giovedì 11 aprile 2019

Continuare a camminare

 A gennaio è uscito il nuovo album dei miei amati Delta V dopo anni di silenzio, tra l'altro scoperto per puro caso che della notizia non c'è stata traccia sui social, e potevo io non averlo?
Certo che no, e infatti è qui, che lo ascolto da qualche giorno, in preda a emozioni contrastanti.
La differenza con l'album precedente, che mi aveva colpito assai positivamente, è notevole, sia per quanto riguarda il suono, molto più intimo e introspettivo rispetto alle chitarre dure di pioggia.rosso.acciaio., e sia per la voce particolare di Marti, nuova cantante, che ha un timbro completamente diverso da quello di Francesca Touré, che ho sempre preferito.
Ad un primo ascolto sono rimasta spiazzata, dove sono quegli elementi che ho sempre amato dei Delta V?
Dov'è la musica energica di pioggia.rosso.acciaio.?
Un po' di delusione mi ha colto, devo ammetterlo, il nuovo album si è rivelato troppo diverso dal precedente ed io che non gradisco granché i cambiamenti, non l'ho accolto con entusiasmo.
Ad un primo ascolto, Heimat non mi entusiasmato per niente, nonostante sia stato accolto benissimo dalla critica, ma tanto neanche Monaco '74 mi era piaciuto, che parlo a fare?
Però ho continuato ad ascoltarlo, e adesso lo adoro.
Mi ci è voluto del tempo per apprezzarlo appieno, e adesso posso affermare con sicurezza che il nuovo album è una piccola meraviglia, e non poteva esserci voce più adatta di quella di Marti per esprimere al meglio l'essenza di Heimat.
E poi c'è la cover di "io sto bene", come potrei non amare questo album?
Grazie Delta V di essere tornati con questo gioiellino, avete reso felice una vostra fan che vi segue fin dall'inizio e che ha sentito la vostra mancanza negli anni della vostra pausa.

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