mercoledì 23 febbraio 2022

Rasiglia, la venezia umbra

Tra due giorni riprendo a lavorare e sapendo bene la clausura che mi aspetta fino alla fine della stagione ho approfittato delle ultime ore di libertà per fare una gitarella fuori porta insieme al marinaio. Oggi siamo andati a Rasiglia, un piccolo borgo umbro chiamato pretenziosamente "piccola venezia" per la presenza di ruscelli e corsi d'acqua che attraversano una parte del paese. Arrivarci non è stata proprio una passeggiata, chilometri e chilometri fra campi coltivati in mezzo al nulla ci hanno fatto venire più volte il dubbio di aver sbagliato strada, ma alla fine abbiamo conquistato la meta senza nessun problema. Il borgo ci è piaciuto molto, pittoresco e curato, mentre invece non abbiamo gradito "l'inospitabilità": i mulini erano chiusi, l'ex lanificio e l'opificio chiusi, i bar chiusi, le botteghe di souvenir chiuse e persino il tabacchi chiuso. L'unica cosa tipica che ho potuto comprare è stato del cioccolato nel museo del cioccolato (che pure qui aggiungerei un pretenzioso alla parola museo ma vabbè, apprezziamo il fatto che almeno quello era aperto), un vero peccato. Grande ringraziamento invece per i bagni pubblici, un po' fuori mano ma di enorme aiuto. Girare il borgo ci ha portato via poco tempo e così nel pomeriggio ci siamo allungati verso le sorgenti del Clitunno giusto per un'occhiata effimera prima di tornare a casa stanchi ma appagati dalla bella giornata passata insieme. Diciamo che adesso sono quasi pronta per affrontare la nuova stagione. Quasi.



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