L'amica Candy sta traslocando per l'ennesima volta e come tradizione vuole ieri le ho offerto il mio aiuto indefessamente dedicandole il mio unico giorno di riposo.
Anche se non così indefessamente, spostare scatoloni alle due di pomeriggio e digiuna mi ha abbassato la pressione e ho rischiato di svenire.
Ma sempre indefessamente non mi sono fermata e ho continuato a spostare scatoloni, sono invincibile.
La cosa positiva è che finalmente posso smettere di raccattare i cartoni a lavoro e di riempirne la macchina, anche se il loro aroma di vaniglia migliorava l'atmosfera nell'abitacolo lercio e trascurato del mio mezzo.
Sto ponderando l'idea di lavarla, mi sa che è arrivata l'ora.
Ho il sentore che ormai si chiuda un ciclo, adesso che la mia amica abita più lontano non credo che andrò a trovarla tanto spesso come ho fatto finora, e la piacevole abitudine di passare insieme i suoi giorni liberi cesserà di esistere.
Mi sento un po' destabilizzata.
Spero per lei che allontanandosi da un luogo che le procurava solo disagi la faccia stare meglio e che si riprenda, da come parla è sicura che le cose cambieranno vivendo in un'altra casa, ma io sinceramente ho i miei dubbi.
Dovrebbe prima di tutto cambiare modo di affrontare le cose e modo di agire per avere dei cambiamenti, la casa ha un ruolo solo marginale.
Ma tanto sono parole al vento con lei, non mi ascolta.
Ma tanto io gliele ripeto uguale, non mi arrendo.
martedì 15 giugno 2021
We are family
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