Ieri ero ancora sconvolta da quello che ho fatto sabato e così il marinaio ha voluto farmi svagare portandomi ovunque io volessi. E io ho scelto di andare a comprare pietre. Erano giorni che volevo un anello con pietra di luna, meglio comprarlo dal vivo sul banco di un mercatino che on line, c'è più gusto no? Ma non ho beneficiato solo io della gitarella, anche il marinaio ha avuto il suo premio, una piccola drusa di ametista.
Per un po' non ho pensato alle mie angosce e mi sono rasserenata lievemente, poi all'ora di pranzo quando si è trattato di scegliere dove mangiare sono crollata. Il marinaio insisteva a far scegliere me, me che già normalmente faccio fatica a prendere posizioni, figuriamoci decidere dove mangiare in condizioni di instabilità emotiva. Ho provato (senza successo) a spiegargli che non riuscivo proprio a decidere, che ero stravolta e non ero in grado, ma niente. La sua poca empatia era già finita. Mentre sbraitava sono riuscita a stento a trattenermi dal piangere, ma forse ho sbagliato, forse sarebbe stato meglio tirare fuori tutte le emozioni invece che reprimerle. Comunque alla fine ci siamo fermati in una panineria scelta da lui non senza una buona dose di scazzo e malumore. E recriminazioni per come affronto le cose, ovviamente.
E vabbè, passerà anche questa.
E non voglio lasciargli la drusa, non se la merita. La voglio tutta per me.
lunedì 7 febbraio 2022
L'anello del potere
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