranno tutte le scuse del mondo per cancellare quest'ennesima cazzata che ho fatto, mi sento veramente uno schifo. Il marinaio poi non è d'aiuto, secondo lui ho fatto bene a offenderli e scapocciare così, dice che devo farmi rispettare. Ma che rispetto sarebbe? Non voglio più ripetere un'esperienza del genere, causare dolore a qualcuno che amo è insopportabile. E non mi piace come il marinaio cerchi di giustificare i miei gesti come se potesse farmi bene allontanarmi da loro. E come sia tranquillo nel provocare sofferenze in nome di un fantomatico rispetto.
Non mi piace neanche come mi ha deriso l'altra sera a cena quando abbiamo saputo che il piccolo firipì ha raggiunto il ponte dell'arcobaleno e dispiaciuta me ne sono andata a piangere in bagno. E' solo un cane, che ti piangi? Ma quale bestia potrebbe mai pronunciare queste parole con il crudo disprezzo con cui le ha proferite lui?
Più andiamo avanti e più cresce la repulsione verso il marinaio, il velo che mi copriva gli occhi è calato da tempo ormai.
E ora che ci faccio con la cuccia che ho cucito apposta per firipì? 

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