Il tempo necessario

 Ieri è stata una giornataccia, ma di brutto brutto brutto.
Anche se poi nella disgrazia sono riuscita a vedere le persone che per me contano di più, ma sono dettagli.
Dapprima sono andata per l'ennesima volta in banca con mister Hyde (che culo) a portare una richiesta scritta per chiudere definitivamente con le rogne del nostro conto corrente in comune, perché giustamente farlo per mail ed evitare viaggi e sprechi di benzina era troppo facile e intollerabile.
Dopodiché sono andata a pranzo fuori con uno dei gemelli, per unire l'utile al dilettevole.
Già che c'ero, l'ho sfruttato pure per avere compagnia mentre facevo spesa per l'amica Candy (ancora positiva) al supermercato davanti la pizzeria dove mangiamo sempre, che male non fa.
Purtroppo il tempo che poteva dedicarmi era limitato avendo anche lui mille impegni, e così dopo aver mangiato e fato un giretto veloce per negozi se n'è andato e io ne ho approfittato per passare a salutare Mimoje che abita proprio da quelle parti.
Con lei è stato un incontro ancora più breve, stava lavorando e non poteva interrompere, però è stato bellissimo lo stesso.
Certo, le giornate passate insieme sono ormai un lontano ricordo, come i pranzi e le cene che facevamo spesso, tra chiacchiere, spetteguless e tante risate.
E non posso fare a meno di pensare a quei tempi con sottile amarezza, che non torneranno più, neanche con tutta la buona volontà da parte di entrambe. Purtroppo aver deciso di lasciare mister Hyde e tornare a vivere da mamma Samara ha spaccato le nostre routine irrimediabilmente.
Fa male prenderne atto, ma è così, ed è inutile prenderci in giro.
Anche perché Mimoje ancora non si rassegna, per lei sarei dovuta rimanere a vita insieme a mister Hyde.
Ma manco per il cazzo, ci stesse lei se ci tiene tanto.
Comunque, come se non mi fosse bastato l'incontro mattutino, sono dovuta ripassare a casa e rivedere mister Hyde per mettere in vendita la nostra abitazione, e con l'occasione ho chiesto al mio ex-marito se nel frattempo mi potesse fare il favore di passare dalla vicina a prendermi gli integratori che le avevo ordinato, e stranamente lo ha fatto.
Ma com'è disponibile quando gli serve qualcosa, eh.
Chiusa pure la pratica della casa, sono andata a fare un altro po' di spesa per Candy perché du is megl che uan, poi una ricarica per il cell di Lena per poi approdare infine da lei per la consegna delle merci e un sacrosanto sfogo verbale faccia a faccia, che ci stava tutto (ma con le dovute precauzioni e il giusto distanziamento).
E poi finalmente ho fatto ritorno in questo letamaio di Letamaios, che non mi è mai parso così bello e accogliente.
Due volte in una giornata con il mio ex sono state troppe da sopportare, sono distrutta.
Spero davvero di riuscire a vendere la casa, almeno me lo levo dal cazzo definitivamente.
Incrociamo le dita.

La follia della donna

 Finalmente l'ho fatto, mi sono tatuata un piccolo disegno sul braccio.
Erano anni che volevo farmene uno, da quando è morta Karin e volevo rendere indelebile il suo ricordo, all'epoca doveva farmi il disegno Sereniny ma come spesso succede è stata presa da cose più importanti e mal sopportando il suo compagno tatuatore ho mandato tutto a puttane senza colpo ferire.
Poi gli anni sono passati ed è arrivata Mimoje con l'idea di farcene uno insieme, idea mai realizzata per aspettare il momento buono per lei.
Alla fine mi sono detta BASTA ASPETTARE, e così mi sono fatta il regalo per la fine della stagione lavorativa, eccheccazzo, poi vabbè, ci sono voluti due mesi per avere un appuntamento ma ora il mio primo tatuaggetto è qui, sulla mia pelle.
E non mi ha fatto neanche male, pensavo peggio.
A voler essere pignoli, il tatuatore non si è impegnato poi molto, le linee non sono proprio decise e precise ma vabbè, sticazzi, ormai è andata così.
Sarà per lo scarso impegno messo o per il soggetto un po' troppo nerd per i gusti sua che non ha voluto fare una foto e pubblicarla sui suoi social?
O perché non mi ha fatto la ricevuta?
Non ne ho idea, però la cosa mi ha fato rosicare abastanza.
Anche se in fondo sticazzi di nuovo, il disegno che ho scelto ha un significato per me ed è solo questo che conta, del resto m'importa 'na sega.
E poi ci ho pensato io a pubblicare la foto, pappappero.
Senza pubblicizzare il tatuatore ovviamente, che non se lo merita.
E se un giorno volessi ripetere l'esperienza me ne andrò da un altro.
Che poi Hartman mi ha dato il tormento per settimane perché voleva tatuarsi insieme a me e io stessa ho tormentato il tatuatore per trovare un buco per entrambe, e come è finita? Che all'ultimo Hartman m'ha dato buca e s'è tatuata da un'altra persona (molto più brava di quello che ho scelto io).
E qui una buona bestemmia.
Da una parte è stato un bene, chi si sarebbe sorbita le sue lamentele per un lavoro non proprio soddisfacente? Ecco.
A conti fatti però ci sono andata di mezzo io per la volubilità di Hartman, e non va bene, diobestia.
Devo imparare a farmi i cazzi miei e a non farmi trascinare dai capricci momentanei suoi o di chicchessia e a fare le cose che voglio senza aspettare i comodi o le intenzioni astratte degli altri, eccheccazzo.